Marco Giusti per Dagospia
Guai ai vinti! Ci risiamo. “Il gladiatore II” di Ridley Scott, che sta già scrivendo il terzo visto che non incassava così bene da anni, kolossal da 210 milioni di dollari con Paul Mescal come Lucio e Pedro Pascal come Acacio (e pepe) sta spadroneggiando nell’Italia vannacciana, portando tutti i maschi al cinema. Ieri incassa la bellezza di 755 mila euro con 92 mila spettatori pronti a affrontare qualsiasi prova nell’arena per un totale di 6 milioni 172 mila euro che gli frutta il 7° posto stagionale. Per ora.
il ragazzo dai pantaloni rosa 4
“Wicked”, musical kolossal da 145 milioni di dollari diretto da John M. Chu con Ariana Grande come Glinda e Cynthia Erivo come Ephelba è secondo ieri con 485 mila euro, 60 mila spettatori e un totale di 966 mila euro in tre giorni. Ovviamente ha tutto un pubblico femminile.
Ma, attenzione, perché “Il ragazzo dai pantaloni rosa” diretto da Margherita Ferri e prodotto e ideato da Roberto Proia, terzo con 481 mila euro, ha più spettatori ieri, ben 65 mila, e ha un totale di 4 milioni 786 mila euro. Un po’ più giù, al quarto posto in classifica, troviamo “Napoli – New York”, melo con scugnizzi napoletani che vanno a New York diretto da Gabriele Salvatore con Pierfrancesco Favino, 334 mila euro, 47 mila spettatori e un totale, in tre giorni, di 539 mila euro.
Questo accade in Italia, ma in America, dove le donne e le donne nere contano, al loro esordio in sala “Wicked”, con un pubblico al 72% femminile (“Barbie” era al 68%), massacra “Il gladiatore II”: 46,7 milioni venerdì contro 22 milioni di dollari. Per “Wicked” si prevede un incasso americano tra i 117 e i 130 milioni di dollari nel weekend, con un globale di 165 milioni.
“Il gladiatore II” ha già raggiunto un globale di 153 milioni essendo uscito in 63 mercati stranieri la scorsa settimana. In Cina, dove è uscito venerdì, lo troviamo ieri al quarto posto con 1,3 milioni di incasso e un totale di 2,2 milioni di dollari. Il fatto è che ai cinesi di storia romana, gladiatori, arene, non gliene importa nulla.
Torniamo alla classifica italiana. “Giurato numero 2” di Clint Eastwood con Toni Colette e Nicholas Hoult, è quinto con 312 mila euro, 41 mila spettatori e un totale di quasi 2 milioni (1.913). La commedia “Una terapia di gruppo” di Paolo Costella con Claudio Bisio e Margherita Buy, che già aveva bazzicato la terapia di gruppo vent’anni fa nel verdoniano “Ma che colpa abbiamo noi?”, è sesto con 190 mila euro, 25 mila spettatori e un totale di 319 mila euro.
“Uno rosso” con Dwayne Johnson è settimo con 128 mila euro e un totale di 2 milioni 118 mila euro. Segue “Berlinguer: la grande ambizione” di Andrea Segre con 65 mila euro e un totale di 3 milioni 315 mila euro.
“Parthenope” di Paolo Sorrentino è nono con 59 mila euro, 7 mila spettatori e un totale di 7 milioni 258 mila euro. Supera di un soffio “Venom 3” e ottiene così il quarto posto nella classifica generale della stagione. Per un film d’autore è un grande risultato. “The Substance” di Coralie Fargeat con Demi Moore e Margaret Qualley è decimo con 54 mila euro, 6 mila spettatori e un totale di 2 milioni 422 mila euro.
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