IL CINEMA DEI GIUSTI - LO SO CHE FA CALDO CHE SI MUORE, MA STAVOLTA MERITA USCIRE DI CASA PER VEDERE UNA GRANDE OPERA PRIMA, PRESENTATA ORMAI BEN DUE ANNI FA IN QUEL DI VENEZIA E CHE LASCIÒ DIETRO DI SÉ UN NOTEVOLE INTERESSE PER IL SUO AUTORE - STO PARLANDO DI “L’INFANZIA DI UN CAPO” DI BRADY CORBET - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Marco Giusti per Dagospia

 

L INFANZIA DI UN CAPO L INFANZIA DI UN CAPO

Lo so che fa caldo che si muore, ma stavolta merita uscire di casa per vedere una grande opera prima presentata ormai ben due anni fa in quel di Venezia e che lasciò dietro di sé un notevole interesse per il suo autore. Sto parlando di L’infanzia di un capo (The Childhood of a Leader) diretto da un attore di 27 anni, Brady Corbet, che lo ha scritto assieme a Mona Fastvold.

L INFANZIA DI UN CAPO L INFANZIA DI UN CAPO

 

Girato in 35 mm con una fotografia bellissima e particolare, il film può vantare una colonna sonora strepitosa di Scott Walker che è di per sé un evento, visto che adatta alla storia una sorta di partitura alla Alban Berg di grandissima potenza, ma è anche una delle poche opere prime viste negli ultimi festival teso alla ricerca di un nuovo linguaggio di messa in scena e che cerchi, anche se con non poche contraddizioni e un’ambizione smisurata, una sua strada tra Lars Von Trier e Michaek Hanecke.

 

L INFANZIA DI UN CAPO L INFANZIA DI UN CAPO

Tratto, in parte, da un racconto di Jean-Paul Sartre, che alla fine del film viene citato insieme a Musil, Arendt come fonte di riferimento, ci racconta la fanciullezza di un piccolo mostro alla fine della Grande Guerra, qualcosa che ci porterà al nazismo in un’Europa schiava del capitalismo e impaurita dal marxismo.

 

Il piccolo Prescott, o Prescott il bastardo, Tom Sweet, un bambino biondo scelto per la somiglianza del figlio di Ryan O’Neal in Barry Lyndon, è il figlio di un alto uomo di stato americano, il Liam Cunningham di Games of Thrones, e di una fredda francese che parla ben quattro lingue, Berénice Bejo, che ha probabilmete una storia con il bel Robert Pattinson e detesta il marito.

 

L INFANZIA DI UN CAPO L INFANZIA DI UN CAPO

La famigliola vive in un castello in Francia dove il padre sta costruendo gli accordi tra i potenti dei paesi coinvolti nella guerra che porteranno al Trattato di Versailles. E’ in questo contesto che il piccolo Prescott coverà il suo odio verso la famiglia e verso ogni sorta di controllo e di potere coinvolgendo la cameriera, Yolande Moreau, e l’istitutrice, Stacy Martin. Inutilmente la madre cercherà di riportarlo alla ragione e il padre proverà a farne un figlio disciplinato.

 

L INFANZIA DI UN CAPO L INFANZIA DI UN CAPO

Come spiegano bene la musica di Scott Walker e una fotografia scurissima di Lol Crawley, Prescott seguirà una percorso che lo porterà a qualcosa che ancora non conosciamo, ma che ha già dentro di sé tutti i germi degli anni che seguiranno. Complesso, spesso oscuro e non sempre tenuto, è comunque un’opera prima di grande potenza che coinvolge un cast ricchissimo e talenti diversi. In sala da giovedì.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)