COLTO SUL "FATTO" - “SE NELLA 'GRANDE BELLEZZA' DI SORRENTINO NON CI AVETE CAPITO NIENTE, E NEMMENO AVETE CAPITO SE VI È PIACIUTA O NO, NON PERDETEVI 'ROMA SANTA E DANNATA" (GRATIS SU RAIPLAY) - NANNI DELBECCHI: “SIAMO AGLI ANTIPODI DALLE PASSEGGIATE PIACIONE DI ALBERTO ANGELA. DAGO E GIUSTI ACCOLGONO SU UN BARCONE-CONFESSIONALE TESTIMONI ECCELLENTI E MUTANDE PAZZE, DA VERDONE A CECCHERINI A LUXURIA, PER CONCLUDERE CHE IL POTERE CAMBIA D’ABITO MA GIRA SEMPRE ATTORNO ALLA STESSA COSA (INDOVINATE QUALE)…” – VIDEO

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GUARDA QUI SU RAIPLAY IL DOCUFILM DI DAGO E MARCO GIUSTI “ROMA DANTA E DANNATA”

 

Estratto dell’articolo di Nanni Delbecchi per “Il Fatto Quotidiano”

 

marco giusti e dago roma santa e dannata. 1 marco giusti e dago roma santa e dannata. 1

Se Nella Grande bellezza di Sorrentino non ci avete capito niente, e nemmeno avete capito se vi è piaciuta o no, non perdetevi Roma santa e dannata di Roberto D’Agostino e Marco Giusti, regia Daniele Ciprì, Sorrentino produttore creativo, passato su Rai2 in fascia protetta, ora Rai Play. Ci capirete ancora meno, ma in compenso prenderete atto che, come dice Dago, capire Roma non solo è impossibile, è inutile. Noi aggiungeremmo che è controproducente.

 

[…] Roma è città di perdizione, perdersi è facile con tutte quelle anse del Tevere, ma se proprio non ci riesci tanto vale che vai a Milano. L’ideale è perdersi di notte, consiglio nel consiglio di Roma santa e dannata. La notte è sincera, diceva Califano; non mente come non mente il culo (e questo lo dice Tinto Brass).

 

ROMA SANTA E DANNATA - LOCANDINA ROMA SANTA E DANNATA - LOCANDINA

Dunque non l’ennesimo documentario-cartolina sulle bellezze grandi o piccole di Roma, ma sulla sua anima che è santa e dannata, non distingue tra cronaca e storia perché sta dentro a tutte e due: oggi sei il Signor Marziano e domani sei il signor nessuno. Capitale di due Stati e guardiana di due poteri, Roma è l’orgoglio del paradosso, spirito e carne, l’impossibilità di elevare l’uno senza soddisfare l’altra.

 

Siamo agli antipodi dalle passeggiate piacione di Alberto Angela, al chiar di luna porto fortuna; niente Colosseo o Piazza Navona, qui si rievocano il Piper, il Muccassassina, il Degrado, le dark room, i salotti e i boudoir. D’Agostino e Giusti accolgono su un barcone-confessionale testimoni eccellenti e mutande pazze, da Verdone a Ceccherini a Luxuria, per concludere che il potere cambia d’abito ma gira sempre attorno alla stessa cosa (indovinate quale).

 

nanni delbecchi nanni delbecchi

Però anche il Cafonal ha le sue epoche: l’edonismo reaganiano, il socialismo afrodisiaco, il bunga-bunga berlusconiano, il cognatismo meloniano... Prima ancora, c’era stato il Festival dei poeti di Castelporziano, inizio e quindi fine di tutto, dopo nulla sarà come prima. Così finiscono le utopie: non con uno schianto e nemmeno con un singhiozzo, ma con una pasta e fagioli.

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