Gareth May per “Metro”
«C’è bisogno della “pussy light”. Qualcuno può portarmela?» urla sul set Justin Santos, proprietario della “Joybear Pictures”. E aggiunge: «Non mi piace chiamarla così, ma è un termine del settore. La utilizziamo per i primi piani della fica». La “pussy light” arriva ed è una specie di faro industriale che illumina come un’esplosione nucleare.
Ultimamente il porno non è più tabù ed è diventato mainstream, pornostar come Sasha Grey e James Deen sono apparsi nei film di Hollywood, Stoya scrive sul “New York Times”. Ma negli Stati Uniti le nuove regole sono rigide e quindi l’industria per adulti fiorisce altrove, Gran Bretagna compresa.
“Joybear Pictures” ha base a Londra e Justin Santos produce contenuti noti per essere eroticamente “female-friendly”, e insolitamente attenti alla trama. Posso stare sul set a patto che non mi masturbi, non scatti foto, non prenda souvenir, mi porti il pranzo e non chieda dove ci troviamo. Mi prendono con la macchina e mi portano nel Kent, è tutto ciò che mi è concesso sapere.
Arrivati nella casa, tutto è pulito e ordinato. Lo staff è composto da dieci persone, che non possono rivelare i nomi. In cucina c’è la spesa per la settimana. Sembra una noiosa domenica, si parla di cose amministrative, nessuna donna nuda intorno. Ma dove sono le scopate? Niente. Tutto normale, e noioso. A un certo punto, saltano fuori Max Deeds, un giovanotto focoso e molto dotato, e Sienna Day, una tipa nordica molto amichevole.
Devono girare il film “The Invitation”, storia di una coppia che resta in panne con la macchina e finisce da alcuni vicini scambisti. Ci vuole mezz’ora solo per riprendere la jeep in strada e un’altra mezz’ora per la scena in cui i due devono camminare a piedi in cerca di aiuto. Incredibile quante chiacchiere ci siano, per un film porno! Ad ogni piccolo rumore imprevisto, riparte il ciak. Dopo due ore ancora non ho visto una tetta, solo i performer che flirtano e creano tensione sessuale. Quando finalmente si gira negli interni e Sienna entra vestita di rosso, è così bella che arrossisco e ho voglia di andarmene. Mentre si spoglia, non so dove guardare.
sienna e max finiscono tra scambisti
Pausa cena. Breve. Intanto che si verifica l’età degli attori, il regista pensa alle posizioni: a pecorina alla fine, prima a cucchiaio e “cowgirl”. Si parte piano. Diamo loro il tempo di spogliarsi romanticamente, ma subito dopo sono estremi. Sienna lavora sodo per farlo indurire a Max, facendo sentire bene il rumore della saliva perché “a nessuno piace un pompino asciutto”, dice il regista. Mi sento strano: una stanza di gente che guarda due estranei scopare. I corpi si avvinghiano sul letto mentre il regista dà gli ordini: cambia posizione, apri bene le gambe e così via. Tutto finito in 40 minuti.
Stare al di qua del video è bizzarro. In genere il consumo di porno avviene in modo privato, e nella stanza in cui si gira è ancora più personale. Mi sento un intruso e, a dire la verità, non così coinvolto guardando i due che fanno sesso. Probabilmente, li vedessi sul computer a casa mia, mi ecciterei, ma qui davanti, la fantasia è annullata. Il sesso è marginale, dopo visto gente che lavora, che parla di lavoro e di cose non sessuali.
max deeds riflessivo sienna acqua e sapone sienna in rosso sienna e max restano in panne sienna inizia a spogliarsi max e sienna a letto