Estratto dell'articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”
Oscurata ancor prima di andare in onda. La striscia informativa di Filippo Facci non si farà. In fondo a otto giorni di passione, l’editorialista di Libero — annunciato in pompa magna come uno dei nuovi volti sovranisti in grado di far dimenticare i presunti anchor di sinistra — è stato cancellato dai palinsesti autunnali della Rai.
Lo ha stabilito ieri l’ad Roberto Sergio, a sigillo del braccio di ferro ingaggiato con il dg Giampaolo Rossi, deciso invece a difendere il giornalista, a dispetto delle volgari tesi sessiste sostenute contro la ragazza che ha denunciato per stupro La Russa jr. Con la quale pure la presidente del Consiglio ha infine solidarizzato: probabilmente la goccia che ha fatto pendere la bilancia sullo stop al contratto.
TAFACCI - MEME BY EMILIANO CARLI
TeleMeloni dovrà quindi fare a meno di una delle sue scommesse più azzardate (e subito fallite). A spaventare i vertici, in particolare, lo scarso controllo che avrebbero potuto esercitare su Facci, cui era stato destinato uno spazio quotidiano di cinque minuti in diretta prima del Tg2.
«Troppo pericoloso, rischiamo un casino al giorno», la valutazione che ha prevalso, chiosata dal diretto interessato con una sua foto al mare postata su Twitter. «Se avessi saputo come sarebbe andata avresti scritto lo stesso articolo?» chiede a un certo punto uno dei follower. «Sì», la risposta lapidaria, senza ombra di pentimento. «Ora ti tocca vivere secondo i tuoi reali mezzi come tutti», lo provoca un altro. «Coi miei mezzi tu campi trenta vite», replica piccato il defenestrato. Che non sarà più recuperato, neppure con un programma minore, magari registrato: giurano e spergiurano al Settimo piano di Viale Mazzini.
MASSIMO GILETTI FUORI DALLA PROCURA DI FIRENZE
Per un sipario che cala fra le proteste del pubblico e delle opposizioni, pronte — dalla presidente grillina della Vigilanza Barbara Floridia al responsabile Informazione del Pd Sandro Ruotolo — a cantare vittoria, un altro però si alza sulle trattative in corso per tamponare i tanti passi falsi dei “capitani” meloniani. I quali, dopo aver realizzato di avere in scuderia pochi conduttori d’area in grado di reggere il confronto con gli epurati, non solo stanno lavorando al rientro in grande stile di Massimo Giletti, cui potrebbe essere affidata una prima serata a partire da gennaio.
Ma sarebbero anche in procinto di scendere a patti con Giuseppe Conte, che sta facendo carte false per accaparrarsi il talk del martedì su Rai3 per anni appannaggio di Bianca Berlinguer. «Quel posto spetta a noi», è il messaggio fatto recapitare dal leader del M5S al tandem Sergio-Rossi: altrimenti — è il sottinteso — il Movimento smetterà di votare a favore in Cda. Un ricatto, al quale i capi-azienda si starebbero risolvendo a cedere: il nome di Peter Gomez, direttore del Fatto Quotidiano online, potrebbe essere comunicato già nella riunione in calendario il 25 luglio.
La stessa che dovrà passare al vaglio i nuovi vicedirettori, di Tg e Generi, azzerati con un colpo di mano dall’ad. Anche qui, la battaglia è ancora nel vivo, ma alcuni punti fermi sono stati acquisiti. Il pienone al Tg1 lo farà la destra-destra: su 7 posti disponibili, con un triplo salto carpiato, arriverà dal Tg Sardegna Incoronata Boccia (FdI, cara al dg Rossi) [...]
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