COME SI FA LA CARBONARA PERFETTA? – CRISTIANA LAURO PARLA DEL LIBRO DI ELEONORA COZZELLA CHE SVELA LE ORIGINI DI UN PIATTO DI CULTO NATO NON A ROMA MA NELLE CAMPAGNE CIRCOSTANTI – FINO AGLI ANNI ‘50 LA CARBONARA VENIVA SNOBBATA DALLA CRITICA GASTRONOMICA – LE RICETTE FIRMATE DA 33 GRANDI CHEF: VERSIONI CREATIVE, ARTISTICHE, ECCENTRICHE, ADDIRITTURA A BASE DI PESCE O COL WAGYU, IL BUE GIAPPONESE

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Cristiana Lauro per Dagospia

 

carbonara carbonara

Contrariamente a quanto si pensi, la pasta alla carbonara non è un piatto della tradizione romana. Le sue origini non trovano alcun riscontro nella storia della città - casomai nelle campagne circostanti- benché sia incontestabile che le migliori carbonare del mondo si mangino proprio a Roma. Lo sanno bene le migliaia di turisti stranieri che tornano sempre a casa col sorriso, innamorati della nostra cucina e senza tante lagne sulle buche di Roma. Le origini e l’evoluzione di questo piatto-culto sono molto interessanti, per certi versi misteriose.

 

Eleonora Cozzella - giornalista e affermata gastronoma - si è presa la briga di approfondire questo enigma nel suo ultimo libro “La carbonara perfetta” (Cinquesensi editore). Lo ha presentato  a Roma da Roscioli, considerato in tutto mondo il tempio della carbonara.

 

carbonara carbonara

Fu il compianto Stefano Bonilli - indimenticato fondatore del Gambero Rosso - a distinguere per primo la leadership della carbonara di Roscioli, in sintonia con Giacomo A. Dente del Messaggero.

 

Di lì a poco nella prima pagina del quotidiano New York Times - con la quale nemmeno il più irriverente dei detrattori oserebbe incartare le uova - uscì una foto dello chef Nabil Hadj Hassen e della sua carbonara che, a quel punto, divenne per tutti la migliore del mondo.

cozzella cover cozzella cover

 

Eleonora Cozzella parla di una ricetta cosmopolita - oggi diffusa ovunque con mille varianti - ma che fino agli anni cinquanta la critica gastronomica ha un po’ snobbato.

 

eleonora cozzella eleonora cozzella

Sulle sue origini le piste sono tante e nessuna è definita. Il percorso a ritroso ci riporta alla razione K delle truppe USA e alle città di Napoli e Roma.

 

Probabilmente si tratta di un piatto italo-americano e, date le numerose versioni, non ha senso stabilire quale sia quella giusta. Sono pertanto assolutamente accettati i modelli con il guanciale diffusi nel centro Italia, quanto quelli con la pancetta o col bacon. E (udite, udite!) anche con l’aggiunta di qualche cucchiaiata di panna da cucina, come suggeriva nella sua enciclopedia Luigi Carnacina, uno dei più grandi gastronomi italiani.

 

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Per completare questo viaggio dalle origini della carbonara, Cozzella ha inserito una trentina di ricette di altrettanti grandi chef. Da Heinz Beck a Eugenio Boer, da Cristina Bowerman a Davide Oldani, Angelo Troiani e molti altri. Versioni creative, artistiche, eccentriche, più vicine alle tradizioni, o addirittura a base di pesce o col Wagyu, il bue giapponese. A ognuno la sua. La carbonara è di tutti.

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