Stefano Montefiori per corriere.it
La diva del cinema francese Catherine Deneuve è stata colpita da un malore mentre era sul set del film «De son vivant» della regista Emmanuelle Bercot, nel quale interpreta il ruolo di una madre che cerca di aiutare il figlio malato di cancro.
Deneuve stava girando una scena nell’ospedale di Garges-lès-Gonesse, poco lontano da Parigi, e questa circostanza le ha permesso di essere immediatamente soccorsa risparmiando minuti preziosi. La celebre attrice è stato poi ricoverata in un ospedale di Parigi nella notte tra martedì e mercoledì. Ieri mattina le sue condizioni venivano definite «serie» e si temeva un episodio della gravità di quello che nel 2001 colpì Jean-Paul Belmondo, che da allora si muove con difficoltà.
juliette binoche e catherine deneuve
Nel pomeriggio di ieri invece sono arrivate le rassicurazioni della sua agente Claire Blondel, che ha parlato di un «episodio vascolare ischemico limitato e reversibile». «Per fortuna — prosegue il comunicato — non ha riportato alcun deficit motorio e dovrà prendere sicuramente un periodo di riposo». Secondo il suo entourage, che parla di «stanchezza dovuta al superlavoro», «Catherine muove le braccia e le gambe, beve e si nutre senza problemi». L’ischemia cerebrale è provocata da un vaso sanguigno che si ostruisce, e la rapidità dei soccorsi è fondamentale per evitare conseguenze gravi.
La 76enne diva francese, in questi giorni sugli schermi con «Fête de famille» di Cédric Kahn dopo una carriera di 60 anni, è stata molto presente negli ultimi mesi, dal tappeto rosso della Mostra del cinema di Venezia a quello del Festival del cinema americano di Deauville.In quell’occasione l’attrice di «Belle de jour» e «L’ultimo metro» aveva detto di sé: «Icona del cinema? Francamente non credo di esserlo davvero. Me lo dicono spesso, ma credo dipenda soprattutto dalle copertine, i giornali, le foto. È anche il fatto che sono stata molto legata allo stilista Yves Saint Laurent, che ha dato di me una versione più sofisticata. Ma francamente come attrice non sono così. È solo un’immagine».
Deneuve non si risparmia al cinema ma fa spesso sentire la sua voce anche su temi sociali e politici. Qualche mese fa ha preso posizione contro la vendita di armi all’Arabia Saudita, coinvolta nella guerra nello Yemen che sta causando enormi sofferenze alla popolazione civile.
E un anno fa Deneuve era intervenuta nel dibattito sullo scandalo #MeToo e la sua versione francese #BalanceTonPorc co-firmando una lettera aperta che denunciava un «nuovo puritanesimo», sosteneva che «lo stupro è un crimine, ma il corteggiamento insistente o maldestro non è un delitto, né la galanteria un’aggressione maschilista», e difendeva «la libertà di importunare, indispensabile alla libertà sessuale».
Qualche giorno dopo, Deneuve aveva parzialmente corretto il tiro, rivendicando la sua scelta ma sottolineando di non volere in alcun modo giustificare i molestatori.
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