LA COSTA ERA SMERDATA, ORA TORNA SMERALDA - SENZA I BURINI RUSSI, MA CON I NUOVI PADRONI DEL QATAR, TORNANO GLI ULTRA-RICCHI IN SARDEGNA: 100 MEGA-YACHT, CLIENTI MILIONARI, CONCERTI PRIVATI E PUBBLICHE PACCHIANATE - MA BRIATORE CHIEDE PISTE CICLABILI

Dopo qualche anno di crisi, a Porto Cervo e dintorni è tutto esaurito: i nuovi ricchi arrivano dall’India, ma un gran numero anche da Giappone, Singapore, Gran Bretagna, Germania e America Latina, oltre agli immancabili arabi - Solo il concerto di Robin Williams al Cala di Volpe, da 2500 euro a biglietto, avrebbe portato un incasso da 3 milioni...

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Nicola Pinna per "la Stampa" di sabato 15 agosto

 

robbie williams al cala di volpe robbie williams al cala di volpe

La bionda col vestitino azzurro e il collier di finti diamanti se le inventa tutte pur di entrare gratis: «Sono un’amica della famiglia di Robbie Williams, sono una loro ospite». L’assalto è respinto ma i tentativi si ripetono, anche via mare: «Sono una giornalista». La signora sempre sorridente che gestisce la lista degli ospiti è inflessibile: «Qui oggi non ci sono invitati. Soltanto chi ha pagato può entrare».

 

Basta la prenotazione, perché il conto arriva alla fine: 2500 euro a testa per la cena col concerto di Robbie Williams. Le bevande si pagano a parte. Novecento euro per una bottiglia di champagne, settanta per un vermentino di Gallura. L’incasso finale è top secret: i ben informati parlano di quasi 3 milioni di euro, ma di certo c’è che in tanti giovedì sera hanno sborsato cifre a cinque zeri.

 

Nulla di impossibile

party gianluca vacchi costa smeralda party gianluca vacchi costa smeralda

Per chi frequenta la Costa Smeralda non c’è nulla di impossibile. E non partecipare all’evento più atteso dell’estate, appunto, sembrava impossibile. Ci volevano essere tutti, ma per tutti nel giardino del Cala di Volpe non c’è stato posto. Gli ultimi tavoli, i magnati e i loro collaboratori, se li sono quasi accaparrati all’asta. Disposti anche a tirar fuori cifre ben più alte rispetto al listino.

 

«Abbiamo fatto di tutto per accontentare il maggior numero possibile di clienti - dice il manager di Starwood, Franco Mulas - Il boom di stasera è la dimostrazione di quello che sta avvenendo quest’estate in Costa Smeralda». La crisi e il declino fanno parte delle cronache del passato. In rada ci sono tutti gli yacht più grandi del mondo e i resort a cinque stelle sono pieni (suite comprese) fino all’autunno. Gli affari, insomma, vanno a gonfie vele: ogni ospite di uno yacht, sostiene la Cna, spende mediamente 10 mila euro al giorno.

 

michael douglas e catherine zeta jones costa smeralda michael douglas e catherine zeta jones costa smeralda

Ma il business possibile è ancora poco sfruttato. Renato Azara, titolare di una società che fornisce tutti i servizi (anche quelli più assurdi) alle barche, in queste ore ha un gran da fare: «Da settimane nei nostri mari ci sono più di 100 super yacht. Dobbiamo imparare a sfruttare meglio questa opportunità: i ricchi non consumano solo ostriche e champagne ma chiedono soprattutto servizi di eccellenza e prodotti del territorio.

 

party gianluca vacchi costa smeralda party gianluca vacchi costa smeralda

Qualche giorno fa, per esempio, uno ha comprato 150 chili di miele di eucaliptus, tutta la produzione di un’azienda della zona. La Costa Smeralda è l’attrazione formidabile, i benefici economici devono arrivare in tutta la regione».

 

Record di arrivi

Nella Sardegna che quest’estate fa il record di arrivi (dati della Regione), il business del lusso non è mai andato in crisi. Semmai sono cambiati i clienti. Sono tornati gli italiani, ma non si vedono né veline né calciatori. I grandi imprenditori ci sono: la lista degli ospiti alla cena del Cala lo dimostra e gli accenti di chi giovedì notte cantava sotto il palco di Robbie Williams ne rappresentano la prova.

 

beppe grillo intervistato dal financial times al cala di volpe beppe grillo intervistato dal financial times al cala di volpe

Mancano i russi, effetto delle sanzioni europee. Ma le tavolate più cafone di Porto Cervo oramai non le rimpiange più nessuno. «I nuovi ricchi arrivano dall’India ma quest’anno abbiamo visto tante famiglie provenienti dal Giappone, da Singapore, dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dall’America Latina - svelano alla reception del resort - Gli arabi, neanche a dirlo, qui sono sempre di casa: non ci dimentichiamo che le strutture appartengono al Qatar e che la Costa Smeralda è stata fondata dall’Aga Khan».

 

Mentre già si vocifera di un nuovo acquirente, a Porto Cervo c’è chi si preoccupa persino di pedoni e biciclette. «Non esiste una pista ciclabile, non esiste una strada per camminare senza il pericolo di essere investiti. I parcheggi non sono sufficienti», parola di Flavio Briatore, uno che di solito si mostra più attento ai bisogni di chi si sposta con aereo privato.

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