processione per le strade di nola
Ogni anno a Nola, la domenica successiva al 22 giugno, per i sette giorni successivi, si svolge “La Festa dei Gigli”, dove centinaia di uomini devoti si deformano il corpo in nome della religione.
La festa cattolica è dedicata a San Paolino, che secondo la tradizione diede i suoi possedimenti e la sua libertà per salvare gli abitanti durante l’invasione dei visigoti nel 410. Il suo sacrificio è ricordato e celebrato da allora, da ben 1.604 anni. L’evento è “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, il che vuol dire che riceve finanziamenti dall’UNESCO per assicurare che la tradizione non scompaia.
La festa rientra nella rete delle grandi macchine a spalla italiane. Per le strade sfilano “i gigli”, torri piramidali di legno, alte 25 metri e pesanti oltre 25 quintali. Grazie alle barre ogni “giglio” viene sollevato e manovrato a spalla dai "cullatori". L'insieme dei cullatori, circa 120 uomini, prende il nome di "paranza". A rendere la situazione più pesante, ci sono bambini e i musicisti che saltano sulle strutture e vengono trasportati fino al centro, a Piazza del Duomo.
L’enorme sforzo forma orrendi calli sulle loro spalle, ma gli uomini non li nascondono, li mostrano orgogliosi come simbolo di devozione e sacrificio. Lo stimato fotografo Antonio Busiello ha immortalato i “cullatori” in una serie di immagini che nel 2013 hanno vinto la medaglia d’oro per la “Royal Photographic Society Print Exhibition”.
musicisti e bambini saltano sul giglio
Busiello ammira la mancanza di vanità di queste persone. In un’epoca dove tutti sono ossessionati dall’estetica e dalla forma perfetta, i cullatori sono pronti a immolarsi in nome della religione e della tradizione.