Marco Giusti per Dagospia
jake gyllenhaal presunto innocente
Buone notizie per i divanisti, soprattutto gli instancabili cercatori di nuove serie che poi frullano in pochi minuti e hanno da ridire su tutto. Su Apple tv+, cari divanisti, avete “Presunto innocente” (Presumed Innocent) un’ottima serie ispirata al romanzo omonimo di Scott Turow che divenne film nel 1990 diretto da Harrison Ford come protagonista, un celebre avvocato con moglie, Bonnie Bedelia, accusato di aver ucciso la sua bella amante, Greta Scacchi, e attorniato da una squadra di avvocati che un po’ ci credono un po’ no.
jake gyllenhaal presunto innocente
Trentaquattro anni dopo, col film che avrete visto trentaquattro volte ma che ogni volta scordate come va a finire, avete una serie supervisionato e prodotta da J.J. Abrams, diretta da due fedelissimi di Abrams, Anne Sewitsky e Greg Yaitanes con Jake Gyllenhall come Rusty Sabich, l’avvocato accusato di omicidio, Ruth Negga come sua moglie, la bella Renate Reinsvee, quella di “La peggiore persona del mondo”, come Carolyn Plhemus, l’amante defunta che lo inguaia, e una serie di belle presenze del suo studio, Peter Sarsgard, Bill Camp, Elisabeth Marvel.
Si vede e si segue parecchio bene, grazie al trattamento di David E. Kelley. Certo, se fate continuamente i confronti con il vecchio film non ve lo gustate. Purtroppo trovate solo due puntate su Apple tv+. Le altre arriveranno col contagocce una a settimana.
Su Disney+ trovate la nuova serie di Star Wars, cioè l’attesissima “The Acolyte”, ideata e diretta da Leslye Headland, diretta assieme a Hanelle N. Culpepper, Alex Garcia Lopez e Kogonada, scritta assieme a un plotone di sceneggiatori, con Amanda Stenberg protagonista nel doppio ruolo di due gemelli ex-jedi, una buona e una cattiva, Lee Jung-jae come il maestro jedi, Carrie Ann Moss che, accidenti muore nella prima scena della prima puntata, Dafne Keen e Jodie Turner Smith.
La storia è in pratica un revenge movie molto western, con una delle gemelle, Mae, ritenuta morta, che deve uccidere quattro maestri jedi, iniziando proprio da Carrie Ann Moss. Ovviamente accusano la gemella buona, che non c’entra nulla, e accomoda navi spaziali in giro per l’universo. Così si parte alla ricerca della cattiva. Molto western, pieno di perosnaggi femminili forti. Non piacerà alle signore, e non mi sembra un capolavoro, però se avete tra i 12 e i 32 potrebbe piacervi. Io, oggi pomeriggio, steso sul divano me lo vedevo volentieri. Il punto dolente. Trovate solo tre puntate su Disney +.
La buona notizia è che “Feud. Truman vs the Swans”, bellissima serie ideata da Ryan Murphy e diretta in grande parte (6 puntate su 8) da Gus Van Sant la trovate invece tutta su Disney+. Basta cercarla e non ricadere sulla prima stagione di “Feud”, quella con Bette Davis e Joan Crawford sul set di Baby Jane, che penso abbiate già visto. In questa seconda stagione di “Feud”, ancora più frociarola (si può dire?) della prima, trovate il Truman Capote di Tom Hollander, ottimo attore inglese, alle prese con le signore ricche di new York e i loro problemi.
Il cast delle ragazze è stellare, Naomi Watts, Diane Lane, Chloe Sevigny, Calista Flockhart, Demi Moore e Molly Ringwald. Nel ruolo del maschio ricco etero e traditore trovate Treat Williams. Solo due puntate sono affidate ad altri regista, Jennifer Lynch, la figlia non così talentuoso come il padre David, e Max Winkler. Dopo tutte queste serie ultragaie sugli stilisti è perfetta.
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