IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - CHE VEDIAMO IN CHIARO? I FAN DI GODZILLA NON POSSONO CERTO PERDERSI IL REBOOT DEL 2014, IN SALSA TROPPO AMERICANA PER I MIEI GUSTI, “GODZILLA” - ANDATE INVECE SUL SICURO COL VECCHIO E GLORIOSO “THE GOONIES", CANALE 27 ALLE 21, 10 - IN SECONDA SERATA CIELO ALLE 23, 15 RIPROPONE L’EROTICO “LINDA”, MA OCCHIO ALLO STRACULTISSIMO “LUCIGNOLO” DI MASSIMO CECCHERINI, CON UNA CLAUDIA GERINI ULTRASEXY CHE CI LASCIÒ TUTTI DI STUCCO ANCHE PERCHÉ NON CAPIVAMO SE AVEVA O NO LE MUTANDE… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Che vediamo in chiaro? I fan di Godzilla non possono certo perdersi l’ennesimo reboot, questo è del 2014 in salsa troppo americana per i miei gusti, “Godzilla”, diretto dall’inglese Gareth Edwards, ma con gran cast sofisticato, Bryan Cranston, Aaron Taylor-Johnson, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, perfino Juliette Binoche. Avvertiamo però i fan che anche in questo “Godzilla” americano c’è grande rispetto per il vecchio Godzilla re dei mostri nato alla Toho nel 1954. Grande rispetto per la statura del personaggio, per i suoi rumori, per la sua camminata, anche per il suo sguardo, che Edwards ha voluto un po’ da aquila (no, laziale no, vi prego…).

 

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E Godzilla, che entra in campo dopo quaranta abbondanti minuti, funziona benissimo. E’ una forza della natura, mena i due mostri cattivi chiamati M.U.T.O., che sta per Massive Unidentified Terrestrial Organism, cioè una coppia di insettoni giganti non particolarmente belli che seminano il terrore per ben quattro città e vorrebbero riempire San Francisco di figlioletti brutti come loro, a uno dei M.U.T.O. gli spara pure un’alitata in piena bocca che lo fa stramazzare. Non solo. Edwards preferisce darci di Godzilla e dei suoi scontri coi mostri delle visioni non precise, ma quasi

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dei particolari, piedoni, code che si agitano, come se fosse lo sguardo degli esseri umani presenti sul posto a raccontare e non il regista a mettere in piedi il teatro dei burattini della Toho come ai tempi di Inoshiro Honda. Allora, diciamolo subito. Le scene dei mostri e di Godzilla in particolare sono tutte molto belle, specialmente quando non c’è dialogo. A un certo punto un gruppo di soldati si getta nel vuoto verso una San Francisco devastata per portare a termine la missione eroica e salvare il mondo e assistiamo a un momento di grande cinema visionario.

 

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Anche l’attacco al treno di uno dei mostri è grandioso, per non parlare di Godzilla in giro per San Fancisco o che esce o rientra nel Pacifico. E il lavoro sul suono di Erik Ardahl, che recupera anche i vecchio suoni dei film della Toho, è strepitoso. Ma non c’è proprio nulla della poesia del vecchio Godzilla della Toho e la storia, di David Callahan, ideatore dei “Mercenari”, e la sceneggiatura di Max Borenstein, per non parlare dei dialoghi, non sono proprio all’altezza della visionarietà di Edwards, che porta al film, assieme al direttore della fotografia Seamus McGarvey, una grande freschezza di immagini.

GODZILLA ELIZABETH OLSEN GODZILLA ELIZABETH OLSEN

 

Così alla fine, dopo un preambolo di un’ora, dove si sono sprecati attori come Juliette Binoche, la mamma dell’eroe, Bryan Cranston con pesantissimo parrucchino, il babbo dell’eroe, Elizabeth Olsen, la moglie dell’eroe, il grande Ken Watanabe, lo studioso giapponese che conosce tutta la storia, Sally Hawkins, la sua assistente, David Starthairn, l’ammiraglio americano a capo dell’operazione bellica contro i mostri, vediamo solo il povero Aaron Taylor-Johnson, l’eroe in questione, girare mezzo mondo come Brad Pitt in “War World Z” e finire sempre per trovarsi in mezzo ai mostri come se fosse una cosa naturale.

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 Ma non c’è mai un momento non dico credibile, ma di vera umanità. Il film diventa un mischione di film di mostri e di disastri dove le città vengono fatte a pezzi col vecchio studioso che aveva capito tutto e i soldati un po’ stupidi. Andate invece sull’usato sicuro col vecchio e glorioso “The Goonies” di Richard Donner prodotto e ideato da Steven Spielberg e scritto da Chris Columbus, Canale 27 alle 21, 10. Un superclassico con i ragazzini, Sean Astin, Josh Brolin, Ke Huy Quan alla caccia del tesoro del galeone di One Eyed Willie. All’epoca in tanti pensavamo che Richard Donner non fosse all’altezza di un Joe Dante, ma non era affatto vero. Donner è un maestro dell’action movie, e un grande regista.

 

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Rai Movie alle 21, 10 propone la commedia di Billy Wilder “Irma la dolce”, tratta dalla commedia di Alexandre Breffort, con Shirley MacLaine, Jack Lemmon, Lou Jacobi, ma anche partecipazioni della mitica Tura Satana e di un giovane James Caan, che ho rivisto da poco e che trovo ancora dorabile, con due protagonisti favolosi e la scenografia di Alexandre Trauner che vale da sola il biglietto. Costò allora 250 mila dollari, pari a due milioni e mezzo di oggi. Ricordiamoci che il personaggio del barista (“… ma questa è un’altra storia”), interpretato da Lou Jacobi, venne in realtà scritta per Charles Laughton, che purtroppo morì prima di girarla.

 

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Il problema centrale del film, allora come oggi, è il mestiere di Irma La Douce, cioè la prostituta, che rende piccante il tutto, ma a tratti imbarazzante. La prima scelta doveva essere Marilyn Monroe. Poi la richiesta arrivò a Shirley MacLaine, che aveva accettato il ruolo a scatola chiusa per la stima che aveva per Wilder e Lemmon, si stupì molto quando venne candidata all’Oscar con un ruolo così.

 

Cielo alle 21, 15 propone la cafonata “Collision Course” di Fred Olen Ray con Tia Carrere, David Chokachi, Meghan McLeod, Tim Abell, Janis Peebles, Dylan Vox, dove Tia Carrere in veste di scrittrice si ritrova a pilotare un aereo in crisi privo di pilota e copilota. Vabbé. In “Stolen” di Simon West con Nicolas Cage, Malin Akerman, Josh Lucas, Danny Huston, Sami Gayle, Mark Valley, Italia 1 alle 21, 20, il poro Nick Cage, oltre a farsi un botto d’anni in galera per un colpo finite male, appena esce dal gabbio si ritrova l’ex socio della rapina che gli ha rapito l’amata figlioletta e vuole in cambio 10 milioni di dollari in 12 ore. Sepoffà.

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Non era male la wedding comedy a episodi di Luca Lucini “Oggi sposi” con con Luca Argentero, Gabriella Pession, Francesco Montanari, Carolina Crescentini, Filippo Nigro, la stupenda Moran Atias, Pozzetto, Dario Bandiera in coppia addirittura con Isabella Ragonese. Quattro episodi scritti da Brizzi-Martani-Bonifaci dedicati a quattro matrimoni. Rubava la scena come padre cafone del matrimonio del figlio con una bella indiana un Michele Placido in versione coatta pugliese scatenatissimo. Un matrimonio indù… e che lo vuoi fare in tre?  Funzionava anche Gabriella Pession, così poco utilizzata nel cinema, in coppia con Montanari ancora legato al mondo della malavita romana.

 

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Per i fan dell’horror direi che si possono ripassare il fondamentale “L’evocazione - The Conjuring” di James Wan con Vera Farmiga, Patrick Wilson, Ron Livingston, Lili Taylor, Mackenzie Foy, Joey King, Rai 4 alle 21, 20. Iris alle 21 propone “Scommessa con la morte”, un’altra avventura dell’ispettore Callaghan, la quinta, stavolta diretta dal fido Buddy Van Horn con Clint Eastwood, Liam Neeson, Patricia Clarkson, Evan C. Kim. Callaghan se la vede con un maniaco che sta falciando i membri della troupe di un horror diretta da un certo peter Swan, cioè Liam Neeson. Considerato l’episodio più debole della saga.

 

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Passiamo alla seconda serata. Iris alle 23, 10 presenta “Cielo di piombo ispettore Callaghan” di James Fargo con Clint Eastwood, Tyne Daly, Harry Guardino, Bradford Dillman, John Mitchum. Mentre Cielo alle 23, 15 ripropone l’erotico “Linda” del mitico Jesús Franco con Katja Bienert, Ursula Buchfellner, Raquel Evans, Antonio Mayans, Antonio Rebollo. Con tutti gli erotici-horror-che ha girato Franco, magari, trovare un paio di titoli diversi e più rari… La7D alle 23, 20 cambia genere e presenta la più riuscita commedia di Françoise Ozon, “Otto donne e un mistero” con Virginie Ledoyen, Fanny Ardant, Emmanuelle Béart, Isabelle Huppert, Catherine Deneuve, dove le otto donne devono capire chi tra loro ha ucciso il capofamiglia, unico maschio.

pilar fogliati con fabrizio bentivoglio in forever young pilar fogliati con fabrizio bentivoglio in forever young

Su Cine 34 alle 23, 20 trovate la comemdia a episodi un po’ confusa “Forever Young” di Fausto Brizzi con Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli, Stefano Fresi, Lorenza Indovina, Pasquale Petrolo, Teo Teocoli. Gli episodi rispondono più o meno a questi quesiti, un bel po’ politicamente scorretti. Ci si può innamorare di una “vecchia”? Cioè di una che ha la tua stessa età e i modelli giovanilistici di oggi ti spingono a considerare una “vecchia”. Puoi avere un toy boy? Cioè un pischello che potrebbe essere tuo figlio o il figlio della tua migliore amica? Qual è l’età giusta per appendere il microfono al chiodo e smettere con le professioni considerate da giovani, tipo il dj?

 

sabrina ferilli fabrizio bentivoglio forever young sabrina ferilli fabrizio bentivoglio forever young

Insomma, una specie di Vecchi contro Giovani adattato ai gusti di oggi. Al di là delle singole riuscite, Brizzi riesce nel compito non facilissimo di far funzionare per la prima volta Lillo, senza Greg, come un comico di prima grandezza. E Lillo, nei suoi tentativi di sputtanare in diretta il dj giovane che ha preso il suo posto o nel cercar lavoro alla radio cattolica di Nino Frassica o in una radio gay, fa davvero molto ridere. Ma funziona anche la coppia di innamorati non più giovanissimi Fabrizio Bentivoglio-Lorenza Indovina, con lui che nasconde la sua relazione stabile con una ventenne, l’inedita Pilar Fogliati, e vive la scoperta non tanto del sesso quanto del poter parlare con una persona della tua stessa età come fosse un segreto proibito.

 

nicholas cage il prescelto nicholas cage il prescelto

Sabrina Ferilli ha un grande numero quasi pochadistico con Luisa Ranieri, la mamma del suo fidanzato toy boy nonché sua migliore amica. L’episodio di Teo Teocoli, ricco milanese settantenne pazzo per lo sport che seguita a praticare anche dopo un mezzo coccolone, è forse quello che funziona meno. Italia 1 alle 23, 25 propone il remake di un celebre horror di culto inglese, “The Wicker Man” di Robin Hardy, che diventa qui “Il prescelto”, diretto da Neil LaBute con Nicolas Cage, Ellen Burstyn, Molly Parker, Leelee Sobieski, Erika-Shaye Gair. Alla ricerca di una ragazza scomparsa, Nick Cage entra in un trappolone alla Midsommer.

 

sophia loren james coburn bocca da fuoco sophia loren james coburn bocca da fuoco

7Gold alle 23, 30 ripropone “Bocca da fuoco”, thriller di Michael Winner con James Coburn, Sophia Loren, O.J. Simpson, Eli Wallach, Anthony Franciosa, Vincent Gardemia e Jake LaMotta. Il film era pensato per Charles Bronson, che avrebbe voluto come partner sua moglie Jill Ireland. Poi entrò Sophia Loren e Charles Bronson, alla star italiana, sembrò un partner troppo cheap. Così venne chiamato James Coburn. Victor Mature, al suo ultimo film, fa l’uomo più ricco del mondo. I racconti del set vogliono una Sophia Loren chiusa nella sua roulotte. Farsi gli spaghetti e al mare a prendere il sole nuda.

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Occhio al vecchio film di Paul Schrader, “Cortesie per gli ospiti”, tratto da un romanzo di Ian McEwan con Natasha Richardson, Rupert Everett, Christopher Walken, Helen Mirren, Iris all’1, 10. Per non parlare dello stracultissimo “Lucignolo” di Massimo Ceccherini con Massimo Ceccherini come Lucignolo, con tanto di Carlo Monni meraviglioso, Flavio Bucci, Alessandro Paci e un numero di Claudia Gerini ultrasexy di 15 minuti che ci lasciò tutti di stucco anche perché non capivamo se aveva o no le mutande. Cecche se ne innamorò perdutamente. Altri tempi, ormai ha messo la testa a posto e fa lo sceneggiatore, serissimo, per Matteo Garrone. Ma i suoi film facevano ridere e erano pieni di idee e di personaggi fantastici.

 

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Iris alle 3 si butta sullo strampalato western “Un napoletano nel Far West”, versione italiana, anzi napoletana di “Many Rivers To Cross” di Roy Rowland con Robert Taylor, Eleanor Parker e Victor McLaglen. Una storia di coloni irlandesi nel Kentucky del 1798 diventa, grazie al doppiaggio italiano del 1955, una storia di coloni italiani nel Kentucky, guidati da Victor McLaglen che si chiama Carmine Cacace (si chiamava Cadmus Cherne), devotissimo di San Gennaro, padre di Eleanor Parker, Placida Cacace (si chiamava Mary Stuart Cherne), innamorata dello sceriffo Robert Taylor, Pelledura Gentry (si chiamava Bushrod Gentry). Magari è divertente anche doppiato.

 

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Rete 4 alle 3, 05 passa l’horror “Metempsyco” di Antonio Boccacci con Annie Alberti, Adriano Micantoni, Marco Mariani, Flora Carosello. Unico film di Antonio Boccacci, che è anche attore in un piccolo ruolo e che lavorava nel mondo della pubblicità, anche se pare che il film sia stato finito dal veterano Giorgio Simonelli. Trama completamente delirante, con grande uso degli stacchi improvvisi per conferire adrenalina a una storia che non ne prevede troppa. C’è pure Emy Eco, sorella di Umberto Eco. Chiudo con il bel thriller di Dario Argento “La sindrome di Stendhal” con Asia Argento, Paolo Bonacelli, Thomas Kretschmann, Marco Leonardi, Cine 34 alle 4, 25. Un po’ sprecato.

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