1. IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE
2. LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN 
3. LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO
4. PS - GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

Condividi questo articolo


 

 

 

Giordano Bruno Guerri per Dagospia

 

giordano bruno guerri giordano bruno guerri

La democrazia ha vinto. Indifferente, anzi ostile, agli allarmi che da ogni lato la stampa democratica lanciava contro Trump e la sua politica, il popolo americano ha scelto lui, e non di poco, attribuendogli un potere immenso con il contorno di Camera, Senato, Corte costituzionale.

 

We the people of United States - come recita il meraviglioso inizio della costituzione americana - ha deciso, voluto, imposto Trump.

 

La democrazia ha perso. Quell’uomo, tutto teso all’economia e all’egoismo dello stato che da 80 anni guida le sorti del mondo, è pericoloso. E’ una scelta che giustamente allarma i democratici e i progressisti di tutto il pianeta.

 

DONALD TRUMP DURANTE UN COMIZIO A TEMPE - ARIZONA DONALD TRUMP DURANTE UN COMIZIO A TEMPE - ARIZONA

La democrazia ha perso perché ha coscientemente affidato la pistola carica nelle mani di un bambino prepotente che la strappa all’altro, “è mia, è mia!”. Ha perso perché, indifferenti a tutto il resto - Capitol Hill, valga per tutto il resto - gli americani hanno badato solo a quello che sembra il loro interesse: “America first”, abbassando una saracinesca fra loro e il resto del mondo, ignari della mitica farfalla che, muovendo le ali a Tokyo, provoca un uragano in Florida.

 

jd vance e donald trump discorso della vittoria 1 jd vance e donald trump discorso della vittoria 1

Trump alzerà i dazi doganali e smetterà di fornire aiuti all’Ucraina, indebolendo l’Europa e dandola vinta a Putin. Con entrambe le mosse metterà in gravissima difficoltà il principale alleato degli Stati Uniti (e dei suoi abitanti).

 

Le due mosse al momento potranno favorire l’economia americana ma saranno una sconfitta sonora e difficilmente recuperabile in quello che è il vero grande tema della nostra epoca, lo scontro fra Oriente e Occidente per il predominio nel mondo.

 

ASSALTO A CAPITOL HILL 2 ASSALTO A CAPITOL HILL 2

Così gli americani hanno dimostrato di avere in testa soltanto una visione breve, politicamente e geograficamente. La stragrande maggioranza di loro non ha il passaporto e non è interessata a averlo.

 

La democrazia ha perso perché non ha saputo opporre a un simile avversario fascinatorio altro che una candidata già nota per avere deluso come vicepresidente, contando sul fatto che sia donna e di colore, sul politicamente corretto, sulle magnifiche sorti e progressive.

 

GIORDANO BRUNO GUERRI GIORDANO BRUNO GUERRI

Il democratico popolo americano ha risposto a grande maggioranza che delle magnifiche sorti e progressive se ne fa una trombetta: soldi, sicurezza, lavoro, la torta della vita, dammene una fetta più grossa, la meravigliosa ciliegina te la lascio volentieri.

 

Musk ha guadagnato di colpo 13 miliari di dollari con la vittoria di Trump? Bene, pensa Wearethepeople, è in gamba e glieli abbiamo dati noi, vuol dire che sarà un’ottima guida, accanto al presidente, ora farà stare meglio anche noi. Gli immigrati, i poveri, il clima? Peggio per loro, We, solo We, are the people of United States.

 

assalto a capitol hill assalto a capitol hill

La democrazia ha perso perché ha riposto la fiducia in un uomo che - mostrando i muscoli - ha proclamato di essere quello forte, che risolverà i problemi quotidiani di tutti, senza badare alle conseguenze sul futuro e sul mondo.

 

L’uomo forte e salvifico che pensa per tutta la tribù e per tutti fa, costi quel che costi: è la malattia genetica che ha guidato l’umanità dalla notte dei tempi e che, ingenuamente, si credeva di avere superato nel giro di poche generazioni.

 

POST SCRIPTUM

giordano bruno guerri giordano bruno guerri

Si parva licet… un esempio di quel che ho scritto sta nella polemica, diventata meno amabile, di Francesco Merlo sul mio libro Benito. Sorvolando sulla mia distinzione tra fascismo e mussolinismo (prevalse il secondo) non trova di meglio che appigliarsi alla vergognosa vicenda del duce che cerca di mettersi in salvo travestendosi da tedesco.

 

Un atto imperdonabile. Ma c’è da chiedersi quanti italiani - fascisti e antifascisti - avrebbero fatto e farebbero altrettanto. Proprio questa è la lezione del mio libro: l’uomo forte e salvifico, prima o poi mostra la sua debolezza uccidendosi come Hitler o fuggendo.

 

supporter di donald trump supporter di donald trump

E furono gli italiani a amare l’uomo forte, prima di rivoltarglisi contro perché aveva rivelato la propria debolezza in una guerra che aveva promesso vittoriosa.

Giordano Bruno Guerri

 

BENITO, PERCHÉ TUTTI NE SCRIVONO

Da “Posta e risposta – la Repubblica”

 

[…] Caro Merlo, chieda a Giordano Bruno Guerri questa cosa qua: la bella morte, l’impero, lo spazio vitale, la razza superiore... Poi, quando tutto crolla, il duce cerca di espatriare (migrante in fuga dalla guerra, che ha causato e perso lui) travestito da soldato tedesco. Sordi e Vittorio Gassman, a confronto, fanno meno ridere. O no?

Luca Cardinalini — Marsciano (Perugia)

 

BENITO - GIORDANO BRUNO GUERRI BENITO - GIORDANO BRUNO GUERRI

Risposta di Francesco Merlo

Sì. Trovo anche io che Mussolini sia un “sacco vuoto” di cui ci siamo liberati con la guerra di liberazione e che abbiamo archiviato con De Felice.

 

Invece Giordano Bruno Guerri, tornando a scrivere su Dagospia a proposito del dibattito su questo suo Benito (Rizzoli), pensa che io non abbia capito che la radice profonda del fascismo starebbe nell’idealismo di Gentile, nell’uomo che “al di fuori dello Stato non conta niente perché lo Stato è tutto”.

 

Annoiato dal dilemma sul fascismo come rivoluzione o rivelazione, la sola cosa che non ho capito è perché in Italia attorno a Mussolini un’inarrestabile editoria, sempre più rigogliosa, ha, per dirla con lo stesso Mussolini, scavato un solco con i suoi successi e le sue patacche (diari, lettere segrete...).

 

FRANCESCO MERLO FRANCESCO MERLO

Nessun altro italiano, neppure Garibaldi e neppure Dante, ispira così tanto i nostri scrittori quanto Mussolini, compresa la storiografia minore e oltre la fuffa rosa shocking del sentimento di Claretta, le amanti nascoste, la contaminazione ebraica con la Sarfatti, i figli illegittimi, il mito contadino della matrona Rachele. Tra le tante scontate Italie del Censis manca uno studio sul fascino di quest’editoria, su questo nero che non sfuma mai e che neppure il Benito di Guerri scolora. […]

sostenitori di donald trump sostenitori di donald trump

 

giordano bruno guerri giordano bruno guerri

donald trump discorso della vittoria 3 donald trump discorso della vittoria 3 DONALD TRUMP DISCORSO A PALM BEACH DONALD TRUMP DISCORSO A PALM BEACH donald trump - elon musk donald trump - elon musk

 

sostenitori di donald trump al centro convegni di palm beach sostenitori di donald trump al centro convegni di palm beach jd vance e donald trump discorso della vittoria jd vance e donald trump discorso della vittoria

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...