Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo in chiaro stasera? Accidenti, su Iris alle 21, passa un capolavoro come “Total Recall”/”Atto di forza” di Paul Verhoeven, scritto da Dan O’Bannon tratto dal racconto di Philip Dick con Arnold Schwarzenegger, Sharon Stone, Rachel Ticotin, Ronny Cox, Michael Ironside, girato senza quella schifezza di CGI ma con i vecchi e glorioso modellini, e non me lo vedo? Magari me lo registro. Arnold, che non riuscì a girare “RoboCop” con Verhoeven perché aveva dei problemi col vestito-armatura, impazzì per il film e volle assolutamente farne uno con il regista.
In un primo tempo i diritti del racconto di Dick li aveva comprati Dino De Laurentiis, ma la sceneggiatura non piaceva a Schwarzenegger. L’idea era di girarlo in Australia con Bruce Beresford regista e Patrick Swayze protagonista. Ma Dino andò in bancarotta e il progetto fallì. Quando il film passò a Mario Kassar, i nuovi sceneggiatori, Ronald Shusett e Dan O’ Bannon, riscrissero come voleva Schwarzenegger il personaggio del protagonista, Quaid. Preparandosi al film, prendendo lezioni di Tae Kwon Do e pompando i muscoli, Sharon Stone posò nuda per “Playboy” in un celebre servizio fotografico che mi piacerebbe proprio vedere.
Sul set in Messico, leggo, si ammalarono tutti, a parte Arnold che aveva il suo catering personale, per aver mangiato una schifezza di cibo messicano avariato e finirono in tanti all’ospedale. Per l’estrema violenza si beccò un X-rated dalla commissione censura. Così si dovette rivedere un po’. Era un film troppo caro per non essere visto da tutti. Ci sono grandi battute, “Porta il tuo culo su Marte” ve la ricordate? E quando Arnold uccide Lori e gli dice “Consideralo un divorzio”? Ricordiamoci anche della ragazza con tre tette, interpretata da Lycia Naff, che poi si vergognò così tanto da non apparire in nessun lancio promozionale. In un primo tempo doveva averne quattro.
Cine 34 alle 21 presenta invece “Uno di famiglia", commedia di Alessio Maria Federici con Pietro Sermonti, Lucia Ocone, Nino Frassica, Sarah Felberbaum, Moise Curia, Nino Frassica, Neri Marcoré, dove un tranquillo professore si ritrova legata con una famiglia calabrese legata alla ‘ndrangheta. “Avalon” di Barry Levinson con Armin Mueller-Stahl, Elizabeth Perkins, Joan Plowright, Tv2000 alle 20, 55 è una sorta di Amarcord del regista, che rivive l’avventura della sua famiglia ebrea venuta dalla Polonia in America, a Baltimora, nel quartiere, appunto, di Avalon.
UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA - MICHAEL DOUGLAS
Su Canale 20 alle 21, 05 trovate invece l’action intelligente “The Bourne Supremacy” diretto da Paul Greengrass, scritto da Tony Gilroy con Matt Damon, Franka Potente, Joan Allen, Brian Cox, Julia Stiles, Karl Urban. Direi che è il grande film della serie e quella dove Damon trova il regista ideale per la saga. Rai Movie alle 21, 10 propone il nervosetto “Un giorno di ordinaria follia” diretto da Joel Schumacher e interpretato da un Michael Douglas al meglio della forma, Robert Duvall, Barbara Hershey, Rachel Ticotin.
Su Canale 27 alle 21, 10 avete “Rocketman”, ottimo biopic su Elton John diretto da Dexter Fletcher, che già aveva finito e montato “Bohemian Rhapsody” quando il regista ufficiale Bryan Singer aveva scapocciato, vincerà la serata tra i film in chiaro. Controllato dallo stesso Elton John, interpretato da Taron Egerton, ne è però un ritratto preciso, soprattutto nella ricostruzione della nascita delle canzoni. Protagonisti sono Taron Egerton, Bryce Dallas Howard, Richard Madden, Jamie Bell, Gemma Jones.
clint eastwood per un pugno di dollari
Warner Tv alle 21, 30 ripropone il sempre fenomenale “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Marianne Koch, Josef Egger, Wolfgang Luschky e Mario Brega. Così così la nuova versione di un classico della commedia al femminile come “The Women”, diretto da Diane English con Annette Bening, Candice Bergen, Meg Ryan, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith, La7D alle 21, 30. Grande cast, ovviamente.
Passiamo alla seconda serata con “The Gift”, mystery di Sam Raimi con Cate Blanchett, Keanu Reeves, Hilary Swank, Giovanni Ribisi, Rai Movie alle 22, 55. Cine 34 alle 23, 45 propone, staccato dal suo film originale, “Boccaccio 70”, l’incredibile episodio di Federico Fellini intitolato “Le tentazioni del Dottor Antonio” con Peppino De Filippo censore democristiano tuttodunpezzo che rimane folgorato nel sogno da una gigantesca Anita Ekberg che prende vita in formato king size uscendo dal suo clamoroso manifesto che proprio lui voleva eliminare in quanto osceno e provocatorio. Lo scrivono in troppi, Flaiano, Pinelli, Parisi e il fratello di Rondi, Brunello.
boccaccio 70 le tentazioni del dottor antonio
Tra i volti che vediamo nel film, la scena favolosa di quando gli operai mettono in posa il manifesto di Anitona, troviamo Polidor, Giacono Furia, Dante Maggio. Occhio, nella stessa scena, al pullman pieno di attori afro-americani, si riconoscono bene Archie Savage e Alfred Thomas. All’epoca ci fu uno scandalo sui giornali legato al fatto che la Fox, che stava girando a Cinecittà Cleopatra, aveva preparato un pullman, come fossimo nell’Alabama segregazionista, solo per attori neri, che non potevano andare in quello degli attori bianchi. Gli attori sono gli stessi che troviamo in “Cleopatra”. Musica di Rota e fotografia di Otello Martelli. Un capolavoro. E Peppino è fantastico.
Iris alle 23, 25 ripropone “Rocky II” di e con Sylvester Stallone, con Talia Shire, Burt Young, Burgess Meredith. La7D alle 23, 30si butta su un classico letterario di Edward Forster diretto da James Ivory, “Casa Howard” con Anthony Hopkins, Emma Thompson, Helena Bonham Carter, Vanessa Redgrave. L’ho rivisto da poco. Bellissimo. /Gold alle 23, 30 propone un film che non vedo da parecchio, “La confessione”, drammone con problemi di vendetta, morale, avidità, tratto d aun romanzo di Sol Yurick, diretto da David Jones con Ben Kingsley, Amy Irving, Alec Baldwin, Ryan Marsini. Cine 34 alle 0, 15.
Merita una rilettura, su Cine34 alle 0, 15, la divertente dark comedy, che funzionò malissimo quando uscì, “Omicidio all’italiana” di e con Maccio Capatonda e con Herbert Ballerina, Ivo Avido, Gigio Morra e Sabrina Ferilli“Cogne, Avetrana, Novi Ligure, che hanno più di noi?”, si chiedono Piero e Marino Peluria, sindaco e vicesindaco di Acitrulo, di fronte alla possibilità di risolvere la miseria del loro paesino sperduto fra le montagne abruzzesi con un delitto da esibire in tv nel megashow sanguinoso “Chi l’acciso” condotto dalla superstar Donatella Spruzzone, cioè Sabrina Ferilli. Poco conta, anche per lei, se non si tratti di un vero delitto (ma ne siamo sicuri?), di fronte all’idea di poter far diventare Acitrulo, “la città della morta ammazzata”. Ecco.
Anche se non avevo mai assaggiato né l’amaraccio, l’imbevibile liquore di Acitrulo, né il babacchione, il dolce tipico del posto, da prendere subito dopo l’amaraccio, scrissi, quando vidi il film, che quest’opera seconda di Marcello Macchia alias Maccio Capatonda, era una bomba, la più divertente e riuscita commedia amaraccia della stagione assieme a “L’ora legale” di Ficarra e Picone, che invece andò benissimo.
Non c’era solo la parodia dei programmi del dolore alla “Chi l’ha visto?” o alla “Vita in diretta”, c’era la parodia di un intero paese, il nostro, perduto dietro la necessità di sentirsi connessi, di una classe politica che non va oltre le frasi fatte, “uscire dall’euro è stata una sciocchezza”, di intere generazioni rovinate dai selfie e dal gomorrismo televisivo. “Cosa prova in questo momento?”, continuano a chiedere i giornalisti ai 16 abitanti di Acitrulo, diventata improvvisamente famosa grazie al delitto con dodici coltellate di una contessa. “Tanto dolore”, risponde un vecchietto seduto sulla tazza del cesso, “perché sono stitico”.
Maccio e Herbert inseriscono nel loro storico cast (Maccio ha tre ruoli= un perfetto Gigio Morra come impossibile commissario Fiutozzi, che pensa di diventare questore con l’aiuto della televisione, e adora il Napoli, “Stiamo ancora perdendo contro il Cesena”, Roberta Mattei come ispettrice Pertinente, Fabrizio Biggio come possibile assassino, Lorenza Guerrieri come la contessa Ugalda Martirio In Cazzati, e ovviamente Nino Frassica come contadino abbandonato da un fratello che ha diviso tutto a metà, anche le tazzine del tè e la macchina.
edoardo pesce ai confini del male
Rete 4 alle 0, 50 propone il thriller italiano “Ai confini del male” di Vincenzo Alfieri con Edoardo Pesce che interpreta il violento poliziotto Fabio sempre pronto a menare. Il suo capo è Massimo Popolizio. Esagera? Un pochetto sì, dai. Italia 1 alle 0, 50 si butta decisamente sull’horror con “La madre”, opera prima dell’argentino Andrés o Andy Muschietti, che lo ha scritto insieme alla sorella Barbara e a Neil Cross, nato sotto l’ala produttiva del grande Guillermo Del Toro (“Il labirinto del fauno”, “Hellboy”). Da qui partì la prestigiosa carriera di Muschietti a Hollywood con il remake di “It”.
“La madre” o “Mama” è un ottimo film di fantasmi quasi tutto al femminile, dominato da una Jessica Chastain per una volta mora, rockettara e tatuata, che in America funzinò moltissimo, incassando 48 milioni di dollari con un budget di soli 15 milioni. Guillermo Del Toro era rimasto affascinato da un piccolo cortometraggio, “Mama” appunto, girato da Muschietti nel 2008, dove due bambine, Victoria e Lily, in un solo piano sequenza, si muovono in una casa infestata da una presenza materna fantasma. E’ lei la Mama in questione.
Partendo da questo cortometraggio, Del Toro decise di far sviluppare a Muschietti, che aveva al suo attivo un paio di corti e una carriera di assistente regista in Argentina, un’intera storia che confluisse in un film vero e proprio. Le due bambine, che si chiamano ancora Victoria e Lily, vengono trascinate fuori dalla loro casa dal padre, Jeffrey, l’ottimo attore danese Nicolaj Coster-Waldau (“Games of Thrones”), che si presume abbia ucciso la mamma, che non vedremo mai. Jeffrey, totalmente alterato, finisce fuori strada in un bosco innevato e porta le bambine in una casa misteriosa dove da subito ci par di capire che viva un fantasma.
Quando il padre cercherà di uccidere Victoria, il fantasma glielo impedirà. Cinque anni dopo, il fratello gemello di Jeffrey, Lucas, non si ancora dato pace della scomparsa delle ragazzine e del loro padre. Quando viene avvisato che sono vive, anche se in uno stato selvaggio, farà di tutto per crescerle a casa sua. E qui parte il film vero e proprio, perché le due ragazzine, interpretate dalle fantastiche Megan Charpentier (già una veterana del cinema, “Resident Evil”, “Cappuccetto rosso sangue”) e Isabelle Nélisse, un misto di dolcezza e violenza, si porteranno dietro, nella casa dello zio, il fantasma che le ha cresciute come una vera madre.
Se i maschi del film, dai due fratelli gemelli allo psicanalista che cerca di risolvere il caso, il dottor Dreyfuss, non riescono a penetrare più che tanto nel mondo delle bambine, la ragazza di Lucas, la chitarrista rock Annabel, interpretata da Jessica Chastain, una volta rimasta sola a casa con loro, visto che il suo uomo è stato corcato di brutto dal fantasma, si ritroverà a dover affrontare la situazione in tutti i suoi aspetti più profondi e assurdi.
Iris all’1, 50 ripropone “Psycho II”, bel sequel del capolavoro di Hitchcock diretto da Richard Franklin con Anthony Perkins, Vera Miles, Meg Tilly, Robert Loggia, Dennis Franz. Cine 34 alle 2, 10 propone invece il vecchio spaghetti western “Shango, la pistola infallibile” diretto da Edoardo Mulargia con Anthony Steffen, Eduardo Fajardo, Giusva Fioravanti, Barbara Nelli. Per Mario Bianchi, allora aiuto regista, il protagonista, Anthony Steffen, “si atteggiava a divo, si sentiva un po’ Clint Eastwood... (..) era uno di quelli che ci metteva tre ore per mettere la barbetta finta, mezz’ora per il cappello e, per carità, faceva pure bene, però era uno che se la tirava un po’...” (da “Cinema 70”).
Il film non vanta grande critica positiva né un culto particolare, ma Alex Cox ne rivela, pur dentro un contesto di western molto povero e di personaggi e situazioni convenzionali, "un'aura non realistica, strana anche per un western italiano”. Rai Movie ha piazzato alle 3, tardino…, “Aspettando il re” di Tom Tykwer con Tom Hanks, Sarita Choudhury, Alexander Black, Tom Skerritt, Sidse Babett Knudsen, dove un uomo d’affari americano, rovinato dalla crisi economico del 2008, si mette a vendere un sistema di teleconferenze al governo saudita.
Rete 4 alle 3, 15 presenta un film strappacore con Sophia Loren di vent’anni fa, “Soleil” diretto da Roger Hanin con Sophia Loren mamma coraggio ebrea a Algeri nel 1940 con cinque figli a carico, Philippe Noiret, Marianne Sägebrecht, Michel Creton. Mah… Per fortuna Cine 34 alle 4, 25 ripropone il rarissimo e stracultissimo “Cattive inclinazioni” di Pierfrancesco Campanella con Eva Robin's, Mirca Viola, Elisabetta Cavallotti, Franco Nero, Florinda Bolkan. Imperdibile.
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