Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Ovviamente abbiamo la terza puntata di “House of the Dragon” su Sky. Speriamo di non trovarci Spalletti. In chiaro vedo che su Cine 34 alle 21 passa l’ormai lontano “Il tango della gelosia” di Steno con Monica Vitti, Diego Abatantuono, Philippe Leroy, Jenny Tamburi, già allora stanco tentativo di unire a una delle colonne del cinema italiano, la Vitti, un nuovo comico di successo, inventato proprio dai ragazzi di Steno. Non credo sia tanto più interessante il biopic su un celebre giudice anti-mafia, tratto dal romanzo della figlia, “Rocco Chinnici – E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte”, diretto da Michele Soavi con Sergio Castellitto, Cristiana Dell'Anna, Manuela Ventura, Virginia La Tella, Luigi Imola, Tele San Marino alle 21, 05.
Non credo sia ancora arrivato il tempo di rivalutare il non riuscito “Hulk” di Ang Lee con Eric Bana, Jennifer Connelly, Sam Elliott, Josh Lucas, Nick Nolte, che troviamo su Canale 20 alle 21, 05. Devo dire che a me non dispiacque quando lo vidi e trovai le animazioni di Hulk abbastanza divertenti. Certo. Il problema di Hulk è come non farlo apparire il cosone verde che è. Un po’ cafone, ingombrante. Su Rai Movie alle 21, 10 torna un western già tardo rispetto al genere, ma con un gran cast, “La via del West” diretto da quel terribile Andrew V. McLaglen, ma scritto da Ben Maddow e tratto dal romanzo di A.B.Guthrie jr con tre star come Kirk Douglas, Robert Mitchum e Richard Widmark, oltre a Lola Albright, Stubby Kaye, Jack Elam e una Sally field al suo esordio.
Lo dovevano girare qualche anno prima Burt Lancaster, James Stewart e Gary Cooper. Mica male. Mitchum e Widmark non sopportavano Kirk che si atteggiava troppo a padrone e litigava col regista. Mitchum parla in lingua Lakota, sembra benissimo. Chi ama i romanzi di Antonia S. Byatt saran no interessati al sofisticato “Possession – Una storia romantica”, diretto nel 2002 da Neil LaBute con Gwyneth Paltrow, Aaron Eckhart, Jennifer Ehle, Jeremy Northam, dove due studenti. Lei inglese lui americano quel che accadde tra il poeta di età vittoriana Randolph Henry Ash e la poetessa Christabel LaMotte,La5 alle 21, 10. Iris alle 21, 10 presenta una dei film meno studiati ma più gradevoli di Christopher Nolan, “The Prestige”, scontro tra prestigiatori con Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine, Scarlett Johansson e perfino David Bowie.
Notevole. Su Canale 27 alle 21, 15 la commedia americanissima con Melissa McCarthy “The Boss”, diretta da Ben Falcone con Kristen Bell, Peter Dinklage, Kathy Bates, Tyler Labine, dove una industriale viene messa in galera per insider trading, poi liberata e costretta a vivere da una sua dipendente con figlia. Non per tutti. Commedia per e con trentenni sfigati che non sanno decidere se vogliono un figlio o no, se vogliono vivere insieme o no, magari non è male “L’ospite” di Duccio Chiarini con Daniele Parisi, Silvia D'Amico, Anna Bellato, Thony, Milvia Marigliano, Rai5 alle 21, 15, dove il protagonista, indeciso su tutto, si ritrovare a vivere sui divani degli amici e osserva la vita degli altri.
Fu una superbomba “The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 1”, parte finale della lunga saga Twilight diretta da un regista di peso come Bill Condon con Kristen Stewart, Robert Pattinson, Dakota Fanning, Taylor Lautner, Michael Sheen, Italia 1 alle 21, 20. Lo segue sulla stessa rete, alle 23, 45, la seconda parte. Su Cielo alle 21, 20 avete un film importante per la comunità trans e non solo come “Girl” diretto da Lukas Dhont con Victor Polster, Arieh Worthalter, Oliver Bodart, Tijmen Govaerts, Katelijne Damen, storia di un ballerino che si sente femmina e vuole liberarsi al più presto del proprio sesso. Fece parecchio colpo a Cannes qualche anno fa, dove vinse la sezione “A Certain Regard”. Lukas Dhont ha diretto un secondo film su infanzie difficile, “Close”, ma questo è rimasto nel cuore a molti spettatori.
Rai Tre alle 21, 20 propone una commedia con viaggio dei Vanzina, “Mai stati unitio” con Ambra Angiolini, Anna Foglietta, Ricky Memphis, Vincenzo Salemme, Giovanni Vernia. Il pretesto del viaggio in America è qui Il pretesto è quello della morte di un miliardario, padre naturale di cinque persone che non si sono mai viste tra di loro e nulla sapevano di questo padre. Sono un cuoco napoletano, Vincenzo Salemme, un'impiegata malata d'ansia, Ambra, un divorziato con figlio che si arrabatta come pagliaccio nelle feste dei bambini, Ricky Memphis, un garzone dello zoo strampalato, Giovanni Vernia, una coatta di Roma Est, Anna Foglietta. Per poter usufruire della ricchissima eredità i cinque devono solo andare nel deserto dell'Arizona e gettare lì le ceneri dell'ignoto genitore.
Ma affinché il film diventi una commedia on the road, con tutti gli incidenti che possiamo immaginare, dalla pausa sotto il Monte Rushmore con le sculture giganti dei quattro presidenti ("In Italia potremmo metterci Napolitano, Ciampi, Pertini e Franco Sensi", dice Memphis) alla capatina a Las Vegas, dove incontreranno un Maurizio Mattioli in gran forma, dalla rapina al drugstore al bordello scambiato per la casetta del benzinaio, i cinque dovranno abbandonare l'aereo e prendere una monovolume. Sono finiti i tempi dei torpedoni di Don Buro. Non è male. Bravissima come romana coatta Anna Foglietta, già rodata in "Colpi di fulmine'', che si adatta perfettamente anche al Vanzina Touch e riesce a interagire anche con l'ansia da "Immaturi" di Ambra, condannata in ogni film a fare l'isterica piena di tranquillanti.
Ovvio che quando entra in scena col suo carico di battute Maurizio Mattioli come giocatore romano in quel di Las Vegas e si incontra con Anna Foglietta travestita da strappona i Vanzina tornano nel loro mondo e tutto fila più liscio. Rai4 alle 21, 20 propone lo splatterissimo, ma piuttosto amato dalla critica, “Becky” di Jonathan Milott, Cary Murnion con Lulu Wilson, Joel McHale, Kevin James, Amanda Brugel, Robert Maillet, Ryan McDonald, dove una ragazzina, orfana della madre, in gita al lago col padre, si imbatte in quattro terribili detenuti. Ma Becky è una simil-Rambo. Tre anni dopo uscirà anche il sequel, “The Wrath of Becky”. Passiamo alla seconda serata con un altro splatter niente male, “Gretel e Hansel” diretto da Oz Perkins con Sophia Lillis, Alice Krige, Samuel Leakey, Jessica De Gouw, Charles Babalola, Ian Kenny, Rai4 alle 22, 50, rilettura horror del racconto celebre dei Grimm. Cine 34 alle 23, 15 propone un altro film dei Vanzina, “Piper” diretto da Carlo Vanzina con Massimo Ghini, Martina Stella, Carol Alt, Virginie Marsan, Maurizio Mattioli, Matteo Branciamore, Matteo Barzini. Ambientato a Roma nel 1965 il giorno della inaugurazione del Pper. Martina Stella fa una specie di Patti Pravo.
Da recuperare. Rai Movie alle 23, 20 propone un raro western pro-indiani, “Geronimo”, diretto dal modesto Arnold Laven con Chuck Connors, Kamala Devi, Armando Silvestre, Pat Conway, John Anderson, Claudio Brook, Adam West, biopic sul capo Geronimo messo in scena come un film di serie B, con Chuck Connors, alto due metri, biondo e con gli occhi azzurri e mascellone che fa l’apache e la bella fotografia un po’ sprecata del messicano Alex Phillips. L’attrice indiana Kamale Devi sposò alla fine del film il protagonista, Chuck Connors. Canale 5 alle 00, 05 passa “Fortunata”, tra i migliori film diretti da Sergio Castellitto con Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Alessandro Borghi, Edoardo Pesce, Hanna Schygulla.
Presentato a Cannes a Un certain regard fece vincere un premio a Jasmine Trinca. Ricordo che era un film anche sorprendente. Con scambi di battute interessanti. Come questo. "Creonte... Antigone... Il teatro e' importante", fa lo psicanalista Stefano Accorsi. "La fregna di piu'", risponde in maniera rudimentale ma chiarificatrice una Hanna Schygulla modello Laura Betti nel ruolo della madre del tatuatore sciroccato, bipolare e mezzo gaio Alessandro Borghi.
E poi, non fosse altro che per la camminata alla Anna Magnani di Jasmine Trinca, per l'incredibile cattivo coatto di Edoardo Pesce che canta "L'amore è una cosa semplice" di Tiziano Ferro, per il ringraziamento speciale al parrucchiere Roberto D'Antonio mentre sentiamo la canzone di Vasco, per l'onore romanissimo del quartiere dell'Acquedotto Alessandrino, questo Fortunata, malgrado una serie di scivoloni di stile sul finale e qualche canzone di troppo, è un film sensibile e pieno di vitalità. Castellitto riesce anche a rendere col personaggio della Fortunata di Jasmine Trinca attaccata alla figlioletta Barbara, Nicole Centanni, col suo matrimonio sbagliato col violento Franco, Edoardo Pesce, con i rapporti poco chiari con l'amico di sempre Chicano, Alessandro Borghi, e con lo stesso psicologo Accorsi, lo stesso schema narrativo e sentimentale che era alla base di Bellissima di Luchino Visconti.
In qualche modo Fortunata ne è proprio il remake, visto che la Trinca come la Magnani non la smettono di camminare, di romaneggiare e di illudersi, di sbagliare gli uomini che hanno attorno, violenti, molli, approfittatori. Intanto, fra pianti, Tiziano Ferro e Vasco Rossi, scopate in piedi anche qua (''e' il mio cazzo di diritto o no?" urla Edoardo Pesce) ciò che resta più impresso è il colore dei capelli di Fortunata voluto, credo, da Roberto D'Antonio. Altro che Visconti. Rete 4 alle 0, 50 passa un tardissimo thriller diretto da Robert Altman, “Conflitto di interessi” con Kenneth Branagh, Embeth Davidtz, Robert Downey jr., Daryl Hannah, Robert Duvall.
Su 7Gold all’1 trovate l’ultimo film diretto da Stanley Donen, “Quel giorno a Rio” con Michael Caine, Joseph Bologna, Valerie Harper, Michelle Johnson, Demi Moore, remake di un film del 1983 di Claude Berri, “Un moment d’egarement”. Donen e Yvette Mimieux, al tempo sua moglie, si erano innamorati del film francese e lo girarono interamente a Rio. Ebbero parecchi problemi e non venne come Donen aveva pensato. Ebbero problemi col nudo della minorenne Michelle Johnson, che si ritrovò nuda di fronte a una troupe di 20-30 maschi. La Johnson non sapeva chi fosse Michael Caine e lo confuse con David Carradine. Andrebbe rivisto. Rai Movie all’1, 15 passa la commedia “Soria di noi due” di Rob Reiner con Michelle Pfeiffer, Bruce Willis, Coleen Rennison, Jake Sandvig. Su Cine 34 alle 2, 50 trovate il curioso, ma poco riuscito e poco amato, “Kiss Kiss Bang Bang”, parodia dello spionistico diretto da Duccio Tessari e interpretato da Giuliano Gemma nel momento della loro massima popolarità dopo “Una pistola per Ringo”.
MATT SMITH - HOUSE OF THE DRAGON
Gemma e Tessari si portano dietro per l’operazione il loro sceneggiatore abituale, Fernando Di Leo, la coproduzione spagnola dei Balcázar e i loro soliti attori, da George Martin a Nieves Navarro. Ma il risultato allora non piacque ai cultori di Ringo, che lo obbligarono a tornare allo spaghetti western e a lasciare per sempre gli agenti segreti. Davanti a un documentario l’agente Warren di Gemma si lancia in una frase notevole: “A me piacciono solo i western”. Ovvio. Chiudo con l’erotico “Quando l’amore è sensualità” di Vittorio De Sisti con Agostina Belli, Gianni Macchia, Ewa Aulin, Françoise Prévost, Femi Benussi, Cine 34 alle 4, 15
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