IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? IN CHIARO TORNA “RIMINI RIMINI UN ANNO DOPO”, SI VA SUL SICURO CON IL GRANDE FILM CIVILE “MISSISSIPI BURNING-LE RADICI DELL’ODIO”, MA PASSA ANCHE IN PRIMA VISIONE “ASTOLFO”, COMMEDIA SGANGHERATA MA SIMPATICA PER SIGNORI NON PIÙ GIOVANI - IN SECONDA SERATA AVETE UN FILM CHE SI OCCUPA DELLE SCUOLE GHETTO PER BAMBINI CON PROBLEMI CHE TANTO VORREBBE VANNACCI, LA CLASSE DEGLI ASINI", IL DIVERTENTE "L'ALBA DEI MORTI VIVENTI" E IL SEMPRE FUNZIONANTE “LA MOGLIE IN VACANZA… L’AMANTE IN CITTÀ”… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera se abbiamo finito i video del sindaco Gualtieri in camicia che aggiusta le buche, mette al loro posto le strade di Roma come fosse il fratello minore di un personaggio di Verdone o non volete andare al cinema a vedere “Deadpool e Wolverine”? In chiaro Cine 34 alle 21 propone “Rimini Rimini un anno dopo”, sequel un po’ troppo fotocopia del primo “Rimini Rimini”.

 

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Lo dirigono ancora Sergio Corbucci, ma assieme al fratello Bruno e a Giorgio Capitani. Lo scrivono, come ai tempi del varietà Amendola e Corbucci. Per l’occasione tornano vecchie glorie della commedia sexy come Renzo Montagnani nel ruolo del borghese che non gli tirà più, Gianfranco D’Angelo come finto marocchino, Gastone Moschin. Tra le bellezze troviamo Corinne Cléry, Isabel Russinova, Eva Grimaldi, ma ci sono anche una Tosca D’Aquino come cameriera e una Sabrina Ferilli in versione burina con il sedere di fuori (all’epoca a Mediaset “doppiava” anche il sedere della Valentina del Biscione, Demetra Hampton…).

 

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Micheli fa ancora una volta il pugliese, stavolta sposato con la Omaggio, che ha una storia bollente con Isabel Russinova, sposata però con un coattissimo Pappalardo in versione texana. Roncato è l’emiliano cresciuto dai preti che finisce nella radio libera di Dario Salvatori con le sempre nude Petra Scharbach e Loredana Romito. Montagnani è il solito borghese che scommette con gli amici Drovandi-Garinei-Cecchetto su una scopata con Eva Grimaldi.

 

monica bellucci vincent cassel agents secrets monica bellucci vincent cassel agents secrets

Rai Movie alle 21, 10 ci rinfresca un po’ con il kolossal bellico “U-Boot 96” diretto da Wolfgang Petersen con Jürgen Prochnow, Herbert Grönemeyer, Klaus Wennemann, Hubertus Bengsch, strepitosa storia di un sottomarino tedesco e del suo equipaggio. Ne esistono fin troppe versioni diverse. Da 149’, da 207’, e da 293’. Quella di stasera è la più corta, 149’. Iris alle 21, 10 propone un film di spionaggio francese dove un gruppo di eroi deve impedire che un uomo d’affari russo dia le armi a un gruppo di ribelli dell’Angola, “Agents secrets” di Frédéric Schoendoerffer con Vincent Cassel, Monica Bellucci, Sergio Peris-Mencheta, Ludovic Schoendoerffer.

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Su Mediaset Italia 1 alle 21, 15 passa il remake di “Nightmare”, diretto da Samuel Bayer con Jackie Earle Haley come Freddy Kruger, Kyle Gallner, Rooney Mara, Katie Cassidy, Thomas Dekker, Kellan Lutz. Mah… Si va sul sicuro con “Mississipi Burning – Le radici dell’odio”, grande film civile di Alan Parker con Gene Hackman, Willem Dafoe, Frances McDormand, La7 alle 21, 15. Un buon melodramma turco con mamma e figlia? Lo trovate su Canale 5. Alle 21, 15, “Annem” di Mustafa Kotan con Özge Gürel, Sumru Yavrucuk, Sercan Badur, Tuna Orhan, Itir Esen, Fatma Toptas. Magari non è male.

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Cielo alle 21, 20 ci sveglia con l’erotichello “Peccati di gioventù” di Silvio Amadio con Gloria Guida, Nino Castelnuovo, Anita Sanders, Mimmo Palmara. Terzo film della coppia Amadio-Guida. Allora non ci sembrò un granché, ma la grande scena lesbo tra le due protagoniste femminili è ancora notevole. Gloria Guida lo considerava, dopo tre anni di attività, come il suo film più importante: «Era un personaggio completo, ben centrato psicologicamente» (Stampa Sera, 6 settembre 1977). Per Dagmar Lassander: «Gloria era una ragazza deliziosa, abbiamo lavorato bene assieme. Nessun imbarazzo» (Amarcord).

astolfo astolfo

 

Il critico de La Gazzetta del Mezzogiorno, Piero Virginitino, definisce Silvio Amadio «un regista di mezza tacca, che rende la cosa terra terra». Rai Tre alle 21, 20 passa in prima visione “Astolfo”, commedia sgangherata ma simpatica di Gianni Di Gregorio.

 

astolfo astolfo

Al Festival di Roma venne accolto con calorosi applausi liberatori, perché alla fine è una deliziosa commedia per signori non più giovani ma senza complicazioni temporali con invecchiamenti assurdi o sfondamenti nei metaversi.  Astolfo”,  forse nulla toglie e nulla aggiunge alla filmografia di De Gregorio, ma rispetto alla frenesia di tanto cinema di oggi riporta un po’ di tranquillità con tempi di commedia diluiti ma precisi e un cast che spazia da Stefania Sandrelli ancora in forma per fare l’innamorata, meravigliosi numeri di Alfonso Santagata, Gigio Morra e Alberto Testone, che forse ricorderete come protagonista del “Michelangelo” di Andrey Konchalovskiy.

 

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“Ancora campa questo?” è il saluto che accoglie il ritorno a casa, in quel di Artena, di Astolfo, detto “il Professore”, che, senza soldi, scacciato dalla casa in affitto a Roma non trova di meglio che rifugiarsi nel maniero di famiglia un bel po’ in rovina. Il maniero, lo diciamo per i cultori di grandi location, è il Castello dei Borghese, dove sono stati girati decine e decine di film, fin da un “Inferno” di Dante nel 1911 al “Romeo e Giulietta” di Zeffirelli, da “Il boia scarlatto” di Massimo Pupillo a “L’ultima preda del vampiro” di Piero Regnoli.

 

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Ma è anche il maniero di Juan Valerio Borghese, oggi abitato dalla vedova del figlio, l’attrice Nike Arrighi, star di horror come “Countess Dracula” e “The Devil Rides Out”. Il Professore, Astolfo, trova dentro al palazzo un abitante, Alberto Testone, il figlio del fabbro del paese che non sapeva dove andare e presto la casa si anima di altre presenze, come un cuoco napoletano, Gigio Morra, mentre scopre che il prete vicino di casa non solo gli ha rubato una incredibile sala da pranzo (non sapete quanti film di cappa e spada sono stati girati lì), ma cerca come può di rendergli la vita impossibile.

serena grandi rimini rimini serena grandi rimini rimini

 In tutto questo, grazie al cugino, il barone Carlo, interpretato da un o strepitoso Alfonso Santagata, incontra la donna della sua vita, l’ormai nonna Stefania, Stefania Sandrelli, sfruttata dal figlio come baby sitter dei nipotini, che gradisce oltre modo la corte discreta del neo seduttore. Tutto qua.

 

la classe degli asini la classe degli asini

Passiamo alla seconda serata con “Rimini Rimini” di Sergio Corbucci con Paolo Villaggio, Laura Antonelli, Jerry Calà, Serena Grandi, Cine 34 alle 22, 55. Su Rai Premium alle 23, 05 un film che si occupa delle scuole ghetto per bambini con problemi che tanto vorrebbe Vannacci, “La classe degli asini” diretto da Andrea Porporati con Vanessa Incontrada, Flavio Insinna, Fabio Troiano, Monica Dugo, Aurora Giovinazzo. Mi sembra il film giusto dopo il taglio all’istruzione che ha fatto il governo della Meloni di mezzo miliardo.

 

ornella muti la segretaria ornella muti la segretaria

Cielo alle 23, 05 passa il raro film spagnolo di Ornella Muti “La segretaria”, diretto da Francisco Lara Polop con Philippe Leroy, Emilio Gutiérrez Caba. Su Iris alle 23, 30 avete l’ottimo polar “L’ultima missione” diretto da Olivier Marchal, tratto da "L'ingenuità delle opere fallite" di Hugues Pagan  con Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine Marchal, Francis Renaud, Gérald Laroche. Magari Auteuil esagera con la sigaretta penzoloni, il bavero del cappotto rialzato, gli occhiali neri, l’aria da poliziotto finito in cerca di riscatto, ma il film non è male.

 

diane keaton e woody allen in io e annie diane keaton e woody allen in io e annie

La 7D alle 23, 30 passa un classico di Woody Allen, “Io e Annie” con Diane Keaton, Woody Allen, Tony Roberts, Paul Simon, Shelley Duvall, allora fidanzata con Paul Simon, Janet Margolin. Vinse quattro Oscar, miglior film, regia, protagonista femminile, sceneggiatura. In un primo tempo Allen e Marshall Brickman lo avevano scritto come un crime. Poi tolsero la parte crime. Meglio. Occhio al cammeo strepitoso di Marshall McLuhan al cinema, a quello di Truman Capote come solsia di Truman Capote, a Sigourney Weaver al suo esordio nel cinema.

 

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Italia 1 alle 23, 30 passa “I soliti idioti. Il film” di Enrico Lando con Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Madalina Ghenea, Valeria Bilello, Giordano De Plano. Fu un successo. Due protagonisti, Francesco Mandelli, già noto come il “non giovane” o “nongio” dei migliori anni di MTV, poi triturato nei natali di De Laurentiis e negli spot dell’Acqua Rocchetta, e Francesco Biggio, da anni suo partner a MTV, che nessuno sa bene che faccia abbiano.

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Qualche ragazzetta in carne, come Madalina Ghenea, modella rumena già vista negli spot della Tre con Raoul Bova, già fidanzata del calciatore Borriello poi addirittura di Di Caprio. Tutto girato tra Milano e Bergamo, coi nordici che fanno i romani (questo per i romani è inconcepibbile…). “Ma che paese è questo?” si domandano i protagonisti del film, il nerd Gianluca (Biggio) e il terribile padre romano Ruggero “Dai cazzo!” De Ceglie (Mandelli) di fronte alla coda in autostrada per un incidente stradale.

 

l’alba dei morti viventi l’alba dei morti viventi

 Loro, scambiato il Jaguar con un’autoambulanza per avere il via libera sulla corsia di servizio, passano via senza neanche soccorrere il malconcio. Figlio stretto del capolavoro di Dino Risi “I mostri”, ma anche della cultura della gloriosa MTV italiana, della digestione rapida del romano di Sordi-Verdone-Funari-Cipolla, “I soliti idioti” è qualcosa di più del tentativo di Valsecchi di ripetere il successo di Zalone&Nunziante. Su Mediaset Italia 2 all’1, 15 abbiamo il divertente “L’alba dei morti viventi” che fece la fortuna di Zack Snyder, il regista, con Sarah Polley, Ving Rhames, Jake Weber, Mekhi Phifer, Ty Burrell.

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 Tv8 all’1, 20 propone “Ladre per caso”, commedia poliziesca di Pascal Bourdiaux con Jean Reno, Reem Kherici, Camille Chamoux, Famke Janssen, Pascal Demolon, Bruno Sanches. Cine 34 all’1, 25 il sempre funzionante “La moglie in vacanza… l’amante in città” di Sergio Martino con Edwige Fenech, Lino Banfi, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet. Iris all’1, 55 passa il simil-Jaws “Tentacoli”, horror diretto da Oliver Hellman alias Ovidio G. Assonitis con John Huston, Shelley Winters, Bo Hopkins, Henry Fonda. Spesero un milione di dollari per fare la piovra gigante, che, una volta in acqua, non fuonzionò minimamemente.

la lunga linea grigia la lunga linea grigia

 

 Rai Movie alle 2, 40 propone un film di John Ford piuttosto raro, “La lunga linea grigia” con Tyrone Power, Maureen O'Hara, Robert Francis, Ward Bond, Donald Crisp, Betsy Palmer, storia di un sergente che ha educato alla vita militare migliaia di cadetti di West Point che sta per andare in pensione e ripensa alla sua vita.

 

Su Rete 4 alle 2, 50 quattro risate ce le facciamo con “La zia d’America va a sciare” di Roberto Bianchi Montero con Tina Pica, Franca Rame, Virgilio Riento, Bice Valori, Isabella Biagini, mentre su Cine 34 alle 0, 55 passa lo stanco western “Partirono preti, tornarono…  curati”, diretto da Bianco Manini, con Lionel Stander, Riccardo Salvino, Jean Louis, Giampiero Albertini, Clara Hopf, anche se per molto tempo si è creduto che il regista fosse Stelvio Massi (che era stato contattato e basta).

 

partirono preti tornarono... curati. partirono preti tornarono... curati.

Rico Boido giura però di essere stato diretto da Alberto De Martino e che fu lui a firmarsi come Newman Rostel. Ma De Martino nega decisamente. Ma è ben chiaro invece se sia giusto il nome di Ofelia Minaldi alla sceneggiatura. Davvero mai sentita. Inoltre appare, cosa abbastanza unica, un celebre sceneggiatore di commedie di serie B come Francesco Milizia tra gli attori... La storia vede due banditelli alla Bud Spencer-Terence Hill, cioè Riccardo Salvino e Lionel Stander, travestiti da preti durante la rivoluzione messicana.

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 Comunque non mi pare male, con molte contaminazioni col cinema scorreggione del tempo. Oltre a Milizia compare addirittura Alvaro Vitali, nel suo unico western. E il genovese Camillo Milli, collonna del Teatro Stabile di Genova, anche lui mai visto in un western. Clara Hopf, qui al suo primo film, sarà la protagonista, come Yara Kewa, di “Una donna chiamata Apache...”. La chiudo qua.

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