Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Non so voi, ma io mi sono già buttato capendoci poco sulle prime due puntate di “Dark Matter”, nuova serie di Apple Tv+ ideata da Blake Crouch, diretta, almeno per le prime due puntate, da Jakob Verbruggen, con Joel Edgerton, Jennifer Connelly e Alice Braga. Non è affatto male. Ma lo sapevo che non mi dovevo arrischiare. Anche perché se già capisci poco vedendone due adesso, figuriamoci cosa capisco le settimane prossime dopo una decina di giorni…
joel edgerton e jennifer connelly in dark matter
Comunque c’è una simpatica famiglia americana, formata da un marito, Jason Dessen, professore di fisica quantistica che forse avrebbe potuto fare di più nella vita, una bella moglie, Daniela, e un figlio quindicenne che vivono in quel di Chicago. Sembra che vada tutto bene, ma la sera, dopo una festicciola al pub per l’arrivo di un premio da un milione di dollari per la ricerca di un collega, mentre rientrava in casa Jason, il nostro protagonista, viene rapito da un uomo con maschera, e catapultato in una realtà parallela (aridaje… già non ci basta la nostra…) dove le cose non sono andate come nella prima realtà.
Non si è sposato con Daniela, non ha avuto un figlio. Anzi lo ha proprio rifiutato. Però ha vinto lui il premio che hanno dato all’amico. E’ come se stesse vivendo la sua vita legata a scelte diverse da quelle che ha fatto gli anni prima. Vi avviso che ci sono ancora sette puntate da vedere. Non so se le vedrò io o il mio doppio nella mia vita parallela. Ammesso che ce l’abbia. Attori bravi, Jennifer Connelly perfetta.
E in chiaro che vediamo stasera? Su Canale 20 alle 21, 05 ci sarebbe il divertente “Suicide Squad” di David Ayer con Will Smith pelatone ammazzasette, Viola Davis cattiva come Franca Leosini, Cara Delevingne che balla mezza nuda come una divinità egizia, ma al massimo assomiglia a Franca Valeri nel suo numero di Piramidal (…il tuo fascino egizio, non conosce artifizio…), Jared Leto che vuole fare il Joker come in un video di Francesco Vezzoli e quella meraviglia di Margot Robbie come Harley Quinn con gli short a mezza chiappa, i due ciuffi bicolori e la mazza da baseball rompicapocce in mano.
Vi dico quel che ne scrissi quando uscì. Il film è un disastro totale di logica, di sceneggiatura, di personaggi che scompaiono e ricompaiono, di incomprensioni fondamentali tra produzione e regista, che magari avevano dei film diversi in testa. Ma è un divertimento totale e assurdo. Anche se si capisce abbastanza facilmente che il film deve avere avuto una serie di problemi pesanti già in lavorazione, che dovevano esserci montaggi diversi al punto che questo finale non solo sacrifica troppe storie secondarie (Slipknot, Killer Croc, Katana), ma spesso non ha proprio un percorso narrativo funzionante, già il personaggio folle dell’ Harley Quinn di Margot Robbie e la sua storica romantica col Joker di Jared Leto (massacrato al montaggio) ci deliziano.
E ci piace anche il Capitan Boomerang dell’australiano Jay Courtney, cattivone tenerone che tiene un pelouche nella giacchetta, in continuo dialogo con Harley Quinn. Ci piace la follia che fa funzionare l’Amanda Waller di Viola Davis, il potere che genera il male per cui si ricorre ai supercattivi per combatterlo al punto che loro diventano i buoni. Ci piace la confusione politica della situazione, a metà tra l’America di Trump rovinata dalle guerre di Bush, dalle sparatorie tra neri e poliziotti, con Will Smith cecchino che si rifiuta di uccidere il megapoliziotto Batman, e una logica da Ghostbusters dove non ci sono più né Superman (morto) né Batman (fuori gioco, ambiguo) a salvarci la pelle.
I meta-umani, in realtà, sono più umani degli umani, è il loro lato umano a renderli sociopatici in una società di sociopatici. David Ayer, regista di film realistici d’azione e di guerra, il poliziottesco End of the Watch, il notevolissimo Fury, sceneggiatore di Training Day, ha giustamente dichiarato di aver voluto realizzare una Sporca dozzina coi supercattivi. Ma Aldrich costruiva mezzo film a raccontarci le storie dei suoi personaggi, come già aveva fatto John Sturges con I magnifici sette (e Kurosawa prima di lui).
E il cattivo da combattere era quello standard del film di genere, il nazista. Qui Ayer non ha un vero cattivo da combattere, i fratellini indemoniati di provenienza egizia sono un po’ ridicoli, sia il nero Common gigantesco sia la fashion model Cara Delevingne smutandata con le ciglione da perfidissima. E non riesce a costruire come voleva, credo, tutte le storie dei suoi personaggi per problemi di tempo.
Su Iris alle 21, 10 torna “Cast Away” di Robert Zemeckis con Tom Hanks. Lo conoscete bene. Come conoscete bene anzi benissimo “Spaghetti a mezzanotte” diretto da Sergio Martino con Lino Banfi, Barbara Bouchet, Teo Teocoli, Alida Chelli, Pippo Santonastaso, Cine 34 alle 21. Più interessante, allora, recuperare il vecchio e poco visto ultimamente “La caduta delle aquile”, traduzione maldestra di The Blue Max, film di aviatori tedeschi in cerca di gloria e di medaglie durante la Prima Guerra Mondiale diretto da John Guillermin con George Peppard quando si credeva una star, James Mason, la bellissima Ursula Andress, Jeremy Kemp, Anton Diffring, Friedrich von Ledebur e Carl Schell come von Richtofen, cioè il Barone Rosso, Rai Movie alle 21, 10.
Allora era un filmone, girato in irlanda da John Guillermin con una fotografia incredibile di Douglas Slocombe, che si fece male alla schiena e stette tre settimane in ospedale. Ogni settimana un truccatore si muoveva da Hollywood per l’Europa solo per rifare il ciuffo biondo a George Peppard mi raccontava Ursula Andress. La Fox ricostruì tutti gli apparecchi perché non ne era rimasto intatto neanche uno. Peter Jackson se ne comprò tre e li ha portati in Nuova Zelanda, a casa sua. Non so cosa se ne faccia.
Su Canale 27 alle 21, 15 trovate invece il kolossal fantasy “La bussola d’oro” di Chris Weitz con Nicole Kidman, Daniel Craig, Eva Green, Dakota Blue Richards, Jim Carter, Sam Elliott, tratto dal romanzo per ragazzi di Philip Pullman. Non fu un successo. Un pessimo esperimento per Chris Weitz, che dette le dimissioni e dopo un anno e mezzo venne richiamato. Ma non controllò mai il suo film come voleva. Non piacque del tutto neanche a Pullman. Vedendolo, George R. Martin si convinse che “Games of Throne” non dovesse diventare un film, ma una serie. Ci sarebbe stato molto più tempo per raccontare storie e personaggi.
nicole kidman la bussola d’oro
Per la New Line, che produsse il film con 180 milioni di dollari fu un disastro. Sbagliarono tutto. Il film incassò nulla in America, solo 70 milioni di dollari, ma ne fece 302 dai mercati esteri arrivando così a 372 dollari. Sarebbe stato un successo, insomma, se la New Line non lo avesse svenduto rapidamente per la distribuzione estera dopo aver visto i risultati in America. Andò in bancarotta e venne assorbita dalla Warner Bros. Quanto al sequel del film, inutile dirlo, ma non si girerà mai.
sylvester stallone escape plan 2. ritorno all’inferno
Mi incuriosisce l’horror “Deep in the Darkness” diretto nel 2014 dall’inutilmente prolifico Colin Theys con il mitico Dean Stockwell, Blanche Baker, Sean Patrick Thomas, Kristen Bush, Anthony Del Negro, Mediaset Italia 2 alle 21, 15. Ci sono strane creature nel bosco… Su Rai4 alle 21, 20 l’action “Escape Plan 2: Ritorno all’inferno”, action mai visto (da me) diretto da Steven C. Miller con Sylvester Stallone, Dave Bautista, Jaime King, Wes Chatham, 50 Cent, Jesse Metcalfe. Botte per tutti. Rai Due alle 21, 20 propone la commedia di Marco Martani “La donna per me” con Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Stefano Fresi, Cristiano Caccamo. Magari funzionerà stasera…
Molto al di sotto delle aspettative la commedia diretta da Steven Soderbergh che propone Rai Tre alle 21, 30, “Lasciali parlare” con Meryl Streep, scrittrice premio Pulitzer in viaggio per l’Inghilterra, con le sue migliori amiche, Candice Bergen e Dianne Wiest. Durante la crociera scrive il suo nuovo romanzo. E’ vero che è un gran piacere vedere queste tre meravigliose attrici recitare insieme, ma il film, scritto da Deborah Eisenberg, è un po’ noioso e si fatica parecchio a vederlo. Anche per questo, credo, sia stato spedito subito nello streaming e non fatto uscire in sala, malgrado un cast e una regia importanti.
adele haenel in l'apollonide souvenirs de la maison close
Svegliate Dago perché su Cielo alle 21, 20 passa un film che fece scandalo ambientato in una casa chiusa di lusso alla fine dell’800, “L'apollonide (Souvenirs de la maison close)” diretto da Bertrand Bonello con Hafsia Herzi, Adèle Haenel, Jasmine Trinca, Louis-Do de Lencquesaing, Noémie Lvovsky, Celine Salette. Piuttosto spinto, tra vizi dei clienti e specialità delle ragazze, la Trinca si prende la sifilide, un’altra viene sfregiata, molto amato dai francesi, poco dai critici italiani (“capisci che c'è anche un vergognoso disprezzo per le donne”, scrive Paolo Mereghetti). Da non perdere.
MARTY FELDMAN - 40 GRADI ALL OMBRA DEL LENZUOLO
Passiamo alla seconda serata in un mare di repliche, anche “40 gradi all’ombra di un lenzuolo” di Sergio Martino con Marty Feldman, Barbara Bouchet, Edwige Fenech, Dayle Haddon, Enrico Montesano, Aldo Maccione, Cine 34 alle 22, 55. Su Cielo alle 23, 40 passa il più raro “La notte degli amanti” di Julien Hilmoine con Laura Müller, Schemci Lauth, dove un ragazzo che sta per sposarsi proprio la sera prima delle nozze incontra un’amica di liceo e passa la notte con lei. E la notte sembra non finire mai. Non deve essere male.
la caduta gli ultimi giorni di hitler
Rai Movie alle 23, 50 passa invece “La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler” di Oliver Hirschbiegel con Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Köhler, non so se la migliore ricostruzione della fine di Hitler nel bunker a Berlino, ma certo una delle migliori recitazioni di Bruno Ganz in assoluto come Hitler. Iris a mezzanotte ha la buona idea di riproporre “Insomnia”, grande giallo nordico di Christopher Nolan con Al Pacino poliziotto di città finito in Alaska alla ricerca di un serial killer, Robin Williams, Hilary Swank, Martin Donovan, Maura Tierney.
luca argentero cosa fai a capodanno?
Italia 1 alle 0, 35 propone invece la commedia matrimoniale al femminile “le amiche della sposa” di Paul Feig con Rose Byrne, Jon Hamm, Kristen Wiig, Maya Rudolph, Melissa McCarthy, Ellie Kemper. Finisce su Cine 34 all’1 il primo cinepanettone di Capodanno (come altro chiamarlo? cine-aragosta?), “Cosa fai a Capodanno?”, scritto e diretto da Filippo Bologna, già cosceneggiatore di Perfetti sconosciuti, con Luca Argentero, Ilenia Pastorelli, Alessandro Haber, Vittoria Puccini, Isabella Ferrari. “Chi tromba il primo dell’anno tromba tutto l’anno!”.
luca argentero ilenia pastorelli cosa fai a capodanno?
Politicamente scorretto, costruito su scambi di coppia (“Sono pelosi? I dettagli sono importanti, non vorrei trovarmi con un gorilla a letto”), droghe a go-go, situazioni lesbo, battute politiche pesanti, anzi è il primo film che osa mettere in scena un politico di destra neo-salviniano (“la sinistra è morta!”). Molti i volti noti.
il culo di ilenia pastorelli in cosa fai a capodanno?
Dalla coppia coatta Luca Argentero-Ilenia Pastorelli a quella perversa Alessandro Haber-Vittoria Puccini, da quella scambista borghese Riccardo Scamarcio-Valentina Lodovini a una Isabella Ferrari radical chic con tendenza Prati con figli “de sinistra”, tal Ludovico Succio. Con l’aggiunta comica di due caratteristi di tante commedie italiane, cioè Massimo de Lorenzo e Carlo De Ruggeri, qui utilizzati alla Franco e Ciccio, incaricati di portare il catering di aragoste e pesce vario nella baita degli scambisti festaioli e che disquisiscono sulla sofferenza delle aragoste come se fossero avidi lettori di David Foster Wallace.
Filippo Bologna non si fa mancare nulla per il suo esordio, la commedia delle verità e delle rivelazioni alla Perfetti sconosciuti, un meccanismo giallo coi flashback alla Hateful 8, un pizzico di scorrettezza alla Marco Ferreri (lo ha detto il regista) magari messa in bocca a Alessandro Haber, il personaggio più eccessivo, cioè il politico di destra sulla sedia a rotelle, impotente e guardone, con fidanzata giovane e drogata, che è appunto una davvero irriconoscibile Vittoria Puccini, i due personaggi alla Fargo immersi nella neve.
Che dire? L’idea è divertente, magari non tutto funziona come meccanismo giallo e non tutto si amalgama nel racconto, ma qualche buona intuizione c’è. Ilenia Pastorelli ha il personaggio più simpatico, anche se è ripreso di sana pianta da quello della coatta romana di Benedetta follia di Carlo Verdone.
La notte diventa supercinefila grazie a Fuori Orario che su Rai Tre propone “Dust in the Wind” diretto nel 1987 dal maestro Hsiao-hsien Hou con Shufang Chen, Lawrence Ko, Tianlu Li, Ju Lin, Yang Lin, Fang Mei, Mei-Feng, film di amore che inizia sulle colline di Taiwan… Rai Storia all’1, 40 propone l’ottimo documentario di Alessandro Rossellini sulla sua famiglia, appunto “The Rossellinis” con Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Robin Rossellini, Ingrid Rossellini.
Passano anche ben due film diretti da Sergio Garrone, l’erotico “L’ultimo harem” con Corinne Cléry, George Lazenby, Daniela Poggi, María Kosty, Ursula Buchfellner, Cine 34 alle 2, 35, e il western “Tre croci per non morire” con Ken Wood alias Giovanni Cianfriglia, Craig Hill, Peter White, Evelyn Stewart alias Ida Galli, Rete 4 alle 2, 40. Rai Tre alle 3, 15 continua il percorso del grande cinema cinese con “I figli del fiume giallo” di Jia Zhang-ke con Zhao Tao, Fan Liao, Zheng Xu, Casper Liang, Xiaogang Feng, Diao Yi'nan, Zhang Yi. Ammore e malavita in salsa cinese.
Ma è davvero buono, pieno di notazione politiche, ma mai pesante. Subito adorato dalla critica di tutto il mondo. In un mondo di duri e di malavitosi, ma con un codice d’onore rispettabile, assistiamo a una complessa e combattuta storia d’amore tra un piccolo boss della città mineraria di Shanxi, certo Bin, interpretato da Liao Fan, e la sua bella ragazza Quiao, interpretata dalla meravigliosa Zhao Tao. Attraverso questa storia d’amore, che si sviluppa dal 2001 in avanti e che attraverserà città diverse, assisteremo al cambiamento radicale del paese, alla fine della tradizione e alla modernizzazione delle città.
Su Rete 4 alle 4, 45 passa l’ormai lontano “Una notte che piove” di Gianfranco Bullo con Massimo Venturiello, Olga Beaumont, Viola Simoncioni, Giovanni Costa, storia d’amore e di avvocati sulla Costa di Stintino. Non l’ho visto. Chiudo con una commedia del 1945 tra borsari neri di buon cuore, ragazzini che non sanno dove andare, vitalità romana, “Abbasso la miseria!” diretto da Gennaro Righelli, scritto da Nicola Fausto Neroni e Mario Monicelli, con Anna Magnani, Nino Besozzi, Virgilio Riento, Lauro Gazzolo, Vito Annichiarico. Leggo che Anna Magnani canta una canzone di Romolo Balzani, “L’eco der core”… Ebbe anche un seguito, “Abbasso la ricchezza!”, sempre di Righelli e sempre con la Magnani.
leto ledger nicholson joker joker I FIGLI DEL FIUME GIALLO I FIGLI DEL FIUME GIALLO I FIGLI DEL FIUME GIALLO I FIGLI DEL FIUME GIALLO una notte che piove 2 una notte che piove 1
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