Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Già scalpitate per la nuova puntata di “House of the Dragon”, lo so. Dopo la vittoria della Spagna agli Europei devo dire che sono molto interessato, su Netflix, dal film sul campione di calcio spagnolo ignorante costretto dai dirigenti della sua squadra a istruirsi e diventare meno coatto, “El campéon”, diretto da Carlos Theron con Dani Rovira e Swit Eme, remake paro paro di un film italiano, “Il campione”, diretto da Leonardo D’Agostini con Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano.
Vedete che anche gli spagnoli rubacchiano dal nostro cinema? Per chi vuole saperne di più sul calcio spagnolo Netflix propone anche il documentario “La liga”. Ma il film più curioso da vedere in questi giorni su Netflix è la commedia sudafricana “Lobola Man” diretto da Thabang Moleya con Lawrence Maleka e Kwanele Mthethwa. La lobola è il malloppo che nei matrimoni fra neri sudafricani la famiglia dello sposo deve pagare a quella della sposa. Per non farlo fare in prima persona a parenti dello sposo si chiama un professionista, appunto il Lobola Man, che è il protagonista di questa stori.
In chiaro cosa avete? Su Cine 34 alle 21, un gradito ritorno, il trashissimo “Olé” di Carlo Vanzina con Massimo Boldi appena orfano di Christian, Vincenzo Salemme, Enzo Salvi, Daryl Hannah, Natalia Estrada, la bomba sexy Francesca Lodo. Tutti in vacanza a Toledo. Ricordo che non era male, malgrado qualche battuta pesante “Ha visto più piselli lei del minestrone de mi nonna”.
Ci fu, all’epoca, anche una grana politica, come scrivevo sul “Manifesto”: “Ma come? Ci abbiamo messo anni a sdoganare i Vanzina e a farli diventare se non di sinistra, diciamo almeno progressisti, e ora l'Unione, come un sol uomo (Mastella però non ha detto come la pensa...), si scaglia contro Olé, ultima fatica cinepanettonistica vanziniana, e chiede che il film venga addirittura bandito dagli schermi Rai?”.
Su Tele San Marino alle 21, 05 avete “Lea” di Marco Tullio Giordana con Vanessa Scalera, Linda Caridi, Alessio Praticò, Mauro Conte, Matilde Piana, un film che ricostruisce la complessa storia di Lea Garofalo che vent’anni fa decise di testimoniare sulla faida tra la sua famiglia e quella del suo uomo. Quando Lea scompare, la figlia decide di procedere legalmente per incastrare il padre. Su Canale 20 alle 21, 05 era piuttosto buono il thriller con molte punte erotiche “Le belve”, diretto da Oliver Stone con Taylor Kitsch, Blake LIvely e Aaron Johnson come trio che si amano, trombano e spacciano, Salma Hayek come capo dei narcos, Benicio Del Toro, John Travolta. Un film molto sexy, ambientato a Los Angeles.
Rai Movie alle 21, 10 rispolvera “Tombstone”, filmone western diretto da George P. Cosmatos con Kurt Russell come Wyatt Earp, Val Kilmer come Doc Holliday, Powers Boothe, Joanna Pacula, Sam Elliott, Bill Paxton, Charlton Heston, Stephen Lang e Thomas Haden Church come I cattivissimi Clanton e perfino Harry Carey Jr, Rai Movie alle 22, 35. Il film venne iniziato da Kevin Jarre, anche sceneggiatore, e infatti dirige le scene con Charlton Heston, ma venne cacciato e al suo posto, su indicazione di Sylvester Stallone, arrivò, con solo due giorni per prepararsi, George Pan Cosmatos, che si portò dietro, come sceneggiatore fantasma, John Fasano.
Ma il vero regista, secondo Val Kilmer, alla fine fu Kurt Russell, e solo a lui si deve il gran successo del film. Robert Mitchum doveva interpretare Old Clanton, ma cadde da cavallo e si fece male. E’ il narratore. Il ruolo andò a Stephen Lang, secondo il regista costantemente ubriaco sul set. Su Iris alle 21, 10 trovate il fenomenale primo Mad Max, da noi noto come “Interceptor”, diretto da George Miller con Mel Gibson, Joanne Samuel, Roger Ward, Tim Burns, Hugh Keays-Byrne, Steve Bisley.
Su Canale 27 alle 21, 15 trovate l’ottimo fantascientifico “Salto nel buio” diretto da Joe Dante con Dennis Quaid, miniaturizzato, che finisce dentro il corpo (esatto!) di un commesso, Martin Short, inseguito da pericolosi criminali. Ci sono anche Meg Ryan, Kevin McCarthy, il glorioso Robert Picardo nel ruolo del cowboy, vecchie conoscenze come Kathleen Freeman, Dick Miller e perfino il cartoonist Chuck Jones. Oscar per gli effetti speciali nel 1988. Ma fu un fiasco.
Da vedere su Rai 5 alle 21, 15 “La stoffa dei sogni”, piccolo film diretto da Gianfranco Cabiddu con Sergio Rubini, Ennio Fantastichini, Renato Carpentieri, Teresa Saponangelo, dove un gruppo di teatranti e un gruppo di criminali fanno naufragio all’Asinara e presto si confondono tra di loro. Un film sull’arte e sul teatro. Molto riuscito. Buona anche la commedia francese “La cuoca del presidente” di Christian Vincent con Catherine Frot, Jean d'Ormesson, Hippolyte Girardot, Arthur Dupont, Brice Fournier, Cielo alle 21, 20. Su Canale Nove alle 21, 20 un altro film con Kurt Russell, il thriller “Breakdown – La trappola” di Jonathan Mostow con Kurt Russell, J.T. Walsh, Kathleen Quinlan, Rex Linn.
Passiamo alla seconda serata con il revenge movie “Un uomo sopra la legge” di Robert Lorenz con Liam Neeson, Jacob Perez, Juan Pablo Raba, Katheryn Winnick, Teresa Ruiz, Ming Wang., Rai 4 alle 22, 55. Su Cine 34 alle 23, 10 abbiamo ancora una volta “La terrazza” di Ettore Scola con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli. Non lo amo particolarmente, ma ha delle scene molto riuscite. Trovo terribile invece proprio l’ambientazione così finta, da studio, della terrazza.
Su Rai Movie alle 23, 20 avete il film con indiani “politicamente corretto”, pieno di cose che non si possono né dire né fare, “Hostiles”, diretto da Scott Cooper, figlio di Ridley Scott, con Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi, Adam Beach, Ben Foster, Jesse Plemons e un giovanissimo Thimotée Chalamet. Rete 4 alle 0, 50 passa uno dei migliori film seri di Woody Allen, “Blue Jasmine” con un cast di grande classe, Cate Blanchett, Sally Hawkins, Bobby Cannavale, Alec Baldwin, Peter Sarsgaard, Louis C.K. Vediamo cosa ne scrissi.
Dopo una serie di film modesti o proprio disastrosi, come l'ultimo girato a Roma, "To Rome with Love", incredibilmente Woody Allen, tornato a casa con le borse Louis Vuitton come qualcuno gli aveva più volte chiesto, non solo ritrova l'ispirazione ritornando in patria, diviso fra New York e San Francisco, e non si limita a offrire alla divina Cate Blanchett l'occasione per interpretare uno dei ruoli più belli che abbia mai avuto, ma sforna un film anche importante per il soggetto scelto, cioè la grande crisi economica americana vissuta sia dalle classi alte, dopo la caduta, sia dalle classi operaie.
Certo, questo "Blue Jasmine", gran titolo, riecheggia molto da vicino "Un tram chiamato desiderio" di Tennesse Williams e la Jasmine/Jeanette di Cate Blanchett è un personaggio di donna in crisi non più giovanissima molto simile alla Blanche DuBois di Vivien Leigh nella versione cinematografica del dramma che ci aveva dato Elia Kazan. E' vero pure che proprio la Blanchett ha recitato recentemente questo personaggio a teatro con grande successo.
Come è vero che la cattiva abitudine di sfruttare le Film Commission come se stesse girando "Zoran, il mio nipote scemo", quel sola di Woody non l'ha persa, visto come utilizza una città come San Francisco dove non era mai stato prima e alla quale non sembra neanche particolarmente interessato. E in qualche modo, come il suo regista, la sua Jasmine ripensa sempre sia ai quartieri alti di New York che, ha dovuto abbandonare, sia all'Europa che adorava frequentare.
cate blanchett in blue jasmine
Imbottita di Xanax e di vodka, Jasmine, un tempo signora altoborghese con birignao da Park Avenue, dopo aver perso tutto nello scandalo che ha coinvolto il marito Hal, un Alec Baldwin perfetto, cerca rifugio a San Francisco bussando alla porta della sorella Ginger, interpretata da una vecchia conoscenza del cinema inglese come Sally Hawkins, che è l'esatto opposto di lei. E’ altezzosa, porta solo abiti firmati e non sopporta il proletariato, Ginger è modesta, sottotono, non soffre del suo lavoro di cameriera e seguita a fidanzarsi con operai spiantati.
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Si è mollata col primo marito, il buffo Augie, interpretato da una star comica della tv, Andrew Dice Clay, e si è messa con l'ancor più rozzo Chili, il grandissimo Bobby Cannavale che ci terrorizzava in "Boardwalk Empire", perennemente in canottiera come lo Stanley Kowalski di Marlon Brando in "Un tram chiamato desiderio". Non sono vere sorelle, visto che sono entrambe adottate, ma a loro modo si vogliono bene. Ginger ha perdonato a Jasmine il fatto di aver perso tutti i suoi averi negli affari sballati del marito.
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Del resto con lo scandalo, Jasmine non è solo finita sul lastrico, ha perso il marito, una specie di Bernard Madoff, che si è suicidato in carcere, mentre il figlio di lui, Danny, non la vuole più vedere. Abilmente costruito alternando una serie di flashback, che ci illuminano sulla vita di Jasmine a New York e sui motivi che hanno portato al disastro della sua famiglia, al presente che vede Jasmine muoversi a San Francisco per ricostruirsi una vita, il film non prende mai una posizione morale riguardo quello che vediamo.
ilenia pastorelli occhiali neri
Vogliadi Modigliani? Ne ha appena girato uno Johnny Depp con Riccardo Scamarco. Intanto avete su 7Gold all’1 “I colori dell’anima – Modigliani” di Mick Davis con Andy Garcia, Elsa Zylberstein, Hippolyte Girardot, Eva Herzigova, Udo Kier. Rai2 all’1, 25 propone l’ultimo film di Dario Argento, “Occhiali neri” con Ilenia Pastorelli, Asia Argento, Andrea Gherpelli, Mario Pirrello, Maria Rosaria Russo, dove un serial killer cerca di uccidere una escort cieca con cane. Argento torna sul suo cinema e alterna sequenze magistrali e altre meno riuscite. Ma il film è molto più alto e interessante di quanto si possa pensare. Cultissimo.
all that divine – amore criminale
Rai 4 propone il crime sentimentale “All That Divine – Amore criminale” di Thierry Klifa con Diane Kruger, Catherine Deneuve, Nicolas Duvauchelle, Nekfeu, Sébastien Houbani. Bello, su Rai Movie all’1, 40, “Le ricette della signora Toku” diretto da Naomi Kawase con Kirin Kiki, Masatoshi Nagase, Kyara Uchida. A Cannes, quando ho visto il film, i vecchi critici erano tutti commossi per i dolcetti con la marmellata di fagioli rossi proposta dalla vecchia signora Toku, intiotolato “An”, ma da noi ribattezzato Le ricette della signora Toku. Come tutti voi esperti di dolcetti giapponesi saprete, si chiama appunto an il ripieno composto da marmellata di fagioli rossi del dorayaki, il macaron giapponese.
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In pratica è l'anima del dolce. Se sbagli quello, inutile mangiarlo. E non siamo in un programma di cucina televisivo col grande pasticciere, qua la cosa è molto più profonda. Il protagonista del film, tratto da un racconto di Durian Sukegawa, il silenzioso e depresso Sentaro, interpretato dal Nagase Masatoshi che fu protagonista di Mystery Train di Jim Jarmusch, non solo non sa cucinarsi l’an da solo, ma lo prende dai barattoloni confezionati. Una vera schifezza
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Sarà la vecchia adorabile Toku (in originale era Tokue), interpretata da Kiki Kirin, a insegnargli come si fa l'an. Il problema è che quando gli affari del negozietto di dorayaki di Sentaro stanno finalmente andando a gonfie vele grazie alla signora Toku, si viene a sapere che la vecchia pasticciera con le mani un po' deformi è stata malata di una terribile malattia che non voglio dirvi e da quando era piccola vive segregata in un ospedale costruito in tempo di guerra e dismesso solo nel 1996. Questo non solo farà precipitare le vendite dei dorayaki, ma obbligherà Sentaro a farle perdere il posto.
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A questo punto, dopo mezz'ora favolosa interamente dedicato all'an e al suo significato profondo, parte il più puro mélo legato alla vita di Toku, che in una scena sconvolgente racconterà della sua malattia e della sua vita. E' come se venissero fuori tutti i dolori della guerra e il significato del nascondere le proprie malattie e i propri tormenti per un intero paese.
Si vola con il grande classico di Fritz Lang “Rancho Notorious” con Marlene Dietrich, Mel Ferrer, Arthur Kennedy, Gloria Henry, William Frawley, un film sul caso e sul desiderio, dove Arthur Kennedy è interessato solo alla sua vendetta e Marlene è favolosa come e più di sempre. Su Rai Due alle 2, 45 avete il thriller italiano “Letto n. 6” di Milena Cocozza con Carolina Crescentini, Andrea Lattanzi, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto Citran.
La notte si scalda col folle erotico di Brunello Rondi “I prosseneti” con Alain Cuny, Juliette Mayniel, Luciano Salce, Stefania Casini, Silvia Dionisio, Ilona Staller, Sonia Jeanine, Iris alle 4, 45. I prosseneti del titolo sono una coppia borghese, che fornisce ragazze giovani a gentaglia viziosa pronta a qualsiasi depravazione. Erotico di denuncia alla Rondi.
Ci siamo capiti. Indeciso se far Bunuel o l’hard. Ma con ragazze bellissime. La Casini ha in mano il fumetto “Jacula”. Leggo al minuto 9 è rimasto un ciak! Iris alle 4, 45. Chiudo con “Rock’n’Roll” di Vittorio De Sisti con Rodolfo Banchelli, Rosaria Biccica, Leo Gullotta, Macha Méril, Cine 34 alle 4, 55. Fermi tutti. C’è il Monni…
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