Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? La cosa, non ce la faccio a dire film, più folle, la trovate su Netflix. Il “camino per casa vostra”, immagini di un camino crepitante per fare Natale Capodanno e Befana. Ho provato a metterlo. Meglio il camino vero. Sempre su Netflix trovate una nuova miniserie, “Un inganno di troppo” con Michelle Keegan, Adel Akhftar, Richard Armitage, Joanna Lumley, dove una donna che ha perso il marito da poco se lo ritrova qualche giorno dopo filmato dalle telecamerine di casa. Mistero. Così così secondo i critici internazionali.
Della serie spagnola, anzi catalana, piuttosto simile, “In fiamme”, sempre Netflix, con la bellissima Úrsula Corberó, la Tokyo di “Casa di carta”, e una marea di maschi che le ruotano attorno, Quim Gutiérrez, José Manuel Poga, Raúl Prieto, ho visto due puntate. Aspettavo più sesso, invece mi sono mezzo addormentato. Magari dovevo arrivare alla terza puntata. Anche qui l’uomo della protagonista poliziotta, tal Pedro, un altro poliziotto, scompare, bruciato vivo in una macchina. Sul caso di muove una ispettrice, ma il giro dei sospettati è tutto di poliziotti, perché sia l’ex marito di lei, sia il suo forse amante, sia la ex di Pedro, insomma, sono tutti poliziotti. Che non hanno nulla da fare a parte scopare tra di loro.
Leggo che invece è uno spettacolo la serie western coreana “Song of the Bandits”, sempre Netflix, diretta da Hwang Joon-hyuk, Park Hyun-sun con Kim Nam-gil, Seo-hyun, Yoo Jae-myung, Lee Hyun-wook, Lee Ho-jung. Stasera me la sparo. Su Disney leggo commenti piuttosto negativi sull’ambiziosa nuova serie “Il mulino” diretta da Sean King O'Grady dove un astro nascente di una società tipo Amazon viene imprigionato in un mulino dal suo capo per fargli un corso accelerato di nuova efficienza aziendale. Il capitalismo non muore mai.
Per noi vecchi cinefili i film più interessanti vengono da Mubi, dove troviamo oltre a una marea di film di Aki Kaurismaki, anche una marea di film di Eric Rohmer, come “La collezionista”, “La mia notte con Maud”, “Il ginocchio di Claire”, ecc. Un bel ripasso. Ma trovate anche “Il leone a sette teste” di Glauber Rocha con Jean-Pierre Leaud, Giulio Brogi, Rada Rassimov sempre nuda, tutto girato in Congo, in una copia restaurata assolutamente perfetta. Non per tutti i gusti, certo. All’epoca uscì con le nudità della Rassimov rozzamente cancellate da quella che sembrava una sigaretta bruciata sul negativo.
Me lo disse anche lei che si è sempre pensato a una sigaretta. Follia. Ma trovate anche il primo film di Justine Triet, come “Age of Picnic" del 2013 e il primo film di Barry Jenkins, “Medicine For Melancholy”. Su Amazon, invece, occhio alla serie francese “Escort Boys” di Ruben Alves, dove quattro bei fratelli della Camargue fanno gli escort per signore per aiutare l’azienda agricola della sorellina. Con Guillaume Labbé, Thibaut Evrard, Corentin Fila, Marysole Fertard. Batte tutto, anche perché non sapevo di trovarlo, “Natale sul Nilo” di Neri Parenti con Christian De Sica, Massimo Boldi, Enzo Salvi su Amazon.
la collezionista 2 escort boys 1 un inganno di troppo 2 escort boys 2 song of the bandits 4 escort boys 3 escort boys 4 song of the bandits 3 un inganno di troppo 1 il leone a sette teste 2 il ginocchio di claire 1 il ginocchio di claire 2 il ginocchio di claire 3 il leone a sette teste 1 il mulino 2 la mia notte con maud 1 medicine for melancholy song of the bandits 2 song of the bandits 1 il leone a sette teste 4 la mia notte con maud 2