IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? VI SEGNALO IN PRIMA SERATA, UNO DEI MIEI FILM PREFERITI DEL GRANDE ROBERT WISE, QUELLI DELLA SAN PABLO GIRATO NEL PIENO DELLA GUERRA IN VIETNAM. “APOCALYPSE NOW” GLI DEVE MOLTO – IN SECONDA SERATA OCCHIO A “SHAME”, GRANDE, DIFFICILE FILM, CON DUE INTERPRETAZIONI DA URLO DEI SUOI PROTAGONISTI, SOPRATTUTTO FASSBENDER, YUPPIE SCHIAVO DEL SESSO. INOLTRE SI LANCIA IN UN NUDO FRONTALE ALLA ROCCO SIFFREDI ABBASTANZA CONTURBANTE… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

quelli della san pablo quelli della san pablo

Che vediamo stasera? Vi segnalo su Rai Movie alle 21, 10, uno dei miei film preferiti del grande Robert Wise, il suo film più personale, “Quelli della San Pablo” con Steve McQueen, Richard Attenborough, Candice Bergen, Marayat Andrienne, cioè la Emmanuelle Arsan originale dei romanzi. Un filmone, anche se lo schermo di casa non farà risplendere a dovere la bellezza delle immagini di Joseph MacDonald.

 

quelli della san pablo quelli della san pablo

Girato nel pieno della guerra in Vietnam e targato Fox era un film di grande coraggio, anche se trattava del coinvolgimento di una nave militare americana nei mari della Cina nel 1930. Tratto da un romanzo autobiografico di Richard McKenna,, anche a detta di Wise, era un film che voleva parlare di Vietnam e di mire americane in Asia. “Apocalypse Now” gli deve molto. La nave, la USS San Pablo, venne ricostruita di sana pianta e nel 1975 era ancora in giro, con altro nome, nei mari di Singapore.

 

quelli della san pablo quelli della san pablo

Wise, che credeva molto al film, per poterlo fare, dovette prima girare “Tutti insieme appassionatamente”, che fu un grande successo e vinse ben 5 Oscar. La San Pablo ebbe otto nomination, anche Steve McQueen in uno dei suoi migliori ruoli di sempre, ma non ne vinse nessuno. Non si poteva parlare di Vietnam, seppur metaforico, a Hollywood. Strepitosa la colonna sonora di Jerry Goldsmith per il film.

 

immaturi. il viaggio 2 immaturi. il viaggio 2

Steve McQueen fu talmente colpito dal film che non ne fece nessun altro per due anni. Tornò poi con “Il caso Thomas Crown” e “Bullitt”. Attenti che la copia originale è di 196’ poi ridotti a 181’. Ma giravano copie in tv decisamente più corte. Quella che vedrete stasera è di 181 minuti. Su Cine 34 alle 21 avete “Immaturi. Il viaggio” di Paolo Genovese con Raoul Bova, Barbora Bobulova, Luisa Ranieri, Ricky Memphis, Ambra Angiolini, sequel vacanziero del primo, fortunato, “Immaturi”. Quando il film venne presentato, mi ricordo che scrissi “Aridatece i cinepanettoni”.

immaturi. il viaggio immaturi. il viaggio

 

Se il primo “Immaturi” diretto da Paolo Genovese con grande freschezza, poggiava su una ideuzza debole, ma efficace, quella dei quarantenni compagni di scuola che sono obbligati a ripetere la maturità, arrivati al sequel, la trovata si dimostra fragile e non trova nella sceneggiatura, che prevede un viaggio tutti insieme in Grecia, nell’isola di Paros, il modo per sviluppare ulteriormente caratteri e situazioni e, soprattutto, di intrecciare il tutto in un racconto unitario. Va detto che la partenza è particolarmente buona, il ritmo è molto serrato, le battute giuste, gli attori funzionanti.

il culo di rocio munoz morales in immaturi il viaggio il culo di rocio munoz morales in immaturi il viaggio

Finché siamo a Roma. Appena si parte per Paros gli immaturi si scontrano con la tragica realtà della commedia italiana. Intanto arrivano altre ragazze, soprattutto la colombiana Aurora Cossio, che allora flirtava con Silvio Berlusconi, e la spagnola Rocio Morales Munoz, poi signora Bova, che si esibisce in una notevole imitazione del vecchio spot Martini di Charlize Theron.

 

immaturi. il viaggio immaturi. il viaggio

Proprio l’arrivo delle ragazze, anche carine e non troppo imbarazzanti come in tante produzioni Medusa, provoca, oltre che l’ovvia scomparsa delle protagoniste del film, Ambra, che non sa che fare per tutto il film, Barbara Bobulova e Luisa Ranieri, sottoutilizzate come mogli cornute di Christian e Boldi, una serie di equivoci e di tradimenti veri o presunti dei maschi del gruppo che porterà a un naturale scivolamento verso i territori risaputi del cinepanettone natalizio. Ma che fine avrà fatto Aurora Cossio?

 

adele e l’enigma del faraone adele e l’enigma del faraone

Bruttissimo (leggo) “Showtime” di Tom Dey con Robert De Niro, Eddie Murphy, Rene Russo, William Shatner, canale 27 alle 21, 10. L’idea è un reality show con due poliziotti veri, uno che si sente poliziotto e uno che sogna di fare l’attore e poter interpretare il poliziotto. Ricordo carino, ma non proprio originale “Adele e l’enigma del faraone” di Luc Besson con Louise Bourgoin, Mathieu Amalric, Jean-Paul Rouve, Gilles Lellouche, Frédérique Bel, Iris alle 21, 10. Infatti non ebbe nessun sequel.

 

Prima ti sposo poi ti rovino Prima ti sposo poi ti rovino

Ricordo invece l’entrata strepitosa a Venezia che fecero George Clooney e Ctaherine Zeta-Jones al massimo della loro popolarità per presentare “Prima ti sposo poi ti rovino”, commedia matrimonialista con avvocati fetenti di Joel Coen con George Clooney, Catherine Zeta-Jones, Geoffrey Rush, Billy Bob Thornton, Jack Kyle. Lo trovate su La5 alle 21, 10. Era un buon thriller con grande cast “The Skeleton Key” di Iain Softley con Kate Hudson, Gena Rowlands, John Hurt, Peter Sarsgaard, Joy Bryant.

DANTE DI PUPI AVATI DANTE DI PUPI AVATI

 

Rai Tre alle 21, 20 trasmette invece quel disastro di “Dante” di Pupi Avati con Sergio Castellitto che fa Boccaccio, Alessandro Sperduti che fa Dante, Enrico Lo Verso, Alessandro Haber. Non soloandai a vederlo assieme a Ciro Ippolito al Cinema Adriano di Roma al primo spettacolo, in mezzo a un folto gruppo (sei-sette) di signore, abbassando un po’ la media di età, ma lo vedemmo tutto fino alla fine, fino alle dediche ai tanti morti che il film si era trascinato dietro, come il povero Gianni Cavina, il pianista jazz Amedeo Tommasi, anche se mancava quella a Paolo Graziosi, che pure nel film sembra più vispo di Cavina.

SERGIO CASTELLITTO PUPI AVATI - DANTE SERGIO CASTELLITTO PUPI AVATI - DANTE

Avati, diciamo, non si fa mancare nulla. Peste, scabia, musicona coi violini, ralenti sulle scene più sbarazzine, Dante giovane, Alessandro Sperduti, che incontra Beatrice, Carlotta Gamba, brava, battaglie storiche, come quella di Campaldino, rigorosamente in fuori campo mimate con due cavalli e du’ spadate, Beruschi che ti fa dire (“Oh! Beruschi!”), Milena Vukotic che vende una sorta di bambola assassina, Alessandro Haber che fa Haber e avevamo appena visto come Haber nel trailer del film su Caravaggio di Michele Placido, Platinette in versione Mauro Coruzzi che fa il frate che si becca una randellata sulla capoccia, Mastelloni che fa il Papa,

dante di pupi avati dante di pupi avati

 

il sederone (brutto proprio) in primo piano del marito di Beatrice la prima notte di nozze, il sedere di Dante mentre caga sul fiume (si poteva evitare?), Beatrice che in un sogno horror alla Avati mangia un cuore pieno di sangue fatto da Stivaletti, un po’ di effetti alla Mario Bava, una scopata di Dante con la donna col gozzo, Morena Gentile, la scopata di Dante e Guido Cavalcanti, Romano Ruggeri, con due signorine non proprio illibate da vecchio decameroneide. E forse davvero troppe voci narranti.

dante di pupi avati dante di pupi avati

 

C’è il Boccaccio di Sergio Castellitto, bravo, va detto, che racconta la vita di Dante mentre va dalla figlia suora di Dante a Ravenna a portargli il perdono di Firenze e dieci fiorini, c’è il racconto che fanno a Boccaccio quelli che hanno incontrato il poeta nel suo esilio e a ogni tappo nasceva un pezzo di Divina Commedia con tanto di personaggi, e c’è una voce narrante non si capisce di chi che si sovrappone continuamente alle altre. Alla fine c’è un po’ di confusione.

dante di pupi avati dante di pupi avati

 

E’ come se Avati, pensando di fare il suo tardo capolavoro avesse voluto metterci tutto. Troppo. E al di là delle punte horror, che piaceranno ai fan di Avati, gira sia un’aria di sacrestia come in tutti i suoi film, sia un’aria di malattia e di morte che è un po’ l’aria del cinema italiano del momento. Girano qua e là vecchi attori che è sempre un piacere rivedere, Mariano Rigillo, Erika Blanc, Valeria D’Obici (che fine aveva fatto?), Rita Caldana, Raffaele Curi, Eliana Miglio, Eva Grimaldi, oltre ai già citati Graziosi e Cavina. E, come in tutti o quasi i film di Pupi Avati, non c’è mai cinema, tutto è fermo e rafforzato dalla musica e sommerso dalle parole dei narratori.

 

baywatch remake baywatch remake

Italia 1 alle 21, 20 passa invece “Baywatch” di Seth Gordon con Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Ilfenesh Hadera, Kelly Rohrbach. Poco riuscito. Mi interessa invece “Amants”, commedia sentimentale in tre atti con tre personaggi e tre situazioni diverse diretto quattro anni fa da Nicole Garcia con gran bel cast, Pierre Niney, Stacy Martin, Benoît Magimel. Mai visto. Da vedere. Rai4 alle 21, 20 passa l’action comedy “Stuber. Autista d’assalto” di Michael Dowse con Kumail Nanjiani, Dave Bautista, Iko Uwais, Natalie Morales, Betty Gilpin, Jimmy Tatro.

 

un colpo perfetto 2 un colpo perfetto 2

Rai Uno alle 21, 25 passa invece l’ultimo film di Luca e Paolo, cioè il poco fortunato “Per tutta la vita”, commedia con matrimonio non valido da rivedere di Paolo Costella con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu. La7D alle 21, 25 propone invece un tardo film con Michael Caine, “Un colpo perfetto”, diretto da Michael Radford con Michael Caine, appunto, Demi Moore, Lambert Wilson, Joss Ackland, Jonathan Aris, Simon Day. Così così.

 

bold pilot – leggenda di un campione bold pilot – leggenda di un campione

Canale 5 alle 21, 35 per far contenta la mamma di Piersilvio e Marina, grande fan delle serie turche, propone “Bold Pilot – Leggenda di un campione” di Ahmet Katiksiz con Ekin Koç, Farah Zeynep Abdullah, Fikret Kuskan, Sibel Tasçioglu, Ali Seckiner Alici. Siamo tutti lì a vederlo assieme a Tajani. Passiamo alla seconda serata con una commedia di successo di Luca e Paolo, cioè “E allora mambo!” diretto da Lucio Pellegrini con Luca Bizzarri, Luciana Littizzetto, Paolo Kessisoglu, Maddalena Maggi, Cine 34 alle 23, 15.

shame shame

E’ un’altra cosa il meraviglioso “Shame” di Steve McQueen con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware. Vedo cosa scrissi a caldo quando uscì a Venezia. “Shame”, mélo irlandese-cattolico su due fratelli, Michael Fassbender, lo Jung del film di Cronenberg, e Carey Mulligan, giovane star di “An Education” e “Drive”, è stato accolto con assurdi fischi e mugugni da una critica che appena vede qualcosa di diverso dall'ovvietà del film da festival, sta male.

 

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C’è anche chi dice (copyright Aspesi) che i critici italiani si sono storti già nei primi minuti quando hanno visto “un bel bisteccone” come il protagonista e hanno fatto inutili confronti. In pratica Fassbender, che già fu protagonista di “Hunger”, è certo David, yuppie che sogna gli anni’60 ma anche tormentato schiavo del sesso in quel di New York. Mantiene il proprio equilibrio su un filo, ma non riesce a staccarsi dal porno via internet, mignotte, autoerotismo. Per lui è un’ossessione che lo condiziona nel rapporto con le altre donne.

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Poi entra in campo la sorellina Sissy, Carey Mulligan, che si concede facilmente ai maschi e spera sempre che sia amore e il quadro è più chiaro. I due fratelli, apparentemente soli al mondo, irlandesi arrivati da piccoli nel New Jersey, nascondono un passato (“Non siamo cattivi”, è la spiegazione di Sissy, “è che veniamo da un brutto posto”), e vivono il quotidiano con dolore. Lui si butta nel sesso per scomparire, soffrire e espiare. Lei vede nel suicidio l’unico modo per comunicare con lui e riportarlo a un’idea di famiglia.

 

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Come “Hunger”, che pure era un film storico, lo sciopero della fame di Bobby Sands ribelle irlandese in carcere, “Shame” parte dal martirio per arrivare a un riscatto cattolico e a un’idea di comunità. Grande, difficile film, con due interpretazioni da urlo dei suoi protagonisti (soprattutto Fassbender) non verrà capito dal nostro pubblico che lo vedono come un film erotico-intellettualoide alla Chérau, ma si lancia tra i più probabili candidati a ogni tipo di premio. Inoltre Fassbender si lancia in un nudo frontale alla Rocco Siffredi abbastanza conturbante e perfino Carey Mulligan entra in scena con un nudo frontale. Oggi penso che sia un capolavoro.

il matrimonio che vorrei 1 il matrimonio che vorrei 1

 

Iris alle 23, 20 ripropone “Belfagor. Il fantasma del Louvre” di Jean-Paul Salomé con Sophie Marceau, Michel Serrault, Frédéric Diefenthal, Julie Christie. Tv8 alle 23, 30 la commedia americana “Il matrimonio che vorrei” di  David Frankel con Meryl Streep, Steve Carell, Tommy Lee Jones, Jean Smart, Marin Ireland, Susan Misner. La7D alle 23, 30 propone la Piscina di Deray rifatta da François Ozon, “Swimming Pool” con Charlotte Rampling, Ludivine Sagnier, Charles Dance, Marc Fayolle, Jean-Marie Lamour.

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Canale 20 alle 23, 35 ripropone “King Kong” di  Peter Jackson con Naomi Watts, Jack Black, Adrien Brody, Jamie Bell, Kyle Chandler, Andy Serkis. Bellissimo. Italia 1 alle 23, 40 ci sorprende con la commedia “Non mi scaricare” di Nicholas Stoller con Jason Segel, Kristen Bell, Mila Kunis, Russell Brand, Bill Hader, Liz Cackowski.

 

il naso o la cospirazione degli anticonformisti 3 il naso o la cospirazione degli anticonformisti 3

Rai Tre/Fuori orario alle 0, 30 propone il film russo “Il naso o La cospirazione degli anticonformisti” di Andrey Khrzhanovskiy, una versione del Naso di Gogol un po’ animata un po’ operistica. Iris all’1, 10 passa la commedia “The Invention of Lying” di Ricky Gervais e Matthew Robinson con Ricky Gervais, Jennifer Garner, Jonah Hill, Louis C.K., Jeffrey Tambor. Magari è buono.La chiudo qui.

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