IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - PER UNA SERA SENZA PARTITE, CHE VEDIAMO STASERA? - VI SEGNALO, SU AMAZON PRIME, UNA PERLA ASSOLUTA COME “LA SCOMPARSA DI ELEANOR RIGBY”, OPERA PRIMA SCRITTA E DIRETTA DAL RAFFINATISSIMO NED BENSON - A DAGO, GRANDE FAN DEI FILM ECCESSIVI DI GASPAR NOÉ, CONSIGLIO, SEMPRE SU PRIME, “IRREVERSIBLE” CON LA MONICA BELLUCCI E VINCENT CASSEL, CHE SCANDALIZZÒ TUTTI A CANNES. INIZIA CON UNA VIOLENTISSIMA SCENA DI STUPRO E FINISCE CON UNA GRANDE SCENA D’AMORE, FORTISSIMA… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Per una sera senza partite, ammesso che non andiamo a vedere “Avatar: La via dell'acqua", che vediamo stasera? L’ultima puntata di “The White Lotus” di Mike White, che è stata un caso in America la scorsa domenica, non è ancora arrivata da noi… Ci sono però, su Prime, le ultime puntate, in tutto sono sei, di “The Bad Guy”, la serie dark-comedy sulla mafia dirette da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, prodotte da Indigo, con Luigi Lo Cascio come Nino Scotellaro, agguerrito magistrato, che diventa cattivo, cambiando nome, Balduccio Remora, per vendicarsi del misterioso e imprendibile capo mafia Mariano Suro, che gli ha rovinato la vita.

 

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E si nasconde sia dalla sorella, la marescialla lesbica, con taglio di capelli alla Rooney Mara, Selene Caramazza, che dalla fidanzata Luvi Bray, Claudia Pandolfi. Nino/Balduccio scatena così una guerra di mafia per stanare Suro e fa leva sugli appalti della ricostruzione, addirittura, del ponte sullo stretto di Messina che tanto sta a cuore a Salvini. Confesso che il pacco regalo pieno di soldi spedito a casa del responsabile degli appalti, con tutti questi soldi cash dello scandalo del Qatar trovati in giro come fossero panettoni fa la sua sporca figura e rende la serie molto più interessante del previsto.

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Direi, anzi, che è tra le migliori serie italiane della stagione, con attori quasi tutti siciliani, anzi palermitani, favolosi, come il trio Lo Cascio-Caramazza-Vincenzo Pirrotta che avevamo già trovato, in ruoli completamente diversi nel recente e notevolissimo “Spaccaossa”, anche diretto da Pirrotta, che qui fa il grosso e pelato Don Salvatore Tracina. Ma sono bravissimi anche Claudia Pandolfi e Fabrizio Ferracane.

 

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Se da una parte la regia di Fontana e Stasi, anche sceneggiatore assieme a Ludovica Rampoldi, porta un bel po’ di brio alla storia, forse un filo diluita per arrivare a sei puntate, mi sembra che qualche eccesso di commedia a tutti i costi ne limiti uno sviluppo più serioso come è tradizione dei mafia movie. Ma, ripeto, è una delle migliori serie della stagione, che più o meno funziona fino alla fine, benissimo interpretata. Da vedere.

La scomparsa di Eleanor Rigby La scomparsa di Eleanor Rigby

Vi segnalo anche, su Amazon Prime, una perla assoluta come le due versioni, finora totalmente inedite, di un piccolo capolavoro rovinato da Harvey Weinstein di “La scomparsa di Eleanor Rigby”, opera prima scritta e diretta dal raffinatissimo Ned Benson con Jessica Chastain e James McAvoy e partecipazioni speciali di William Hurt, Isabelle Huppert e Viola Davis. Girato e montato nel 2013 il film di Benson trattava la triste storia della fine di un matrimonio a causa di un lutto, divisa in due parti di egual durata. Vista dalla parte di lui e vista dalla parte di lei. Cioè Lui e Lei.

 

La scomparsa di Eleanor Rigby La scomparsa di Eleanor Rigby

Weinstein che trovava tutto questo inutile, lo fece rimontare in una versione solo di un’ora e mezza, Them-Loro, senza sentire le proteste del regista, che non ha più girato nulla, e nel 2015 lo portò a Cannes, quando Harvey faceva un po’ come gli pareva e imponeva film e premi. No, non ce ne siamo scordati. Lo vidi così a Un certain regard. Le due versioni che voleva Benson, tornano a galla ora su Prime, esattamente come le voleva il regista. Era un esperimento di grande interesse che oggi, con tutte queste inutili serie, magari, alla faccia di Weinstein, funzionerà meglio del previsto.

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A Dago, grande fan dei film eccessivi di Gaspar Noé, consiglio, sempre su Prime, “Irreversible” con Monica Bellucci e Vincent Cassel, nella prima edizione del film, quella cioè del 2002 che scandalizzò tutti a Cannes, costruita non in maniera temporale dalla A alla Zeta, ma al contrario. Inizia cioè con la violentissima scena dello stupro di Monica Bellucci e finisce con la sua grande scena d’amore, fortissima, con Vincent Cassel. Anche in questo caso, Noé aveva presentato nel 2019 a Cannes una versione rovesciata del film. Ma credo che quella su Prime sia la versione originale.

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