Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo stasera? Su Tv8 alle 21, 35 ci sarebbe “Spider-Man: Far From Home” di Jon Watts con Tom Holland, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Jake Gyllenhaal, Jon Favreau. Lo ricordate? Sembra passato uns ecolo e sono solo tre anni fa. “Noooo! Anche quest’estate dovrò salvare il mondo!!!”, urlava il supereroe ragazzino di Tom Holland pronto a salvare il mondo da qualche pericolo alieno. Ma quando sei lontano da casa, anche se sei Spider-Man, sei solo un ragazzino americano lontano a casa. E sul concetto di casa, di “home”, anche questa seconda avventura dello Spider-Man di Tom Holland punta parecchio. Anche perché per un giovane orfano come Peter Parker, la casa, dove abita con la zia Marisa Tomei, è tutto.
E Peter, come ben sappiamo, oltre a essere orfano di genitori è orfano da pochissimo, vedi Avengers: Endgame, pure di Tony Stark, cioè Iron Man. Un peso difficile da smaltire sia per Peter che per il suo giovane interprete Tom Holland, malgrado i milioni di follower suoi e della fidanzata, Zendaya, che nel frattempo è diventata una superstar mondiale. Di fatto, questo Spider-Man: Far From Home, è uno spidermanuccio estivo e leggero per ragazzini molto fluidi che non hanno ancora capito se innamorarsi di Tom Holland o della bella Zendaya o di tutti e due, ma deve fare naturalmente i conti anche col film precedente e le morti di personaggi importanti degli Avengers.
Per non parlare del cosiddetto Blimp, cioè i cinque anni che distanziano gli abitanti della terra che non erano morti alla fine del penultimo Avengers da quelli che sono invece tornati magicamente in vita nell'ultima puntata, Endgame, ma con la stessa età che avevano prima. Grazie a questa differenza di età nella stessa scuola c'è chi è rimasto ragazzino, come Peter Parker, e chi è diventato adulto. La cosa non può che provocare conflitti e parecchia confusione.
È uno degli aspetti più curiosi del film, anche se il Blimp, così importante all'inizio della vicenda viene poi distrattamente accantonato per fare spazio all'incontro/scontro con Mysterio sorta di personaggio paterno alla Tony Stark che affascina Peter fin troppo. Al punto di vederlo come nuovo Iron Man, quando, non è uno spoiler perché lo sanno tutti, è il nuovo cattivo della saga.
Ma Peter, innamorato della compagna di classe Zendaya, preferisce cercare di conquistarla nella vacanza europea assieme ai professori cialtroni e agli altri compagni di classe che fare il nuovo Avenger scelto da Iron Man per salvare il mondo. Ma non c’è niente a fare. Nick Fury e Mysterio gli rovineranno la vacanza. Così si ritroverà in mezzo a una battaglia aliena a Venezia fra palazzi e ponti che scoppiano al ritmo di “Gondola Cha-Cha-Cha”, poi a Paraga, a Berlino, in Olanda, a Londra. Come fossimo in uno eurospy anni ’60 o in uno di quei film di vacanze estive di National Lampoon.
Su Cielo alle 21, 25 ci sarebbe invece il thriller erotico “La iena” di Joe D’Amato con Cinzia Roccaforte, David D'Ingeo, Anna Maria Petrova, Jason Saucier.
Magari vi divertite di più con il kolossal romano prodotto da Dino De Laurentiis nel 2007 “L’ultima legione” diretto da Doug Lefler con Colin Firth, Ben Kingsley, Aishwarya Rai, Peter Mullan, Rai4 alle 21, 20, anche se è considerato un totale disastro da tutta la critica. Alternative? Un film russo di guerra su una grande fuga da una prigione tedesca, “Sobibor” di e con Konstantin Khabenskiy, e con Christopher Lambert, Mariya Kozhevnikova, Michalina Olszanska. Su Tele San Marino, se la prendete, occhio a un capolavoro di Billy Wilder, “L’asso nella manica” con Kirk Douglas giornalista d’assalto a caccia di scoop, Jan Sterling, Robert Arthur, Porter Hall, Frank Cady, Richard Benedict, con il carrozzone mediatico che si forma dal fatto che un poraccio è finito dentro un buco in una caverna indiana. Quello che interessa a Wilder è l’orrore di un certo tipo di giornalismo americano (e non solo).
“Il film”, ricordava lo stesso Wilder, “era migliore della sorte che ha avuto. Fu un grosso successo in Europa, ma un fiasco ancora più grosso in America. Il mio sbaglio fu di cercare di persuadere il pubblico americano nelle sale che stava per bere un cocktail, mentre quello che gli offrivo era un sorso di aceto”.
Il suo sceneggiatore, Walter Newman ricorda la preview alla Paramount con il celebre logo delle stelle e della montagna della casa di produzione che Wilder aveva del tutto cambiato. Si vedevano le stelle, ma non la montagna. Al suo posto compariva un terribile serpente a sonagli. Ma lo studio ebbe paura e glielo fecero togliere.
Su Cine 34 alle 21 trovate invece la commedia napoletana “Ma che bella sorpresa” di Alessandro Genovesi con Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Ornella Vanoni, Renato Pozzetto. E’ un film che deve assolvere due compiti. Quella di funzionare da commedia nord-sud con Bisio e Matano a Napoli, e quella di funzionare da remake, più o meno (in)fedele di un grande successo brasiliano, “A mulher inivisibil” di Claudio Torres, prima film nel 2009 e poi serie di Rede Globo premiata con l’Emmy due anni dopo con gli stessi protagonisti, Selton Mello e Luana Piovani. Dove un uomo, abbandonato dalla moglie, si innamora di una bellissima ragazza di sua invenzione, che qui diventa la supermodella Chiara Baschetti, bella e disinvolta, anche se forse un po’ troppo Yamamay.
Ci dispiace non tanto perché fosse così originale l’idea che ci stavamo facendo dai primi venti minuti del film, col professore milanese a Napoli, Claudio Bisio, l’amico insegnate di educazione fisica, Frank Matano, alla sua prima prova di comicità tradizionale, e il problema di una moglie, l’Anna Ammirati di Monella, che lo molla perché troppo perfettino (“Mi manca l’aria, soffoco!”), ma con una bella vicina, Valentina Lodovini, con marito cafone e prepotente (“Giada, tengo fame, preparami lo spuntino!”), che è da sempre innamorata di lui. Quanto perché Bisio qui ci pareva potesse costruire con Frank Matano una bella coppia.
E Alessandro Genovesi sembrava particolarmente interessato alla costruzione di un piccolo mondo napoletano originale, pieno di personaggi, di vita e di canzoni napoletane, tutte ben utilizzate. Come se avesse trovato un terreno fertile nei vicoli di Napoli. E gli attori che troviamo nel film, piccoli e grandi, sono tutti perfetti. Dalla Lodovini, moglie frustata di un marito mostruoso, Giovanni Ludeno, e che per fortuna morirà dopo aver mangiato l’ennesimo piatto davanti al televisore (“Bone ste purpette!”), alla moglie infedele Anna Ammirati, che scappa con uno skipper belga rosso e barbuto, tal Olivier Langhendries, che si presenta così a Matano, “C’est la maison d’Anna’?” – “Come anna’, io so appena arriva’”.
Dal portinaio di Enzo Casertano al cameriere altissimo di Antonio Fiorillo ai ragazzini della scuola. Senza scordare i non napoletani, l’avvocatessa supersexy di Galatea Ranzi che ha un numero magistrale alla 50 sfumature di grigio che è un piccolo film a sé, né la coppia di genitori milanesi del protagonista, Renato Pozzetto che costruisce modellini di barche e una Ornella Vanoni col bicchiere sempre in mano. Con un cast e un’ambientazione così, insomma, l’inserimento del “remake” del film brasiliano, con la ragazza che non esiste se non nella testa di Bisio, la bellissima Silvia, pur calandosi con una certa grazia, lascia ovviamente fuori ogni altra possibile idea narrativa.
Su Rai Movie alle 21, 10 avete il thriller più che vedibile, ma non eccelso, “Entrapment” di Jon Amiel con Sean Connery, Catherine Zeta-Jones, Ving Rhames, Will Patton. Su Rai Storia alle 21, 10 passa invece il dramma austro-israeliano “La testimonianza” opera prima di Amichai Greenberg con Ori Pfeffer, Ori Yaniv, Rivka Gur, Hagit Dasberg, Orna Rotenberg. Siamo ancora dalle parti delle ricerche dei nazisti che si nascondono sotto false identità. Addirittura ebree.
Passiamo alla seconda serata con “Killerman” di Malik Bader con Liam Hemsworth, Diane Guerrero, Emory Cohen, Suraj Sharma, Zlatko Buric, John Cenatiempo, Rai 4 alle 23, con un riciclatore di enaro sporco a New York che ha perso la memoria, ma non ha perso né i soldi, né un pacco di droga né una serie di inseguitori armati fino ai dentio che lo vogliono fare fuori.
Su Rai Movie alle 23, 05 passa invece “The Tourist”, diretto dall’altissimo (2m, 10) e nobile regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck con Johnny Depp e Angelina Jolie languidi in una Venezia piena di comparsate eccellenti italiane, da Christian De Sica che fa il commissario corrotto a Nino Frassica maresciallo che finisce in laguna, da Alessio Boni a Daniele Pecci. E’ un po’ tremendo, ma fa molto ridere involontariamente. Stroncatissimo in America (“la chimica fra i protagonisti non esiste, i ruoli secondari non prendono vita, e ci arrivano troppe occasioni di risate dagli attori che cercano di essere intensi”).
nicole kidman colin firth before i go to sleep
Su Cielo alle 23, 15 passa invece il tonaca movie molto spinto “La monaca nel peccato” di Joe D'Amato con Eva Grimaldi, Karin Well, Maria Pia Parisi, Gilda Germani, Aldina Martano. Ricordo di averlo visto al vecchio Rouge et Noir di Roma, oggi diventato sala Bingo, assieme al vecchio Giovanni Grazzini, critico del Corriere, e all’esperto di cinema erotico Sergio Grmek Germani. Sergio riconosceva misteriosamente le attrici, tutte incappucciate nelle tonache. “Ma come fai?” gli chiese stupito Giovanni Grazzini. Beh, sì, Sergio sapeva esattamente come erano fatte sotto la tonaca e ogni volta che per dovere di copione la alzavano, le riconosceva.
Su Rai Movie alle 0, 50 avete il thriller “Before I Go to Sleep” di Rowan Joffe con Nicole Kidman, Colin Firth, Mark Strong, Anne-Marie Duff, Dean-Charles Chapman, dove la Kidman si risveglia senza memoria dopo un incidente. Poi, a poco a poco, ricorda. Occhio su Cielo alle 00, 55 perché torna “L’educazione sentimentale di Eugenie”, erotico-artistico diretto da Aurelio Grimaldi, tratto da De Sade, con Sara Sartini nel ruolo della candida Eugénie e Antonella Salvucci nel ruolo di Madame de Saint Ange, che cerca di indirizzarla alla conquista di un nobile belloccio ma non così etero. Allora lo scandalo furono i nudi integrali della Salvucci, giornalista di cinema piuttosto nota a Roma.
Però il film, girato a Genova addirittura a Palazzo Rosso, era molto divertente. E un vero esperimento. Fu uno dei primi film italiani girati in elettronica. Al tempo sembrava una pratica depravata. Su Rai Movie alle 2, 25 vedo un non così efficace “Kim” di John Davies con Peter O'Toole, Bryan Brown, Ravi Sheth, John Rhys-Davies, John Glover, Lee Montague. Promette molto, su Italia 1 alle 2, 30, “In viaggio con una rock star” di Nicholas Stoller con Jonah Hill, Rose Byrne, Russell Brand, Kali Hawk, Tom Felton, Elisabeth Moss, Katy Perry, dove il grosso americano Jonah Hill scorrazza la rockstar Russell Brand. Pieno di battute sporche. Ha ottime critiche in America. Ma da noi è ignoto. Mi interessa.
Rai4 alle 2, 40 punta all’horror con “Woman” diretto da Lucky McKee con Pollyanna McIntosh come ultima pericolisissima donna di un clan selvaggio. Ci sono anche Sean Bridgers, Angela Bettis, Lauren Ashley Carter, Shyla Molhusen. Ha critiche ottime. Da vedere. Mi rivedrei anche “Psycho II”, dotto sequel del capolavoro di Hitchcock, diretto da Richard Franklin con Anthony Perkins, Vera Miles, Meg Tilly, Robert Loggia, Dennis Franz, Rete 4 alle 3, 20.
Chiudo con l’erotico di Demifiolo Fidani “Calde labbra” con Leonora Fani, Sofia Dionisio, Claudine Beccarie, Rosemarie Lindt, Didier Faya, Cine 34 alle 4, 05. Cultissimo. Lo sapete. Con scene dal vero lesbo tra la Beccarie e la Fani per il mercato estero. MI raccontò Fidani...