Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Che vi devo dire… “Appaloosa” di Ed Harris con Viggo Mortensen, Ed Harris, Renée Zellweger, Jeremy Irons, Robert Jauregui, Iris alle 21, è un buon western, molto legato alla letteratura di Larry McMurtry, cioè un west rivisto, più realistico che epico, e il duo di pistoleri buoni, Ed Harris e Viggo Mortensen è una meraviglia.
“I mostri oggi” di Enrico Oldoini prodotto dagli storici Pio Angeletti e Adriano De Micheli, scritto, fra i tanti, anche dai figli di Scola e Scarpelli, con Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Claudio Bisio, Carlo Buccirosso, Angela Finocchiaro, Giorgio Panariello, Cine 34 alle 21, ha comunque il suo perché, anche se il confronto, malgrado il megacast comico, con il classico e con il sequel diretto dai maestri è massacrante.
Pensiamo solo a Abatantuono che riprende ahimé il celebre episodio del Malconcio di Alberto Sordi, e la prima risata scatta dopo un’ora con due vecchi comici, Bisio e Abatantuono, che sbagliano funerale. Ovviamente tra le mostruosità di oggi neanche un accenno alla politica, alla tv, al cinema… Per fortuna c’è un’ottima apparizione a sorpresa di Enzo Cannavale.
Su Tele San Marino alle 21 avete un film di pugilato italiano, “Il coraggio di vincere” di Marco Pontecorvo con Adriano Giannini, Nino Frassica, Serena Rossi, Yann Gael, Nina Torresi, Luca Angeletti. Mai visto. Su Rai Movie alle 21,10 passa un film di fantascienza con il solito tentativo di riportare in vita i morti, “Replicas” diretto nel 2018 da Jeffrey Nachmanoff con Alice Eve, Keanu Reeves, Emjay Anthony, Emily Alyn Lind, Thomas Middleditch, John Ortiz. Critiche terribili. “Ci sono tanti buchi narrativi quante risate non intenzionali”. Perfetto.
jennifer aniston ben stiller … e alla fine arriva polly
Su Canale 27 alle 21,10 trovate la commedia “E alla fine arriva Polly” di John Hamburg con Ben Stiller, Jennifer Aniston, Philip Seymour Hoffman, Debra Messing, Hank Azaria. Pessime critiche. “Attori di talento in un film idiota con sex humor di grana grossa”. Non è un capolavoro neanche “Made in Italy – Una casa per ritrovarsi” di James D'Arcy, Cielo alle 21,15, con Liam Neeson e il suo vero figlio Micheál Richardson che cercano di ritrovare un dialogo dopo la morte della moglie e della madre mentre si sono spostati nella loro casa in Toscana. Ci sono anche Lindsay Duncan, Valeria Bilello, Helena Antonio. Non ha grandi critiche, ma la presenza di Liam Neeson e del figlio alle prese con una vera loro tragedia è commovente.
ben stiler e alla fine arriva polly
Ottimo, come quasi tutti i film di Jacques Audiard “Un sapore di ruggine e ossa”, Rai 5 alle 21,15, mélo con paraplegica, con l'eterna piangente Marion Cotillard (stavolta piange al 35° minuto) e l'astro nascente Matthias Schoenaerts nei ruoli di Stephanie e Alin due disgraziati che si uniscono e finiranno per amarsi in maniera contorta ma sincera.
Il film è ispirato al romanzo americano di Craig Davidson ambientato durante la grande depressione, mai così frequentata dal cinema come in questi anni, e ne riprende, pur spostando l’azione all’Europa di oggi, il clima di realismo e di avventura coi combattimenti clandestini, le lotte tra operai e crumiri pagati dai padroni e la bestialità venata da improvvise dolcezze del personaggio maschile, che dovrà lottare e soffrire per crescere.
made in italy una casa per ritrovarsi
Audiard non ci risparmia nulla, la storia di amicizia e pietà tra due persone di classi diverse, lei ricca lui povero, il nuoto e il sesso della paraplegica, con tanto di effetti speciali perfetti che mostrano la Cotillard senza gambe, il rapporto di Ali col figlioletto, la lotta di classe, il politicamente corretto. Girato benissimo, perfettamente dosato nel pianto e nella paraculaggine è un film pensato per il successo dei suoi protagonisti. Può non piacerci, può irritarci nei suoi trucchi di acchiappo dello spettatore, ma alla fine funziona.
Su Rai 4 alle 21,20 passa l’ottimo “Warrior”, grande film di botte, amore fraterno e lacrime di Gavin O’Connor con Tom Hardy, Joel Edgereton e Nick Nolte. Due fratelli irlandesi lottatori, che se le daranno di santa ragione, come già svela il trailer, nella finale mondiale di MMA, Arti Marziali Miste, battezzata Sparta in quel di Atlantic City.
made in italy una casa per ritrovarsi
Prima, però dovranno vedersela con bestioni del tipo di Francisco Barbosa, detto il Piovra, il nero Midnight, perché ti manda nel mondo dei sogni, il pazzo Mad Dog Grimes e, soprattutto il grande Koba, un gigante russo che riduce i suoi avversari a polpette e non ha mai perso un incontro.
Gavin O’Connor, regista già del vigoroso “Pride and Glory”, melodramma familiar-poliziesco con Edward Norton e John Voight, mischia un po’ di tutto, da The Wrestler a The Fighter a Million Dollar Baby, ma riesce a coinvolgerci in maniera originale su tutti i livelli della storia.
vittoria belvedere in graffiante desiderio 3
Sia nella sua parte mélo, i due fratelli con padre alcolista e mamma morta di stenti che non si vedono da quattordici anni, sia in quella sociale, i due che si devono battere il primo a causa della crisi e dell’indifferenza delle banche, il secondo perché reduce impazzito dell’inutile guerra in Iraq in cerca di uno sfogo violento. Ma ci coinvolge anche nell’ora finale che vede all’opera i nostri eroi con i lottatori più violenti del mondo.
I protagonisti, sia il vecchio padre Nick Nolte che cerca di superare l’alcolismo con Moby Dick di Melville, che i due ragazzi, un Tom Hardy strepitoso e con veri muscoli sul collo, e Joel Edgherton, funzionano alla perfezione. Un film da recuperare.
vittoria belvedere in graffiante desiderio 2
Passiamo alla seconda serata con “Graffiante desiderio” di Sergio Martino, Cielo alle 23,15, una sorta di Basic Istinct alla matriciana girato a Rimini con Vittoria Belvedere, allora stellina della tv, la popputona Serena Grandi e Andrea Roncato che cercava inutilmente di uscire dal tormentone del “checidochecidochecidò”. Il problema del film, come ricordava anche Sergio Martino, era appunto rendere credibile Andrea Roncato.
vittoria belvedere in graffiante desiderio 1
Iris alle 23,30 propone l’ottimo “I dannati e gli eroi” di John Ford con Jeffrey Hunter, Constance Towers, Woody Strode, Billie Burke, Juano Hernandez. Benché mascherato da western-giallo con tanto di processo, è uno dei primi film di integrazione girati dai grandi studios di Hollywood, con Woody Strode, metà nero e metà indiano, nei panni del sergente Routledge, accusato di violenza e omicidio di una donna bianca e difeso dal bel tenentino Jeffrey Hunter. I colpevoli sono, ancora una volta, i “perfidi” indiani. Facile eh…
Ma il film, confesso, mi colpì fin da bambino, perché mostrava uno dei primi battaglioni di soldati neri, i Buffalo Soldiers, che nella notte cantano la loro canzone “Captain Buffalo”, e comprai subito il 45 giri, che penso oggi sia rarissimo. Poi Woody Strode finì a combattere con lo Spartacus di Kirk Douglas diretto da Stanley Kubrick e infine a dividere la prima scena di “C’era una volta il west” di Sergio Leone fra Jack Elam, Al Mullock e una mosca. Leggo che la stessa storia voleva girarla già nel 1956 André De Toth.
Su Rai4 alle 0,15 avete l’horror spagnolo “Venus” diretto solo un paio d’anni fa dal maestro Jaume Balagueró con Ester Expósito, Ángela Cremonte, Fernando Valdivielso, Federico Aguado, Magüi Mira. Da vedere, con una palazzina alla periferia di Madrid che nasconde qualcosa di terribile. Capirai…
Su Rai Movie all’1, 10 arriva il mai sentito “Havana Kyrie” di Paolo Consorti con Franco Nero, Jorge Perugorría, Andros Perugorría, Jacqueline Arenal, dove un direttore d’orchestra cerca di eseguire il Kyrie Eleison di Rossini all’Havana con un coro di bambini. Su Cine 34 all’1, 30 torna “Brancaleone alle crociate” di Mario Monicelli con Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Beba Loncar, sequel non all’altezza dell’originale, ahimé.
La5 alle 2,45 propone la commedia poco vista del 2007 “Due imbroglioni e… mezzo” di Franco Amurri con Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Gianluca Grecchi, Simona Borioni. Il mezzo del titolo è un bambino di 11 anni che si unisce alla coppia di bidonisti Bisio-Ferilli. Cine 34 alle 3,15 torna sullo stracultissimo “Baila guapa”, diretto da Adriano Tagliavia, di solito montatore, con Gloria Piedimonte, la Guapa originale di Discoring di Gianni Boncompagni, Erna Schurer, Vincenzo Crocitti, Enzo Avallone, Silvano Bernabei. Carino.
Iris alle 3,25 propone un ancor più raro vecchio film con Helmut Berger, “Così bello, così corrotto, così conteso!” di Sergio Gobbi con Helmut Berger, Françoise Fabian, Paul Meurisse, Massimo Girotti, che uscì proprio nel pieno della helmutbergermania. Ricordo le mie compagne di classe impazzite per lui.
Molto raro e molto interessante anche l’eurospy di coproduzione italo-spagnola “Con le morte alle spalle” di Alfonso Balcazar con George Martin, Vivi Bach, Rosalba Neri, Daniele Vargas, Gérard Landry, Rete 4 alle 3,30. Il solo spionistico diretto da Alfonso Balcázar, forse più a suo agio nel western, ma di solito limitato al ruolo di produttore. Qui sbaglia anche il colore dei calzini del cattivo (bianchi con abito grigio…). Per fortuna le scene acrobatiche in auto sono coreografate dal celebre Remy Julienne.
Sulla carta il film doveva essere girato in 3D con una pellicola da 70 mm fabbricata a Monaco, ricorda l’operatore Jaume Deu Casas. Aveva due obbiettivi che permettevano l’effetto binoculare in modo da impressionare due immagini alla volta a 35 mm in un supporto da 70 mm. Il film però non uscì mai in Italia in 3D. Pieno di grandi riprese. Ma non una grande riuscita. Rovinata anche da intermezzi comici fra Ignazio Leone e Michael Monfort.
La storia non è male, con Daniele Vargas nei panni del pazzo Elektra, che ha inventato una droga in grado di far fare a chiunque le azioni più impensate. Così un colonnello americano sta per lanciare un attacco nucleare alla Russia. Rosalba Neri favolosa come killer cattiva.
Chiudo però con un film sfortunato, ma bellissimo di Dino Risi, “Mordi e fuggi” con Marcello Mastroianni, Oliver Reed, Nicoletta Machiavelli, Carole André, Bruno Cirino, Cine 34 alle 4, 35, particolarissimo racconto di un gruppo di BR, capitanato da Oliver Reed, Nicoletta Machiavelli e Bruno Cirino, che prende ostaggio Marcello Mastroianni e la sua amante Carole André, dando vita a una vera e propria fuga con ostaggi in diretta tv che troverà fine solo con l’intervento di un commissario per niente rispettoso delle regole sul modello, allora ci sembrò così, di un simil Calabresi.
Film per anni intrasmettibile, vedendolo capirete perché, può vantare un Oliver Reed favoloso, che passa senza pause dalle situazioni amichevoli alla violenza, Nicoletta bellissima e un po’ fuori di testa, Mastroianni rilassato nel dipingere un orrendo piccolo borghese vigliacco. C’è pure un Gianni Agus meraviglioso. Dino raccontava di un Oliver Reed sempre bevutissimo che usava un portaombrelli per metterci dentro bottiglie e bottiglie di birra e di liquidi alcolici per poi bersela direttamente sollevando come un otre il beverone. Lui però ci andava d’accordo.
mordi e fuggi 1 marcello mastroianni carole andre oliver reed mordi e fuggi