Marco Giusti per Dagospia
Vediamo cosa passa in chiaro in prima serata stasera. Tiè. Intanto vi avviso che su Italia 1 alle 21, 20 trovate “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Crispin Glover. Visto e rivisto ma sempre da rivedere.
Il film che adorerei rivedere io, invece, è lo scatenatissimo “Nel regno di Napoli” o “Neapolitanische Geschwister”, diretto nel 1978 dal geniale regista tedesco Werner Schroeter con una fenomenale Ida Di Benedetto che allora rappresentava il massimo della sensualità napoletana. Schroeter ne era totalmente affascinato. E’ lei l’anima del film nella sua lotta per tenere insieme la famiglia. Assolutamente da recuperare. Non lo vedo da allora.
Su Iris alle 21 un altro di quei film con la situazione difficile in volo e l’eroe che deve salvare tutti. “Passenger 57 – Terrore ad alta quota” di Kevin Hooks con Wesley Snipes, Bruce Payne, Tom Sizemore, Robert Hooks. Ci sta un terrorista sul volo per Los Angeles ma ci sta pure Wesley Snipes, eroico vecchio esperto di antiterrorismo, pronto a menare. Più o meno come Hi/Jack con Idris Elba, diciamo.
Alternative? La commedia sexy girata a Martina Franca “La liceale al mare con l’amica di papà” di Marino Girolami con Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Marisa Mell, Gianni Ciardo, Sabrina Siani, Cine 34 alle 21, l’action “Spia per caso” di Teddy Chan con Jackie Chan, Eric Tsang, Vivian Hsu, Kim Min Jeong, Wu Hsing Kuo, Canale 20 alle 21, 05.
Rai Movie alle 21, 10 rilancia la commedia scolastica “Arrivano i prof”, diretta dall’Ivan Silvestrin regista della serie di successo “Mare fuori” con Claudio Bisio, Lino Guanciale, Maurizio Nichetti, Maria Di Biase, Pietro Ragusa. Al cinema qualche anno fa andò bene, esordì con un weekend da oltre un milione di euro. Vai a farli oggi.
marisa mell renzo montagnani la liceale al mare con l'amica di papa
Magari è carina la commedia sentimentale “Tutto può accadere” di Bryan Gordon con Frank Whaley, Jennifer Connelly, Barry Corbin, John Candy, dove si incontrano la ragazza più ricca della città e uno sfigato guardiano del supermercato dove lei misteriosamente si è nascosta, Canale 27 alle 21, 10.
Su Cielo alle 21, 15 passa “Viol@”, opera prima di Donatella Maiorca con Stefania Rocca, Stefano Rota, Rossana Mortara, Rolando Ravello, che fu uno dei primi thriller italiani costruiti con Internet e le chat bollenti. Non funzionavano né allora né ora, ma questo ebbe il suo momento di gloria grazie alla presenza di Stefania Rocca in versione piuttosto spinta.
la liceale al mare con l’amica di papa'
Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 trovate la terza parte di “Halloween”, cioè “Halloween III. Il signore della morte” diretto da Tommy Lee Wallace con Tom Atkins, Stacy Nelkin, Dan O'Herlihy, Michael Currie. I fan di John Cena, celebre picchiatore, è “12 Rounds” diretto da Renny Harlin con Aidan Gillen, Ashley Scott, Steve Harris, Brian J. White, Gonzalo Menendez, Rai4 alle 21, 20.
l'hoverboard di ritorno al futuro 2
Trascurabile il thriller del tutto anonimo di Rai Due alle 21, 20, “Cure pericolose” di Jeff Hare con Leann Van Mol, Chris Cimperman, Meredith Thomas, Chloe Stafford, Matthew Pohlkamp.
lino banfi nadia cassini alvaro vitali la dottoressa ci sta col colonnello
Passiamo alla seconda serata. Dove si va dalla commedia di Luca Lucini “Nemiche per la pelle” con Margherita Buy, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Paolo Calabresi, Gigio Morra, Rai Movie alle 22, 50 (come mai me lo sono perso? Boh?) al fondamentale “La dottoressa ci sta col colonnello” di Michele Massimo Tarantini con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Malisa Longo, Cine 34 alle 22, 50, dove assistiamo al trapianto di piselli tra Banfi e Alvaro, che è ovviamente il più dotato.
Iris alle 22, 50 rispolvera il rivistissimo “Ore 10: calma piatta” di Phillip Noyce con Nicole Kidman, Sam Neill, Billy Zane, Rod Mulliner, Joshua Tilden. Su Canale 27 alle 23, 10 ritrovate il terrificante “Howard e il destino del mondo” di Willard Huyck col papero protagonista. Ridatece Paperino… Magari non è così male come scrivono i critici “Levity” di Ed Solomon con Billy Bob Thornton assassino pentito coi capelli lunghissimi che esce di galera e vorrebbe essere perdonato, 7Gold alle 23, 30.
RITORNO AL FUTURO MICHAEL J FOX E CHRISTOPHER LLOYD
Ci sono anche Morgan Freeman, Holly Hunter, Kirsten Dunst, Manuel Aranguiz. Mah… “Vogliamo anche le rose” di Alina Marrazzi è un bellissimo documentario sulle rivolte e le prese di coscienza femminile tra gli anni ’60 e ’70, film militante ma commovente, Rai Storia alle 23, 30.
Rete 4 alle 23, 40 si butta su un Salemme d’annata, “A ruota libera”, prodotto dai Cecchi Gori con grande cast, Vincenzo Salemme, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Manuela Arcuri. Italia 1 alle 23, 45 si butta sul trashione con ragni mutanti “Spiders 3D” di Tibor Takacs con Christa Campbell, Patrick Muldoon, William Hope, Sydney Sweeney, Sarah Brown. Si vede, si vede…
la dottoressa nel distretto militare
Siamo sul realismo napoletano di questi anni con “Rosa Pietro Stella” di Marcello Sannino con Ivana Lotito, Ludovica Nasti, Fabrizio Rongione, Imma Piro, Rai Tre alle 23, 55. Mentre siamo sul classico della commedia sexy con “La dottoressa del distretto militare” di Nando Cicero con Edwige Fenech, Alvaro Vitali, Alfredo Pea, Carlo Delle Piane, Gianfranco D'Angelo, Cine 34 alle 0, 40.
Ma il film della notte è il bellissimo, premiatissimo “Drive My Car” di Ryûsuke Hamaguchi con Hidetoshi Nishijima, Tôko Miura, Masaki Okada, Reika Kirishima, Rai Tre all’1, 45, lungo, sofisticato, elegante, sfilano delle giacche e dei golfini che le signore apprezzeranno, complesso e scrittissimo, tratto da un racconto di Haruki Murakami, premio per la sceneggiatura a Cannes, e molto amato dai critici, il regista non si limita a citare “Zio Vanya” o a metterlo in scena tranquillamente già mediato dalla presenza del testo di Murakami.
No. Il protagonista del film, il regista Yosuke di Hidetoshi Nishiji, non solo se lo ascolta tutto il giorno in macchina, una Saab 900 turbo rosso vera punto forte della storia, ripetendo le battute a memoria di Vanya, ma lo mette in scena prima a Narita e poi a Hiroshima in una versione dove ogni attore, giapponese, coreano, filippino, cinese, parla con la sua lingua in una sorta di Babele cechoviana.
Così la scena finale del “Noi, dobbiamo vivere, zio Vanya” è addirittura detta con il linguaggio dei segni coreano dalla giovane ragazza muta che interpreta la nipote di Vanya. E, ammetto, è forse la scena più bella del lunghissimo film. Lungo, poi, perché ha un antefatto che è quasi un film a parte. Prima che partano i titoli e la storia del Cechov da mettere in scena a Hiroshima, con l’arrivo di un personaggio apparentemente minore, quello della ragazza, Toko Miura, che fa da autista al regista sulla sua inseparabile Saab 900 Turbo rosso, siamo già dentro il suo dramma.
Perché abbiamo visto come è morta, per un’emorragia cerebrale, la sua adorata moglie, Oto, Reika Ririshima, che si inventa lunghe storie fantasy mentre sta scopando col marito o quando hanno appena finito. Storie che lei, una volta dette, non è in grado di scrivere, ma che il marito ricorda perfettamente e poi trascrive, in modo che lei ci faccia dei drammi televisivi, interpretati dal suo giovane amante. Il resto ve lo vedete.
Su Cielo all’1, 45 avete il documentario su Araki, celebre fotografto erotico, “Arakimentari” di Travis Klose con Araki, Nobuyoshi Araki, Björk, Richard Kern, Takeshi Kitano.
quel movimento che mi piace tanto
Cine 34 alle 2, 25 ripropone la commedia sexy ambientata a Siena “Quel movimento che mi piace tanto” di Franco Rossetti con Carlo Giuffrè, Martine Brochard, Renzo Montagnani, Cinzia Monreale.
Questa la storia. Fabrizio, Carlo Giuffrè, si prepara alle elezioni in quel di Siena e per l’occasione diventa comunista e molla l’amante nobile, Livia Serpieri, Martine Brochard. Lei si vendica, spingendogli dentro il letto una squillo, Anna, Cinzia Monreale, e alla fine se la sposerà per davvero. Ispirato, si diceva anche sui giornali del tempo, a “Giacomo il fatalista” di Denis Diderot, con grandi nudi di Cinzia Monreale e Martine Brochard è anche il tentativo di Rossetti di fare una commedia sexy di successo in quel di Siena, la sua città.
quel movimento che mi piace tanto 1
Negli ultimi anni, sosteneva, che era il suo film meno riuscito. Carlo Verdone, giovane aiuto regista, ricorda che doveva dare le battute agli attori, quasi sempre nudi, a pochi centimetri da loro con grande imbarazzo. Che era anche maggiore perché tutte queste scene erano girate nei grandi luoghi storici di Siena. C’è perfino un’apparizione con mutande a filo della Monreale dentro San Domenico, mentre una scopatona è girata nella camera da letto del Nannini, proprietario dell’industria del panforte.
Secondo Verdone si girava con due macchine da presa per due versioni diverse. Più spinta per l’estero, più castigata per l’Italia. Cinzia Monreale dichiara nei giorni di uscita del film, “Io mi spoglio anche in piazza, però non siate così morbosi”.
quel movimento che mi piace tanto 1
Per Giovanni Buttafava, “Il Patalogo”, è un “balordo libello anticomunista, basato sull’idea che per far carriera a Siena si debba essere del Pci, quindi abbandonare le amanti monarchiche (nella fattispecie una contessa che si chiama Livia Serpieri, sic). Meglio ancora se la ragazza appena sposata si rivela una puttana e non una vergine: la rivelazione della diabolica Serpieri scatena, invece del ludibrio, ammirazione per il coraggio proletario mostrato dal protagonista”.
quel movimento che mi piace tanto
Chiudo col folle “Barbablù” diretto a Bucarest da Edward Dmytryk con Richard Burton, Raquel Welch che girò con un braccio rotto, Virna Lisi, Nathalie Delon, Marilù Tolo, Karin Schubert, Sybill Danning, Joey Heatherton, Agostina Belli, Iris alle 4, 40. Non si vede da tempo. La coppia Burton-Taylor navigava in un mare di alcol e di bottiglie, come ricordava Dmytryk.
Per il compleanno di Liz Taylor, ricordava Maria Pia Fusco che scrisse il film assieme a Ennio De Concini, arrivò anche Grace Kelly. Del film vennero girate tre versioni. Una puritana per la Spagna, una normale per Italia, Francia, UK, America, e una superspinta per Germania, Giappone e Svezia. Credo che fosse più interessante la lavorazione del risultato finale.
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