IL DIVANO DEI GIUSTI/1 – IERI MI SONO VISTO SU NETFLIX “WENDELL & WILD” IL CARTONE ANIMATO DI HENRY SELICK E JORDAN PEELE. E MALGRADO IL GRANDE FASCINO DELLE AMBIENTAZIONI, DELLE SCENOGRAFIE, DI CERTI PERSONAGGI, MI HA UN PO’ DELUSO. DELUSO, MA MOLTO DI PIÙ, ANCHE DALLA BARACCONATA DI “BULLET TRAIN” DI DAVID LEITCH CON BRAD PITT E UNA SERIE INFINITA DI KILLER. DETTO QUESTO SI VEDE. MENTRE NON SI VEDE PROPRIO IL TERRIBILE THRILLER CON MEL GIBSON, “ON THE LINE” - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

wendell and wild. wendell and wild.

Che vediamo stasera? Io ieri mi sono visto in streaming su Netflix “Wendell & Wild” il cartone animato firmato da Henry Selick e Jordan Peele, scritto assieme a Clay McLeod-Chapman e Keegan Michael-Kay, che unisce il talento visionario del cinema a passo uno di Selick (“Coraline”, “The Nightmare Before Christmas”) a quello del new horror nero di Peele (“Us”, “Nope”).

 

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Confesso che malgrado il grande fascino delle ambientazioni, delle scenografie, di certi personaggi come la protagonista con i capelli verdi Kat con la voce di Lyric Ross, i due diavoletti pasticcioni protagonisti, Wendell e Wild doppiati da Keegan Michael-Kay e dallo stesso Jordan Peele, il buffo diavolone doppiato da Ving Rhames che tiene un luna park sulla pancia, mi ha un po’ deluso.

 

 

 

 

bullet train bullet train

Forse la storia originale, ideata dallo stesso Selick, pur molto politica, non mi ha preso abbastanza, e i grandi elettori defunti che vengono resuscitati per votare i capitalisti cattivi alla Trump che vogliono costruire solo carceri al posto della fabbrica di birra dei genitori di Kat, somigliano troppo ai personaggi dei film animati di Tim Burton. Diciamo che speravo di meglio, ma è sempre un film di alta classe con personaggi favolosi.

 

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E non è facile costruire dal nulla o quasi una sorta di animazione black senza far ricorso ai cartoon neri della Warner degli anni ’40 di Robert Clampett, assurdamente messi all’indice in questi ultimi anni.

 

Deluso, ma molto di più, anche dalla baracconata di “Bullet Train” di David Leitch con Brad Pitt e una serie infinita di killer che cercano di uccidersi sul treno che da Tokyo arriva a Kyoto, malgrado la ricchezza dei mezzi e il fascino del treno stesso e dei paesaggi giapponesi. 11 euro buttati su Amazon Prime. Un pizzico di Tarantino, un pizzico di “Train to Busan”, questo “Bullet Train” alla fine non va da nessuna parte, malgrado il grande cast, Aaron Taylor-Johnson e Brian Tyree Henry con Tangerine e Lemon, Michael Shannon come “La morte bianca”, Zazie Beets come “The Hornet”, le apparizioni di Sandra Bullock, Channing tatum, Ryan Reynolds. Ma le battute che dovrebbero fare ridere non mi fanno mai ridere e tutto questo fracasso non mi piace. Detto questo si vede.

 

MEL GIBSON ON THE LINE MEL GIBSON ON THE LINE

 

 Mentre non si vede proprio il terribile thriller di Sky con Mel Gibson, “On The Line”, diretto da tal Roman Boulanger, dove una voce della radio viene preso di mira da un misterioso tipaccio che tiene in ostaggio la moglie e la figlioletta. Boh!

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