IL DIVANO DEI GIUSTI SU IRIS ALLE 21 ANDREBBE RIVISTO “NIKITA”, IL PIÙ BEL FILM DI LUC BESSON CON LA STUPENDA ANNE PARILLAUD COME RAGAZZA KILLER – SU LA5 ALLE 21,10 VI DIVERTIRETE SICURAMENTE CON “50 SFUMATURE DI GRIGIO”, PRIMO E MIGLIOR FILM DELLA SERIE – IN SECONDA SERATA, RAI5 ALLE 22, DIVERTENTE IL DOCUMENTARIO SUI CLUB E LA MUSICA DISCO A ROMA “ROMA CAPUT DISCO” DI CORRADO RIZZA – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

strange way of life di pedro almodovar 6 strange way of life di pedro almodovar 6

Che vediamo stasera? Se siete a Roma vi segnalo alle 21 per l’inaugurazione del Festival del Cinema di Villa Medici, nel grande piazzale della Villa, la proiezione del piccolo western gaio diretto da Pedro Almodóvar, prodotto da Saint Laurent, “Strange Ways of Life” con Ethan Hawke, sempre perfetto, e Pedro Pascal, preciso anche a culo nudo, che fanno i vecchi amanti che si incontrano 25 anni dopo e finiscono subito a letto.

 

Non è affatto male, anzi è piuttosto buono. Era uscito a Cannes in anteprima e uscirà tra un mese in sala in Italia. Dimostra che ancora oggi in Almeria un buon regista come Almodóvar, con un buon direttore della fotografia, il fido Alcaine, che sanno come far rivivere la luce dei film di Leone, attori di rilievo, Pedro Pascal sembra nato per il western, e una buona scenografia, possono ridare vita al genere.

 

strange way of life di pedro almodovar 3 strange way of life di pedro almodovar 3

Trovo solo la musica di Alberto Iglesias troppo romantica, le pistole di Haeke troppo lucide, e ovviamente non posso vedere il giubbino verde Saint Laurent di Pascal, troppo moderno, né la camicia di Hawke con le spalline e il bottoncino (ma quando mai?). Ma i cappelli e i cavalli sono perfetti. In fondo è solo una lunga pubblicità.

 

Ma è ben altro rispetto a quelle serie più o meno sbagliate che abbiamo visto sulle piattaforme con cappelli che non tornano, attori sbagliati, scenografie prese da chissà dove, scarsa conoscenza per il genere e troppa voglia di fare i truculenti a tutti i costi. Meglio Almodóvar e i suoi cowboy scopatori.

 

 

 

nikita nikita

In chiaro invece che vediamo? Su Iris alle 21 andrebbe rivisto “Nikita”, il più bel film di Luc Besson con la stupenda Anne Parillaud come ragazza killer, Jean-Hugues Anglade, Tchéky Karyo, Jeanne Moreau, Jean Reno. E’ il film capostipite di un genere che andrà avanti fino a oggi per trent’anni. Ne fece una versione americana solo tre anni dopo John Badham con Bridget Fonda protagonista, “Nome in codice: Nina”.

 

Su Cine 34 alle 21 trovate “Baciato dalla fortuna” di Paolo Costella con Vincenzo Salemme, Asia Argento, Alessandro Gassman, Nicole Grimaudo, Isabelle Adriani, Elena Santarelli. Il film, interamente girato a Parma, con sponsor locali, con tanto di presenza in video del sindaco, Pietro Vignali quota PDL, e con i protagonisti che fanno tutti parte del corpo dei vigili, uscì incredibilmente proprio nel giorno in cui il sindaco si dimise, un assessore finì in carcere per mazzette, e il comandante dei vigili (tal Giacobazzi, ringraziato nei titoli di coda) andò agli arresti domiciliari e la città era in pieno subbuglio: Vatti a fidare del product placement!

nikita 1 nikita 1

 

Magari Rita Rusic, produttrice del film, e gli alti vertici di Medusa pensavano di aver fatto un affare a girare il film a Parma… Visto in sala a Roma assieme a ben cinque spettatori paganti (alle 18 di venerdì), Baciato dalla fortuna si rivela soprattutto un assurdo film tutto gridato e grottesco. Ma la commedia grottesca, Germi e Petri insegnano, è difficile da gestire. 

 

La storia, ideata da Salemme, che è sempre stato un solido capocomico, ruota attorno a una trovata antica ma graziosa. In quel di Parma, un vigile, lo stesso Salemme, tormentato dalla sfiga, e da donne avide e orrende, come l’ex moglie bigotta, Paola Minaccioni, e la fidanzata trucidissima e per nulla fedele, un’Asia Argento da premio del trash come macellaia romana che se la fa con Alessandro Gassman, comandante dei vigili, sembra aver trovato la fortuna con un biglietto della lotteria. Ma ha veramente vinto?

 

 

noomi rapace robert downey jr sherlock holmes gioco di ombre noomi rapace robert downey jr sherlock holmes gioco di ombre

Su Canale 20 alle 21,05 trovate invece il divertente “Sherlock Holmes: Gioco d’ombre” di Guy Ritchie con Robert Downey jr., Jude Law, Noomi Rapace, Rachel McAdams, Kelly Reilly, Jared Harris, sequel del primo fortunato "Sherlock Holmes". E' un giocattolone di gran classe costruito dal regista e da due nuovi sceneggiatori, la coppia americana Michele e Kieran Mulroney (lui era un attore...), come un gioco di incastri e di rimandi cinematografici che ti sfidano costantemente e ti fanno ben presto scordare l'ovvietà del tutto.

 

E il modello rimane il western picaresco di Sergio Leone, cioè “Il buono, il brutto, il cattivo”. Il Dottor Watson, cioè Jude Law, si deve sposare e Sherlock Holmes continua a deviarlo verso incredibili avventure. Ma quando partono i titoli di testa ci siamo liberati (per sempre?) dell'ingombrante presenza femminile di Irene Adler, la bella Rachel McAdams, e è già entrato in scena il gigantesco professor Moriarty di Jared Harris.

 

jude law, robert downey jr sherlock holmes gioco di ombre jude law, robert downey jr sherlock holmes gioco di ombre

Con l'arrivo di un grande cattivo, e poi con quello del raffinato e stravagante fratello di Sherlock, Mycroft, interpretato da Stephen Fry giustamente come una piccola variazione del suo Oscar Wilde, il film prende quota in un crescendo particolarmente riuscito. A poco serve, purtroppo, la bella zingara di Noomi Rapace.

 

Il film si gioca tutto sui rapporti fra i personaggi maschili, sul rapporto decisamente amoroso fra Holmes e Watson, sì il dottore si è sposato, ma Holmes lo trascinerà via vestito addirittura da donna proprio durante la sua prima notte delle nozze. E sul rapporto specchiante con Moriarty, Jared Harris, che si impone qui come uno dei più grandi cattivi mai visti al cinema in questi anni. Ritchie arriva fino a farli cantare in tedesco "La trota" di Schubert (ma chi sarà il cacciatore e chi la trota tra Holmes e Moriarty?).

 

 

 

50 sfumature di grigio. 50 sfumature di grigio.

Su Canale 27 alle 21,10 arriva “Agente Smart. Casino totale”, parodia dello spy anni’60 diretta da Peter Segal con il bravo Steve Carell, Anne Hathaway, Dwayne "The Rock" Johnson, Alan Arkin e addirittura Terence Stamp. Mai visto e me ne vergogno. Su La5 alle 21,10 vi divertirete sicuramente con “50 sfumature di grigio” di Sam Taylor-Johnson con Jamie Dornan, Dakota Johnson, Rita Ora, Luke Grimes, Marcia Gay Harden, Jennifer Ehle, primo e miglior film della serie. 

 

Il lungo contratto che Anastacia Steele detta Ana discute con il ricco e elegante Mr Grey e che la porterebbe a diventare la sottomessa sessuale del maschio dominatore porta via un tempo spaventoso al racconto. E poi cosa sarebbe questo “divaricatore anale”? Comunque, prima di firmare, meglio capire bene le cose.

 

50 sfumature di grigio. 50 sfumature di grigio.

Diciamo che non si deve per forza aver letto i tre lunghi libri di E.L James per divertirci con le avventure erotiche di Ana e Christian Grey, anche perché questo sciocco ma elegantissimo 50 sfumature di grigio in versione cinematografica diretto da quella che fu la più celebre e blasonata videoartista inglese, ebbe pure un premio alla Biennale del 1997, Sam Taylor-Wood poi diventata Sam Taylor-Johnson, malgrado sacrifichi un bel po’ di sesso esplicito per rendere il film uno spettacolo da 40 milioni di dollari per tutti, specialmente per le giovinette, gioca col trash letterario in maniera piuttosto divertita, costruisce un’eroina che solo con gli occhi riesce a rendere ogni battuta diversa, ha una colonna sonora incredibile che tutti vorremmo per la nostra vita e riesce a bilanciare l’ovvietà della storia con uno stile di messa in scena che si giostra tra citazione d’arte contemporanea, moda e rimandi al sentimentalismo di Twilight.

 

50 sfumature di grigio 50 sfumature di grigio

Certo, siamo di fronte a una specie di Sade per americani o di Libro del sadomaso per giovani marmotte, non è Belle de jour di Luis Bunuel e nemmeno il Justine diretto da Jesus Franco con Romina Power giovanissima legata nuda per i nostri piaceri. Questo lo sa benissimo Sam Taylor-Johnson. Ma sa pure che impaginare un fumettone d’appendice sul sesso che verrà visto da milioni di spettatori in tutto il mondo è un’operazione molto più pop e di successo che buttarsi nel sesso complesso e doloroso di Shame di Steve McQueen, altro artista inglese della sua generazione.

 

 

50 sfumature di grigio. 50 sfumature di grigio.

Rai Movie alle 21,10 propone “Le cose che non ti ho detto” regia dello sceneggiatore William Nicholson con Annette Bening, Bill Nighy, Josh O'Connor, Sally Rogers, Aiysha Hart, Nicholas Burns, dove un vecchio marito decide di lasciare la vecchia moglie dopo 33 anni di matrimonio. Può capitare, su. Sembra che sia accaduto proprio a William Nicholson coi suoi genitori. 

 

Su La7 alle 21,15 passa il kolossal con gli antichi romani in guerra con gli inglesi “The Eagle” del bravo Kevin Macdonald con il bonissimo Channing Tatum, Jamie Bell, Donald Sutherland, Mark Strong, Tahar Rahim. Sicuramente avrete già visto il complesso “Interstellar” di Christopher Nolan con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, David Gyasi, Wes Bentley. Faticoso. Bello, ma faticoso.

 

 

giancarlino massimo buonerba jovanotti giancarlino massimo buonerba jovanotti

Passiamo alla seconda serata. Divertente, almeno per me, il documentario sui club e la musica disco a Roma “Roma caput disco” di Corrado Rizza con Boy George, Carlo Verdone, Tony Hadley, Claudio Simonetti, Fiorello, Renzo Arbore, Rai5 alle 22, 15.

 

“Regression” di Alejandro Amenábar con Ethan Hawke, Emma Watson, David Thewlis, David Dencik, Rai4 alle 22,55, è un mystery complicatissimo dove un uomo, un padre di famiglia confesso un delitto atroce che non ricorda nemmeno. Ma dietro c’è un mistero davvero più grande.

 

 

flamini lofaro mr. franz ciccio nizzo flamini lofaro mr. franz ciccio nizzo

Su Iris alle 23,30 passa un fumettone francese che adoro, “Il patto dei lupi”, avventuroso diretto da Christophe Gans con una Monica Bellucci che si permetteva delle scene di nudo che lasciarono il segno tra noi poveri spettatori, Vincent Cassel cattivissimo, Samuel Le Bihan, Emilie Dequenne e un favoloso Mark Dacascos a caccia della terribile bestia del Gévaudan. Ma sarà un uomo o un animale?

 

Cielo alle 23,30 ripropone “Tranquille donne di campagna”, di Claudio De Molinis alias Claudio Giorgiutti con Philippe Leroy padre-padrone che, durante il fascismo, violenta tutte le donne di casa, Rossana Podestà, Carmen Scarpitta, Serena Grandi e anche la giovane Silvia Dionisio. Cosa che farà impazzire suo figlio Christian Borromeo. Una specie di “Novecento” erotico, insomma.

 

 

trani rizza dago by sirolesi trani rizza dago by sirolesi

Su La7 alle 23,40 passa un poco noto “Nomad. The Warrior”, film epico sul Kazakistan iniziato da Ivan Passer, interrotto, ripreso dai fratellini Weinstein e completato da Sergei Bodrov e Talgat Temenov con Kuno Becker, Jay Hernandez, Jason Scott Lee, Doskhan Zholzhaksynov, Ayanat Ksenbai.

 

Su Canale 5 alle 0,10 trovo piuttosto oscuro ma interessante “La dea fortuna”, mystery erotico diretto da Ferzan Özpetek, che lo ha scritto col fido sceneggiatore-coproduttore dei suoi film migliori Gianni Romoli, interpretato da Stefano Accorsi, Edoardo Leo, Jasmine Trinca, Serra Yilmaz, Filippo Nigro, Sara Ciocca.

 

Uscito a Natale tra “Pinocchio” di Garrone e “Tolo Tolo” di Zalone, vedendolo in mezzo a critici, più diffidenti, e a industry romana, produttori&cinematografari di Prati, adoranti, non si percepiva fino in fondo il lato più forte del film. Che è proprio questa sua naturalezza della commedia familiare gay con tanto di crisi e amica malata (temi immancabili per Ozpetek), ma che presentati a Natale diventano qualcosa di esplosivo nel nostro cinema.

 

 

LA DEA FORTUNA LA DEA FORTUNA

Un cinepanettone mélo gaio firmato Ozpetek che rilancia, inoltre, la stella di Edoardo Leo in versione idraulico romano bisex di gran cuore, che si ritrova a casa una crisi col suo amore, Stefano Accorsi, traduttore e intellettuale frustato con baffetti, che lo tradisce con un pittore bonazzo, e i due figli piccoli della sua migliore amica e ex-fidanzata, ovviamente Jasmine Trinca, stavolta mora versione Laura Morante, che è una baronessa un po’ scocciata e un bel po’ malata. E non vuole tornare da mammà a Bagheria, te ce credo, la mamma è la perfida Barbara Alberti in versione Maleficent.

 

Così preferisce che i suoi figli stiano con la coppia di amici gay attorniati dal presepe umano alla Ozpetek, con tanto di Sierra Ylmaz, il Mario Brega del regista, e Filippo Nigro. Eppure, un film che descrivevo così forte tre anni fa, oggi mi sembra lontanissimo. Sarà colpa del covid…

LA DEA FORTUNA LA DEA FORTUNA

 

Su Italia 1 alle 0,50 trovate il fantascientifico con un cuore “Contact” di Robert Zemeckis con Jodie Foster, Matthew McConaughey, James Woods, David Morse, mentre su Iris alle 2, 05 passa il primo spaghetti western inglese girato in Spagna, “I fuorilegge della valle solitaria”, diretto da Michael Carreras con Richard Basehart, Don Taylor, Alex Nicol, Rafael Albaicin, Manolita Barroso.

 

Rai Due alle 2,30 risponde con il difficile film di Saverio Costanzo “Hungry Hearts” con Adam Driver e Alba Rohrwacher, che vinsero una doppia Coppa Volpi a Venezia, tutto girato in inglese in America. L’inizio lo ricordo folgorante. Nel cesso di un ristorante cinese a New York si trovano incastrati due giovani, Jude, cioè Adam Driver, che si era sentito male per un bisogno urgente, e Mina, cioè Alba Rohrwacher, che è capitata lì sbagliando porta.

 

LA DEA FORTUNA LA DEA FORTUNA

Ma proprio quella porta si è richiusa improvvisamente e non si vuole aprire, mentre dal bagno viene un odore terribile. Nemmeno fossero Bombolo e Monnezza. In realtà, anche questa scena, a prima vista di pura commedia, ci riporta al discorso centrale che interessa Saverio Costanzo in questo suo complesso e interessante mélo psicanalitico (come altro definirlo?). Infatti tutto il film ruota attorno al rapporto fra due giovani alle prese con un figlio da far crescere in città che si sviluppa se non proprio in un caso di follia nutrizionista, almeno di rapporto “inusuale” col cibo e con la digestione che Mina applica a se stessa e al loro bambino che si trova presto a non riuscire a crescere di peso.

 

la dea fortuna di ferzan ozpetek la dea fortuna di ferzan ozpetek

Mettiamoci anche che Mina è vegana, quasi anoressica, odia la carne, qualsiasi tipo di violenza fatta sugli animali considerati da mangiare, è fissata col cibo naturale, al punto che si è costruita un piccolo orto sul terrazzino newyorkese. Pensa al suo piccolo come a un “bambino indaco”, così si intitolata il romanzo di Marco Franzoso che Costanzo ha scelto come soggetto, cioè a un bambino purissimo, non contaminato da carne e violenza. Sta di fori. Completamente. Come tante ragazze anoressiche o considerate “inusuali” dalla nostra società, che crescono a loro modo i figli, spesso escludendo padri e compagni e chiunque non le assecondi totalmente. In qualche modo Jude, pur comprendendo la pericolosità di questa educazione alimentare per il figlio, seguita a amare Mina anche in questa ossessione che la lega al cibo.

 

cast de la dea fortuna di ferzan ozpetek cast de la dea fortuna di ferzan ozpetek

Vede in lei, che è orfana di madre e con nessun rapporto col padre, la sua famiglia, completata ovviamente da questo bambino che non riesce a crescere. Anche perché lei risponde ai tentativi di lui di dargli di nascosto degli omogeneizzati di carne, con dosi massicce di olio di ricino che gli fanno rigettare, non assimilare quindi, l’odiata carne. Logico che questo rapporto porterà a un delirio sempre più grande, con Jude che cercherà di “curare” il bambino secondo i modelli nutritivi normali e Mina che cercherà di salvarlo da qualsiasi contaminazione. Non per tutti i gusti. Ma un ottimo film.

 

Su Cine 34 alle 2,35 passa invece “Lucrezia giovane”, storico/erotico diretto da Luciano Ercoli con Ettore Manni, Simonetta Stefanelli, Massimo Foschi, Fred Robsham, mentre su Rete 4 alle 3 vedo che arriva “La polizia è sconfitta” di Domenico Paolella con Marcel Bozzuffi, Riccardo Salvino, Claudia Giannotti, Vittorio Mezzogiorno.

 

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Su Iris alle 3,30 abbiamo lo shakespeariano “As You Like It” diretto nel 2006 da Kenneth Branagh con Bryce Dallas Howard, Kevin Kline, Alfred Molina, Adrian Lester, Janet McTeer, ambientato in una colonia inglese in Giappone. Da vedere. Rete 4 alle 4,40 propone il misterioso thriller erotico, non si capiva nulla neanche allora, “Interrabang” di Giuliano Biagetti con Haydée Politoff, Corrado Pani, Beba Loncar, Umberto Orsini, Shoshana Cohen, tutto girato su uno yacht. Chiudo con “Il clan dei marsigliesi” di José Giovanni con Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Michel Constantin, Gérard Depardieu, Rai Movie alle 5. Tardino…

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