IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA ALLE 19, “IL GATTO MAMMONE” DI NANDO CICERO CON UNA NUDISSIMA GLORIA GUIDA NEL SUO PRIMO FILM VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI - ALLE 21 CINE 34 PRESENTA LA COMMEDIA SEXY ULTRACLASSICA “LA MOGLIE IN VACANZA, L’AMANTE IN CITTÀ”: LA SCENA STRACULT DEI PETI DI RENZO MONTAGNANI - SU ITALIA 1 PASSA ALLE 21, 30 “LA FIDANZATA DI PAPÀ” CON LOREDANA DE SANTIS, LA PENULTIMA FIDANZATA DI BOLDI…– VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

gloria guida gloria guida

Che vediamo oggi? Bah… stasera alle 19, 15 sfida tra “Il gatto mammone” di Nando Cicero con Lando Buzzanca, Rossana Podestà e una nudissima Gloria Guida nel suo primo film vietato ai minori di 14 anni e non ai 18, Cine 34 ovviamente, e il più raro “Via dei babbuini”, strampalata opera seconda di Luigi Magni con Catherine Spaak, Pippo Franco, Meclonen Teclé, Rai Movie.

 

gloria guida gloria guida

Del primo, diciamo che era il tentativo di combinare i Buzzanca movies con il cinema delle ragazzine alla Luciano Martino grazie alla scaltrezza dei copioni di Continenza e Vianello e la direzione di Nando Cicero appena uscito dal successo de “L’insegnatne” con la divina Edwige. Ne venne fuori, malgrado il grande titolo, una commedia di buon livello, ma non il film straordinario che ci saremmo aspettati. Lando Buzzanca mi ha ricordato che Cicero gli chiedeva spesso una mano su come girare le scene. Non ci si ritrovava tanto su questo set e in un genere poco adatto a lui. Rivisto più volte in tv, invece, funziona di più, anche perché funziona l’apparato di commedia casalinga su cui gli autori costruiscono il film. La Guida sotto la doccia è fenomenale e Buzzanca è ai suoi massimi. Interpreta anche il fantasma del padre.

 

le tette di gloria guida il gatto mammone le tette di gloria guida il gatto mammone

Siculissimo. Critica dle tempo men che tiepida. Maurizio Porro sul “Corriere della Sera”castiga Nando Cicero, che qui “raggiunge vertici sublimi di cattivo gusto, li coltiva in una noia che si protrae senza sosta dall’inizio alla fine e infine incarta il tutto in una serie interminabile di fastidiosi lughi comuni sui fatidici concetti della virilità italo-sicula. (..) Gloria Guida compare nel suo primo film vietato ai minori di 14 anni. Ma anche lei è più a suo agio quando è vietata anche ai diciottenni”.  “Via dei Babbuini” invece doveva essere il primo film “africano” di Magni, che aveva esordito con il curioso “Faustina” dove aveva lanciato da protagonista l’afro-americana Vonetta McGee. Qui la protagonista doveva essere addirittura Manuela Kustermann allora reginetta delle cantine romane che vedevamo sempre nuda sulle pagine de “L’Espresso”. Ma i produttori si opposero e vollero la più nota Catherine Spaak,. Il suo ruolo era quello di una donna in fuga dal marito in viaggio per l’Africa, prima col buffo Pippo Franco, allora comico surreale, e poi da sola con le scimmie. Non funzionò, ma andrebbe visto anche per i set africani.

montagnani fenech montagnani fenech

 

Alle 21 Cine 34 presenta la commedia sexy ultraclassica “La moglie in vacanza, l’amante in città” di Sergio Martino con Lino Banfi, Renzo Montagnani, Edwige Fenech e Barbara Bouchet. Oltre a essere uno dei rari film che vedono assieme in cartellone i nomi di Edwige Fenech e Barbara Bouchet, è anche tra i primi tentativi di combinare la commediaccia all’italiana con qualche sofisticheria della commedia maggiore. Banfi ruba la scena a tutti con un ruolo minore. Si innestano bene Marisa Merlini, un fresco Tullio Solenghi in un ruolo pensato per Christian De Sica (ma aveva un contratto teatrale da rispettare), un notevole Renzo Ozzano come violinista russo pansessuale ribattezzato la “checca siberiana”. Luciano Martino lo amava molto. Anche se i vecchi Alvaro’s movie erano più scatenati. Per Lino Banfi “nel fare le scene piccanti Barbara è la più disinibita delle attrici con cui ho lavorato. E le fa con una grazia incredibile, senza farle pesare al partner. Avevo il ruolo del maggiordomo che si fingeva dell’altra parrocchia. A un certo punto le rovesciavo del caffè bollente sul fondo schiena e doveva massaggiarla per toglierle il bruciore, dicendo con la esse sibilata: Cara ssignora, ecc… Be’, era come se fosse la cosa più normale. Se avesse attaccato con la solita solfa comune a tante sue colleghe del ‘non voglio che i macchinisti stiano in teatro!’ mi avrebbe messo in difficoltà”. Sergio Martino ha ricordato la parte più “volgare” del film. “C’era Banfi, un cameriere che faceva finta di esser frocio, un personaggio delizioso e c’era Montagnani. Renzo assumeva pillole rigeneranti per non fallire con l’amante e invece di quella specie di Viagra trangugiava per errore il Guttalax. La casa esplodeva al ritmo dei peti di Montagnani sì. Ma non si vede niente”. Perfetto…

MONTAGNANI MONTAGNANI

 

Se volete qualcosa di più fine ricordo che su Italia 1 passa alle 21, 30 “La fidanzata di papà” di Enrico Oldoini con Massimo Boldi e Simona Ventura. Con loro Elisabetta Canalis, Natalia Bush, Enzo Salvi, Nino Frassica e Loredana De Santis, la penultima fidanzata di Boldi che tanto l’ha fatto soffrire (ha detto lui…). Credo di non averlo mai visto, ahimé, e mi sembra davvero strano.

 

banfi bouchet banfi bouchet

Sempre alle 21 ben due film con Dany Boon, il Checco Zalone francese, “Niente da dichiarare” su Iris, regia dello stesso Boon che fa coppia col meraviglioso comico belga Benoit Poelvoerde, sorta di sequel di “Su al Nord”, e “Il mio miglior amico” di Patrice Leconte, Tv2000, con Dany Boon in coppia con Daniel Auteuil. In seconda serata vedo che passano un mare di repliche. A cominciare da “Spogliamoci così senza pudori” di Sergio Martino su Cine 34 alle 23. “The Founder” di John Lee Hancock con Michael Keaton, Laura Dern, John Carroll Lynch, Rai Movie alle 22, 45, il film su come venne inventata la catena dei McDonald, costruito per una vagonata di Oscar e un grande successo, fu un mezzo fiasco. Però è molto interessante e la storia non la sapevamo, almeno io non la sapevo. Più tardi passano un Callaghan piuttosto raro, “Cielo di piombo, ispettore Callaghan” di James Fargo con Clint Eastwood, Tyne Daly, Harry Gaurdino, Bdradford Dillman, Iris all’1,1, e “Suburra” di stefano Sollima su Rai Rai Due alle 2 di notte. Perchè così tardi? Nel suo libro di memorie Sondra Locke scrive che Clint Eastwood pagò una perizia psichiatrica riguardo alla critica ultranegativa che ebbe il film a firma della celebre Pauline Kael. Ne venne fuori che la critichessa era segretamente innamorata di Clint e, non potendolo avere, lo odiava al punto di massacrare i suoi film… Ci crediamo?

MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS boldi de nardis boldi de nardis MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS

 

 

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