Marco Giusti per Dagospia
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E stasera che vediamo? Francamente in chiaro non c’è moltissimo. A meno che non vogliate aspettare “I racconti di Canterbury” di Pier Paolo Pasolini su Rai Movie all’1, 35, magari non è neanche in copia originale, o la commedia sexy con Lando Buzzanca “Bello come un arcangelo” di Alfredo Giannetti, Cine 34 alle 2, 40. E chiudere le trasmissioni con Serena Grandi supernuda in “Desiderando Giulia” di Andrea Barzini jr, Rete 4 alle 4, 40.
Ragionando su “I racconti di Canterbury” è curioso il fatto che Pasolini e il suo produttore, Alberto Grimaldi, rimasero sorpresi dall’incredibile incasso nel 1971 de “Il Decameron” e dell’effetto che fece sulla nostra industria, che puntò subito su decine di imitazioni piene di nudi e comicità pecoreccia. Al punto che Pasolini e Grimaldi dovettero dar vita subito a un sequel o a qualcosa di analogo senza scadere nella stessa volgarità.
Ci sarebbe stato anche uno “Storie boccaccesche” diretto da Pasolini e prodotto da Alberto Grimaldi, diciamo un sequel, che non si farà, perché il regista preferì puntare appunto su “I racconti di Canterbury”. Su “Variety” si legge che al cast si aggiungeranno anche Laura Betti e Orson Welles, che purtroppo non ci sarà. La Pea di Alberto Grimaldi lancia anche un progetto di biopic su Pietro l’Aretino, che non si farà. E intanto iniziano le imitazioni, come “Boccaccio” di Bruno Corbucci prodotto da Dino De Laurentiis, con la coppia voluta dal produttore, Alighiero Noschese e Enrico Montesano, protagonisti.
Il 13 gennaio 1972, Pasolini sta girando vicino a Catania “I racconti di Canterbury” e dice: “Ho cominciato a girare I racconti di Canterbury esattamente lo stesso giorno in cui in Italia è uscito II Decameron: per me non c'è stata soluzione di continuità. Alla fine di questo lungo impegno avrò fatto un film di sei ore, diviso in tre parti, con una trentina di storie e centinaia di personaggi”. Il film, in una versione di 137’ che verrà poi tagliata e ridotta a 11 da Pasolini stesso con un episodio in meno, vince l’Orso d’Oro a Berlino nel 1972, ma viene battuto di un soffio, alla sua uscita, da “Gli altri racconti di Canterbury” di Mino Guerrini.
E mentre Pasolini viene processato il 23 gennaio del 1973 a Benevento, esce “Canterbury n.2” del vero inglese John Shadow con Ewa Aulin, la suocera di Conte. Il film di Pasolini, alla fine assolto, tornerà in sala il 3 luglio 1973, mentre solo in Inghilterra uscirà un da noi mai visto “I racconti di Canterbury n.2”, ribattezzato “The Lusty Wives of Canterbury di Lucio Giachin. Un groviglio assurdo di titoli, episodi, corpi. Quanto al Canterbury di Pasolini, malgrado il bel cast, che univa a Laura Betti, Franco Citti, Ninetto Davoli nomi come Hugh Griffith, Josephine Chaplin, il Tom Baker del Doctor Who, Robin Askwith, non mi/ci piacque come “Il Decameron”.
Lo trovammo meno festoso e molto spinto su sesso fra maschi e piselli. La censura inglese, prontamente, tagliò tutte le scene di sesso anale e tutti i piselli inquadrati da Pasolini, per poi rimettere tutto a posto nel 2001. Non funzionava proprio Ninetto visto come un pro-Chaplin. Ma certo, con una crew composta da Tonino Delli Colli, Danilo Donati, Dante Ferretti e Ennio Morricone, il film era comunque una sicurezza. Da rivedere. Anche niente ci ridarà l’effetto che ci fece allora in sala.
Cosa abbiamo in prima serata? Il catastrofico “Deep Impact” diretto da Mimi Leder, prodotto da Steven Spielebrg con Robert Duvall, Téa Leoni, Morgan Freeman, Elijah Wood, Vanessa Redgrave e perfino Maximilian Schell, Iris alle 2. Una cometa sta per abbattersi sulla terra e qualcuno la dovrà salvare. Si può fare. Su Cine 34 alle 21 trovate il già visto “Piedipiatti” dei Vanzina con Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Victor Cavallo.
la mummia. la tomba dell’imperatore dragone 1
Su Canale 20 alle 21, 05 mi interessa il sequel de “La Mummia” di Stephen Sommers, è “La Mummia. La tomba dell’imperatore Dragone” di Rob Cohen con Brendan Fraser, Jet Li, Maria Bello al posto di Rachel Weisz, John Hannah, Michelle Yeoh, Luke Ford, Russell Wong. La presenza di Michelle Yeoh, ora protagonista del supercult “Everywhere Everything All In a Once” mi incuriosisce. Andate sul sicuro con “C’è post@ per te” di Nora Ephron con Meg Ryan, Tom Hanks, Parker Posey, Greg Kinnear, Jean Stapleton, La5 alle 21, 10, remake moderno del celebre "Scrivimi fermo posta” di Lubitsch. Sembrava un film già vecchio di una coppia pur adorabile come quella formata da Meg Ryan e Tom Hanks.
Su Canale 27 alle 21, 10 trovate “Una spia e mezzo” action comico di Rawson Marshall Thurber con Dwayne Johnson, Kevin Hart, Aaron Paul, Amy Ryan. Rai Movie alle 21, 10 presenta l’ottimo “Lettere da Berlino” di Vincent Perez con Emma Thompson e Brendan Gleeson come una vecchia coppia che, dopo la morte del figlio sul fronte, lasciano messaggi pacifisti antinazisti nella Berlino degli anni della guerra. L’ufficiale che cerca di scovarli è Daniel Brühl. Già vedere in scena due campioni come Emma Thompson e Brendan Gleeson basta per la serata.
Ma anche il recupero di Hans Fallada, romanziere tedesco amato dai nostri genitori, è un grande piacere. Inoltre il film è tratto dall’ultimo libro che scrisse Fallada poco prima di morire, “Ognuno muore solo”, che Primo Levi riteneva “il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza al nazismo”. Tratto dalla vera storia di Otto e Elise Hampel, che vennero giustiziati nel 1942 per aver diffuso materiali di propaganda anti-nazista, in pratica delle cartoline dove si diceva la verità su Hitler e sulla guerra, il libro venne scritto da Fallada in soli 24 giorni nel 1947 e risulta una specie di instant book molto realistico sul delirio nazista che aveva invaso la Germania.
Il film prodotto da Stefan Arndt e Uwe Schott, già responsabili de Il nastro bianco e di Amour di Michael Haneke, ma anche di Frantz di François Ozon, e della serie tv Babylon Berlin di Tom Twyker, ricostruisce con grande precisione, grazie alla sceneggiatura di Achim e Bettine Von Borries, il testo di Fallada e la storia degli Hampel. Su Cielo alle 21, 15 allegria con “Le ultime ore della Terra”, fantascientifico catastrofista diretto da W.D. Hogan con Robert Knepper, Julia Benson, Bruce Davison, Julia Maxwell.
Non credo sia meglio l’action “Security” di Alain Desrochers con Antonio Banderas, Liam McIntyre, Ben Kingsley, Gabriella Wright, Katherine de la Rocha, Italia 1 alle 21, 20. Magari è meglio qualcosa di classico come “i miserabili” nella versione diretta da Bille August nel 1998 con Liam Neeson, Geoffrey Rush, Uma Thurman, Claire Danes, L7D alle 21, 30. Magari i fan di George Lazemby, il Bond asutraliano che venne rimandato a casa dopo un solo film, impazziranno per il documentario su di lui, “Becoming Bond” di Josh Greenbaum, Rai 5.
diego abatantuono laura antonelli viuuulentemente mia
In seconda serata avete amenità come “Drive Angry 3D” di Patrick Lussier con Nicolas Cage, Amber Heard, William Fichtner, Billy Burke, David Morse, Italia 1 alle 23, 10, con Cage che si deve vendicare di chi gli ha ucciso la figlia e rapito la nipote e Amber Heard come cameriera bona. Terribile. Per giunta in 3D. Cine 34 alle 23, 10, la stessa ora, si butta su “Viuuulentemente mia” diretto da Carlo Vanzina, soggetto di Amendola e Corbucci, con Diego Abatantuono poliziotto di Vieste che deve scortare la bella maliarda Laura Antonelli, Roberto Della Casa, Christian De Sica, Sandro Ghiani.
Su Cielo alle 23, 15 torna Monica Guerritore protagonista di “La lupa” di Gabriele Lavia con Raoul Bova come il, bello che non vuole dividere con la figlia, Alessia Fugardi. Ottimo, su Rai Movie alle 23, 25, il film dedicato alla cattura in Argentina di Adolf Eichmann, “Operazione finale” di Chris Weitz con Oscar Isaac come l’agente del Mossad, Mélanie Laurent, Greta Scacchi, Haley Lu Richardson e Ben Kingsley come Eichmann.
Su Iris alle 23, 25 trovate “le crociate” di Ridley Scott con Orlando Bloom, Eva Green, Liam Neeson, Jeremy Irons, Edward Norton, David Thewlis, mentre su Canale Nove alle 23, 35 “Nemico pubblico” di Tony Scott con Will Smith, Gene Hackman, Jon Voight, Lisa Bonet, Regina King, Stuart Wilson. Sicuramente meno visto, su La7 alle 23, 45, “La fiera della vanità”, la versione di Mira Nair del capolavoro ottocentesco di Thackeray, con Reese Witherspoon, Romola Garai, Jonathan Rhys-Meyers, Gabriel Byrne, Jim Broadbent. Magari da registrare.
Nella notte, vedo che su Cielo all’1, 15 è ricomparso l’erotico sadichello di Lucio Fulci “Il miele del diavolo” con Corinne Cléry, Brett Halsey, Blanca Marsillach, Stefano Madia, Paola Molina. Rete 4 alle 2, 35 presenta invece l’erotico di lusso “Metti, una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi con Jean-Louis Trintignant, Florinda Bolkan, Tony Musante, Annie Girardot, Lino Capolicchio, Milly, Silvia Monti, che allora tanto piacque al pubblico italiano e ora nessuno ricorda più. Fotografia di Delli Colli, musica di Morricone, montaggio di Kim Arcalli. Il top del tempo.
Volonté scappò a gambe levate dal set, trovando il film terrificante, e venne sostituito da Tony Musante, che era stato dirottato in Almeria a girare un western di Sergio Corbucci, “Il mercenario”. Attenzione alla commedia erotica buzzanchiana “Bello come un arcangelo” di Alfredo Giannetti, Cine 34 alle 2, 40. Il superdotato ma squattrinato Gaetano Avallone, Lando Buzzanca, playboy invecchiato con capelli ossigenati, si piazza a casa di un avvocato del profondo Sud, il vedovo Totonno, Orazio Orlando, mammone a oltranza.
E viene subito concupito da tutte le donne di casa, cioè la governante e la cameriera. Ma Gaetano punta seriamente alla figlia sedicenne di Totonno, la bella Mariangela, Stella Carnacina, non sapendo che il piano di Totonno e di tutta la famigliola è di farlo invece accoppiare con la vecchia nonna, Paola Borboni, e di farla morire di sesso per accaparrarsene l’eredità.
Maurizio Porro stronca inesorabilmente il film sul Corriere della Sera: «Chi si può ancora divertire a sentire Lando Buzzanca esaltare le proprie facoltà virili vada a vedere Bello come un arcangelo e troverà di che godere, e idem dicasi per chi si esalti nell’ammirare Paola Borboni emettere rumori insoliti e spiacevoli. Ma gli altri se ne tengano alla larga».
Marcello Garofalo, su Ciak, riporta la frase di culto che pronuncia Paola Borboni, formidabile, doppiata per l’occasione da Ferruccio Amendola, quando si trova nel letto Lando nudo e lo scambia per l’Arcangelo Gabriele: «Bello, gruosso’, nuudooo: l’Arcangelo Gabrieleeee!!!». La chiudo qui.
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