Giovanna Predoni per www.tag43.it
Domani non farà più rima con Armani. Nel senso che Stefano Orsi, il direttore generale della casa editrice della Editoriale Domani spa, che pubblica l’omonimo quotidiano, lascia l’azienda di Carlo De Benedetti, qualcuno dice per screzi interni, qualcun altro perché ha ricevuto una allettante offerta dal quel mondo della moda da cui proveniva.
È stato infatti per otto anni direttore del Polo Industriale presso la GA (acronimo di Giorgio Armani) Operations nonché presidente della filiera moda-lusso di Confindustria Emilia Romagna. Ora, dopo poco più di un anno, saluta l’Ingegnere.
Lo scorso anno si dimise il presidente Luigi Zanda
Quella di Orsi, modenese, classe 1977, è la seconda uscita di peso dopo quella del presidente della società, Luigi Enrico Zanda Loy, la cui carica durò meno della vita di un gatto in tangenziale. L’ex senatore del Pd si era infatti dimesso alla fine di ottobre 2020, quindi dopo poco più di un mesa dall’uscita in edicola del giornale diretto da Stefano Feltri, perché accortosi del conflitto di interessi tra la sua attività di parlamentare la linea del quotidiano molto critica nei confronti dell’allora governo Conte Due della cui maggioranza il Pd faceva parte.
Che succede ora in un momento cruciale della vita del quotidiano che si appresta a tirare le somme dopo un anno dall’uscita? Nell’attesa di trovare un sostituto, le deleghe di Orsi sono state assunte ad interim dal presidente Antonio Campo Dall’Orto.
stefano feltri carlo de benedetti
Sondato Marco Moroni, ex Gedi ora ad di Class
Secondo indiscrezioni raccolte da Tag43, nelle scorse settimane era stato sondato un manager che De Benedetti conosce molto bene, ovvero Marco Moroni, attualmente in forza al gruppo Class, ma con alle spalle una lunga carriera nella galassia Repubblica-Espresso culminata con la nomina ad amministratore delegato di Gedi News Network, la controllata dove erano confluite tutte le testate editoriali (La Stampa, il Secolo XIX, più i locali ex Finegil) ad eccezione di Repubblica.
Con il passaggio di proprietà e l’arrivo di John Elkann, Moroni fu una delle prime vittime del ricambio manageriale voluto da Maurizio Scanavino, il braccio destro del presidente di Stellantis per le attività editoriali. Ma che forse Moroni non sia più della partita lo si desume dal fatto che Campo Dall’Orto avrebbe dato mandato ad alcune società di consulenza di trovare sul mercato una rosa di candidati adatta a ricoprire il ruolo.
De Benedetti lavora al progetto di Fondazione
Presumibilmente qualche notizia la si avrà in occasione del Festival di Dogliani, il paesino del Cuneese dove l’Ingegnere trascorre gran parte del suo tempo, previsto dal 4 al 6 settembre. E lì dove la crema della crema dell’informazione si ritrova a discutere di se stessa (una cerimonia funebre, quindi, visto lo stato dell’editoria, del resto la radice di Dogliani è doglianza) con l’Ingegnere a far da squisito padrone di casa.
marco moroni maurizio scanavino luigi vanetti laura cioli con john elkann e chiara appendino
Ingegnere che nel frattempo lavora alla costituzione di quella Fondazione annunciata sin dall’inizio cui egli dovrebbe cedere la proprietà del giornale. Lo statuto è pronto, ed è in attesa della necessaria approvazione prefettizia. E magari di qualche socio che affianchi De Benedetti nella gruppo di coloro che parteciperanno all’impresa.
MARCO MORONI CARLO DE BENEDETTI