Estratto dell'articolo di Stefano Mannucci per il "Fatto quotidiano"
L’America lo stava schiacciando.[…] Tra le braccia una chitarra al posto della palla, sulla schiena il Paese intero. Il milieu pacifista-progressista pretendeva da lui la decifrazione di quella risposta che soffiava nel vento. I reazionari lo volevano morto. Il Vietnam, le marce per i diritti civili. Bob non voleva farsi fondere dentro lo stampo del “portavoce di una generazione”.
Fanculo tutti. Pochi mesi dopo l’assassinio di JFK si era presentato a ricevere un premio e aveva sostenuto di “comprendere le ragioni di Oswald”. Era ubriaco fradicio, impasticcato marcio, le sue dichiarazioni avevano sollevato uno scandalo. Poi, il tradimento “artistico”. Al Festival di Newport 1965 si presenta con una chitarra elettrica al posto dell’acustica, accende l’amplificatore. I puristi del folk inorridiscono. […]
Ed eccolo nel catartico 1966: è di ritorno da un tumultuoso tour con The Hawks. In Europa lo hanno adorato o fischiato senza pietà. Alla Manchester Free Trade Hall qualcuno gli urla “Giuda!”. Dylan risponde: “Sei un bugiardo” […] Quando torna a casa, Bob capisce di essere ancora sotto la mischia americana. Venerdì 29 luglio ‘66, Upstate New York.
bob dylan al newport folk festival del 1965
Bob vive lì, a Woodstock, […] Sta tornando nella sua villa di 11 stanze – chiamata Hi Lo La – a Camelot Road. Ha appena concluso un summit con il manager Albert Grossman, che ha previsto altri 64 concerti, comprese nuove trasferte oltreatlantico, in agenda pure Roma e Mosca. La ABC preme per uno special tv, per giunta Bob deve consegnare le bozze del romanzo Tarantula. Dylan monta in sella alla sua Triumph Tiger T100. […] Mentre affronta le curve e i saliscendi di Striebel Road la luce lo acceca, e non è un’esperienza mistica. O forse, dicono, è stata una macchia d’olio. La moglie Sara Lownds lo segue in macchina, gli presta soccorso.
Nessuno chiama la polizia o un’ambulanza. Un testimone oculare dichiara che Dylan non dovrebbe essersi fatto granché male. Come sia, lo trasportano a Middletown, un’ora di viaggio. Vuole farsi visitare da un dottore che conosce, Ed Thaler. L’artista rifiuta il ricovero in ospedale, chiede ospitalità al medico, resterà da lui per un mese, ricevendo visite di amici, tra questi Allen Ginsberg.
Però la notizia trapela: il New York Times titola sull’incidente di moto. Corrono voci che Bob sia rimasto sfigurato, paralizzato, finito in coma, o visto che ci siamo perché non morto? Come è andata davvero? Di certo sparisce dalle scene. Decenni dopo, nelle sue memorie Chronicles Vol. 1 concede: “Avevo avuto un incidente di moto e mi ero fatto male, ma dopo ero guarito. La verità era che volevo sottrarmi dalla corsa al successo”.
[…] Così il Bob Dylan bersaglio esposto dei primi anni 60 sparisce dietro la Triumph intraversata sull’asfalto. Si chiude in cantina a registrare con gli Hawks (che diventano The Band), quindi vola a Nashville per incidere l’album John Wesley Harding: Dylan è mutato in un signorotto di campagna, canzoni pacificate, ruspanti, metafore bibliche.
Folk, country, lo spettro del mentore Woody Guthrie, che Bob va a rievocare sul palco il 20 gennaio ’68 alla Carnegie Hall. Ma sono cover: per il vero ritorno live bisogna attendere l’Isola di Wight ’69, o l’ospitata al Concerto per il Bangla Desh organizzato dall’amico George Harrison nel 1971. Alterna capolavori (Nashville Skyline) a dischi deludenti (Self Portrait). Per un tour a tutto rock occorre pazientare fino al ’74 (in questi giorni è uscito in confezione deluxe il classicoBefore the flood).
L’America continua a stargli addosso. C’è un tale, A.J.Weberman, che all’inizio dei 70 fruga nella spazzatura della famiglia Dylan; analizzando pannolini e bucce vuole dimostrare che Bob si sia venduto al Sistema. Weberman è anche uno stalker telefonico: pianifica dirette radio con il musicista, le spaccia per “interviste-confessione”. Un giorno Bob intercetta Weberman che rovista nella pattumiera, lo insegue, lo butta a terra, lo picchia. Ora è Dylan ad aver afferrato per le gambe il nemico. […]
keith richards mick jagger bob dylan BOB DYLAN AL Newport Folk Festival CON LA CHITARRA ELETTRICA BOB DYLAN AL Newport Folk Festival CON LA CHITARRA ELETTRICA bob dylan 1 BOB DYLAN BOB DYLAN AL PREMIO NOBEL BOB DYLAN 3 BOB DYLAN 2 BOB DYLAN Bob Dylan joni mitchell e bob dylan bob dylan 2 bob dylan 1 bob dylan 10 bob dylan 11 bob dylan 12 rolling thunder revue a bob dylan story by martin scorsese 6 BOB DYLAN 6 BOB DYLAN AL Newport Folk Festival CON LA CHITARRA ELETTRICA bob dylan bob dylan johnny cash bob dylan 2 johnny cash bob dylan bob dylan robbie robertson 2 BOB DYLAN E IL FIGLIO JESSE BOB DYLAN E IL FIGLIO JESSE bob dylan in moto 4