Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/
Eleonora Giorgi è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte, dalla mezzanotte alle sei.
L'attrice ha parlato un po' di se: "Che tipo ero quando andavo a scuola? Ero una tutta un po' malmostosa, ribelle, i miei quattordici anni sono il ‘68, io sono ai Parioli dove esplode Valle Giulia. Ero una ragazzina ribelle, molto carina, orientata a Londra, al futuro, a Londra, ai giovani. Era un'Italia ancora in bianco e nero, io ero ribelle, come molte ragazze della mia generazione. Il rapporto con la mia bellezza? Io nasco da una madre e da un padre bellissimi ed ho una sorella più piccola di me di tre anni che è insieme ad Ornella Muti la donna più bella di Roma.
eleonora giorgi grand hotel excelsior
La mia bellezza è sempre stata relativa perché c'era la sua bellezza. Vinse il concorso 'I bimbi belli' senza partecipare. Lei era quella bella. Bionda platino naturale con le ciglia nere. Io credo di essere stata una ragazza carina, molto riservata, ero la tipica potenziale scrittrice intellettuale. A undici anni passavo il tempo a leggere e scrivere. Poi il vento dei tempi e l'adolescenza che è esplosa mi hanno resa molto diversa".
Ancora Eleonora Giorgi: "In terza media avevo un ragazzino delizioso che si era innamorata di me e che ogni pomeriggio mi portava un regalino. Non l'ho mai premiato nemmeno con un bacio, perché mi piaceva il suo migliore amico. Era un'altra Roma, un'altra Italia. Io e mia sorella dopo pranzo avevamo un sacco di ragazzini sotto casa che venivano a salutarci. Degli ammiratori che ci invitavano a scendere, noi non potevamo".
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Sul rapporto con il fratello Lamberto Giorgi, iconico commentatore calcistico a Roma: "Lamberto ha la tribuna sportiva più antica in Italia, è molto amato a Roma, ha un grande candore, è molto colto. Con lui era un casino, era il cocco del nonno, era estremamente, primo conservatore, primo della classe al classico, aveva la media del 9. Io ero tutto il contrario, spesso litigavamo, lui se ne andava dal nonno".
eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto
Sul suo primo amore: "A 14 anni ho incontrato il mio primo amore. Si chiamava Gabriele, ora è un noto cardiochirurgo. Il ragazzo della mia vita. Rimane il mio unico ragazzo fino a quando sono diventata la Lolita d'Italia. Paradossale, divento la Lolita d'Italia avendo avuto un solo ragazzo. Poi il cinema ha mandato la nostra storia in brandelli. Forse anche i tempi. Vent'anni prima due come noi si sarebbero sposati. Divento la Lolita d'Italia con 'Storia di una monaca di clausura', avevo la Taylor come vicina di camerino, a me sembrava di essere entrata in una favola".
eleonora giorgi carlo verdone borotalco
Sul primo successo: "Allo starter di partenza io non ero una aspirante attrice, mi preparavo all'istituto del restauro, non era proprio mia intenzione fare cinema. E questa mia bellezza era sempre fustigata dalla presenza di mia sorella, è stato un incidente di percorso, ho fatto delle foto da modella mentre studiavo, il cinema è stata una cosa che ho preso per scherzo, ma con grande diligenza, perché io sono sempre stata una prima della classe.
Sono entrata a 19 anni in un mondo di super adulti, mentre giravo il primo film me ne hanno offerti altri tre. Il pubblico mi sceglie, io non so perché. Io dopo due mesi dal mio primo film ero sul set con la Muti di 'Appassionata' e lì esplode il fenomeno 'Lolita', perché c'era la ragazzina con i calzettoni che seduce il padre della sua migliore amica".
Sui suoi problemi con la droga, raccontati in passato: "Non mi sono pentita di aver raccontato certe cose, anzi avrei dovuto farlo tanti decenni prima, avrei potuto aiutare molte persone. Però è cambiato il mondo, oggi è possibile parlarne, trent'anni fa era impossibile farlo, con quello che già dovevo affrontare, macchine del fango, impatti scandalistici, tutte le storie della mia vita, io cerco solo il silenzio, la mia vita è stata uno choc, la mia vita è stata un trauma.
La ragione della droga attiene alla mia famiglia. I miei genitori si sono lasciati a 40 anni con cinque figli, a sedici anni, con i fratellini più piccoli, questa roba ti segna. Io ho un trauma che non è riparabile. Il successo che ho avuto mi ha portato solo a perdere Gabriele, il mio primo amore, che è la ragione che mi ha fatto finire in quel modo.
Con tanto successo sul lavoro, ma rimasta sola, negli anni della scapigliatura romana, in cui ho conosciuto diversi personaggi che sono felice di aver conosciuto, tipo Schifano o Carmelo Bene. Io è come se fossi stata costretta a vivere una vita non mia. E infatti il mio libro si chiama 'Nei panni di un'altra'. Ho vissuto la vita di un'altra. Molto bella, molto interessante, ma la vera Eleonora vive solo negli affetti personali e con i figli".
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Sul rapporto con gli anni che passano: "Il nostro mondo ha allungato la vita, ma il fatto è che non si è allungata la vita, ma la vecchiaia. Io provo orrore per il decadimento, e non a finalità seduttive, non ho esitato nel momento in cui mi sono rivista impressionante perché il mio viso aveva acquistato una gravità che non c'entrava niente con il mio animo, mi sono detta che non avevo voglia di svegliarmi la mattina e vedere quella faccia che non era la mia. Così mi sono rifatta la faccia. Ho mantenuto piene di rughe tanto la bocca quanto gli occhi, non l'ho fatto per rendermi appetibile, l'ho fatto perché amo la bellezza e non sopporto la decadenza".
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