Estratto dell'articolo di Valerio Palmieri per “Chi”
Elisabetta Gregoraci torna a infiammare l’estate: non solo per le sue foto al mare, ma anche perché conduce – e per la settima stagione consecutiva – Battiti live, la kermesse musicale che ha preso il via lo scorso mercoledì su Italia 1 e che ci accompagnerà per tutti i mesi caldi con i tormentoni del momento. Per l’occasione la Gregoraci ha inciso un brano, Uragano, con il co-conduttore Alan Palmieri (ed è la loro terza volta). Ma ci tiene a precisare: «Non sono una cantante, diciamo che... canto come tutti».
Elisabetta, fidanzata ormai da quasi un anno con Giulio Fratini e in ottimi rapporti con l’ex marito, Flavio Briatore, padre di Nathan Falco, è una donna sempre in viaggio, che ama il proprio lavoro e che ha con il pubblico un relazione sempre più stretta e calorosa.
Domanda. Elisabetta, che cos’è la musica per lei?
Risposta. «La mia compagna di viaggio: quando sono felice, o triste, innamorata o malinconica, quando devo prendere un aereo o fare un lungo tragitto in macchina, la musica è sempre con me. E scandisce i momenti importanti: quando sento A te di Jovanotti penso a mio figlio, prima di salire su un aereo ascolto Still believe di Shola Ama... E nelle mie playlist non mancano mai Ligabue, Prince, e Ultimo».
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D. Dopo sette anni alla guida di Battiti, sogna Sanremo? Ci è andata vicino, negli anni passati...
R. «Sognavo di condurre un programma comico e per dieci anni ho fatto Made in Sud, sognavo un programma musicale che mi ricordasse il Festivalbar e mi hanno chiamato a Battiti... Sanremo è il sogno di tutti! Pensi che, quando avevo 18 anni, ho affiancato Claudio Cecchetto alla conduzione di Destinazione Sanremo: ero una bambina, presentavo le Nuove proposte e la finale si teneva sempre al teatro Ariston. Sì, di recente è stato fatto il mio nome, ma alla fine non si è concretizzato niente: però, certo, è una cosa che mi piacerebbe tantissimo fare».
D. Da qualche anno al Festival non c’è più la conduttrice “a tempo indeterminato”, ci sono volti femminili che si alternano ogni sera...
R. «Mi sembra una formula molto interessante: è meglio avere ogni sera una donna diversa da scoprire».
D. Il GfVip è stato uno spartiacque della sua carriera? In fondo, le ha permesso di avvicinarsi a un pubblico che la conosceva solo come volto popolare...
R. «Il motivo per cui ho partecipato era proprio questo: volevo fare conoscere al pubblico quella parte di me che non era mai emersa. Nella Casa mi sono mostrata sotto ogni aspetto: spensierata, fragile, dispiaciuta, alla mano. Avevo tutto da perdere ma mi sono subito ambientata. Magari qualcuno pensava di vedermi viziata, o stesa sul divano a non fare niente: invece mi sono fatta conoscere per come sono veramente. E ho incontrato un pubblico che, da allora, mi segue sempre e che si è affezionato a me come persona».
D. In quel contesto si è discusso molto del suo legame con Flavio Briatore, come non se ne era mai parlato prima. Quanto l’ha condizionata il matrimonio con un uomo così in vista?
R. «È più che un uomo in vista, lui è Flavio Briatore: uno che riempie le pagine dei giornali, una figura imponente. E per me importante: dopo di lui gli uomini avevano paura ad avvicinarsi a me, pensavano che fossimo ancora sposati!».
D. Anche di recente una dichiarazione di Briatore ha suscitato molte critiche: diciamo che, a volte, ama provocare...
R. «Sì, è un uomo intelligente che ama provocare: e spesso ha ragione, ma a volte forse potrebbe dire meno. È quello che continuo a consigliargli di fare...».
D. Vostro figlio è cresciuto bene: adesso dovrà stare attenta alle ragazze?
R. «Non sono troppo gelosa, so che è inevitabile, è la vita. E poi mi piacciono le ragazze che frequenta: sono tutte carine, a volte le porta a casa a fare merenda così le conosco. Ma prima si raccomanda: “Mamma, non fare domande!”, così mi limito a preparare la merenda. Ma di sicuro resto in casa: non lo lascio da sola con un’amica!».
D. E lui, non le chiede mai qualche consiglio sentimentale?
R. «Sì, mi parla delle ragazze che conosce, facciamo discorsi romantici. Ma per le cose più “hot”... secondo me si rivolge a suo padre (ride, ndr)».
D. Un uomo che ha superato lo sbarramento c’è: Giulio Fratini. Vi vediamo insieme da quasi un anno e di recente, per la prima volta, ha parlato di lui.
R. «L’ho dovuto fare perché sono uscite delle nostre foto insieme e non volevo che mio figlio leggesse cose sbagliate: ho parlato di Giulio per evitare che lo facessero altri».
D. L’ha conosciuto in treno...
R. «Sì, mi ha aiutato a scaricare le valigie. Poi mi ha scritto un bellissimo messaggio nella posta privata di Instagram che, però, si è perso fra i tanti che mi arrivano: non ero riuscita a leggerlo. Per fortuna, dopo due anni ci siamo rivisti. Era destino».
D. Vorremmo leggere la sua posta privata di Instagram: chissà quanti calciatori, imprenditori, nomi noti le scrivono...
R. «Non leggo quasi mai i messaggi ma... forse ci potreste scrivere intere paginate (ride, ndr)».
D. Ha un figlio di 12 anni, ma è sempre un sex symbol. A volte, se una donna pubblica una foto provocante, c’è chi commenta “ricordati che sei una mamma”: a lei è mai capitato?
R. «Se ho voglia di pubblicare una foto bella e di non rinunciare a sentirmi sensuale, non vedo cosa ci sia di male: basta che non sia volgare. Se mi va di farlo, lo faccio prima di tutto per me. Se c’è chi non lo accetta, non è un mio problema: siamo nel 2023, dobbiamo evolverci. Un bel corpo è sempre un bel corpo».
D. Una donna si sente sexy anche dopo una gravidanza?
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R. «Mentre aspettavo Nathan avevo preso 26 chili e il mio ginecologo era preoccupato. Ma io non mi curavo del peso: per me l’importante era che stesse bene il bambino e che mi sentissi bene io. Poi ho allattato, quindi non potevo fare sport: ma avevo 29 anni e un Dna che mi ha aiutato a tornare al mio peso standard. Per me è bello vivere la gravidanza senza patemi. Così come è bello, dopo, rimettersi in forma».
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D. È sempre stata un sex symbol, eppure suo marito vide in lei una la donna da sposare e la madre dei suoi figli...
R. «Questo è vero: ne aveva viste tante, di belle donne. Eppure in me vedeva la mamma: forse perché sono molto legata alla mia famiglia. All’inizio si meravigliava di questo attaccamento, ma poi ha capito che per me è un valore: forse è per questo che ha fatto un passo così importante».
D. Ci sono stati uomini che, invece, l’hanno vista solo come oggetto del desiderio?
R. «È strano: tutti gli uomini che ho avuto mi hanno sempre fatto sentire una donna da sposare, ogni relazione che ho avuto è stata importante. Non penso di essere la donna di una sera e sono felice che gli uomini ai quali sono stata legata mi abbiano vista come la donna della vita. Penso di essere sexy, ma anche materna, matura: una donna che trasmette un senso di stabilità».
D. Avrà avuto le sue tentazioni...
R. «Magari sarà capitato, non mi sento una santa... Ma le racconto un episodio: da single sono stata in vacanza con le mie amiche a Ibiza, la patria della spensieratezza. Abbiamo conosciuto ragazzi anche interessanti, ma non ho mai pensato di divertirmi e basta: è una cosa che non fa per me. Insomma, non ho combinato niente perché a me, comunque, piace avere storie serie».
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