ERRORI CHIARI E BARBARESCHI - GRASSO BOCCIA LA MINISERIE SU WALTER CHIARI PRODOTTA (MALE) DA LUCA BARBARESCHI: “CON TUTTO IL MATERIALE DI REPERTORIO CHE ESISTE SU DI LUI ERA QUASI IMPOSSIBILE COSTRUIRE UNA FICTION COSÌ BRUTTA. CI SONO RIUSCITI - UN GIORNO, VIVREMO MAI IN UN PAESE IN CUI LA RAI DECIDE CHE FINANZIARE UNA CASA DI PRODUZIONE DI UN PARLAMENTARE IN CARICA È COSA QUANTO MENO INOPPORTUNA?”…

Condividi questo articolo


Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

WALTER CHIARIWALTER CHIARI

Per chi ha profondamente amato Walter Chiari, l'artista più che l'uomo, la biografia interpretata da Alessio Boni è stata una vera sofferenza. Per dire l'accuratezza con cui hanno lavorato gli sceneggiatori: quando viene arrestato nel 1970 dalla Guardia di Finanza per spaccio di droga e portato in carcere, Chiari-Boni grida: «Questa non è giustizia, è giustizialismo». Ora in quell'anno, come attestano i dizionari, con «giustizialismo» si definiva la dottrina politica del presidente dell'Argentina Perón. Ma è tutto così, alla ricostruzione si è preferito la caricatura.

LUCA BARBARESCHILUCA BARBARESCHI

Prodotta da Luca Barbareschi, scritta da Enzo Monteleone, Luca Rossi, diretta dallo stesso Monteleone, interpretata da Boni, Bianca Guaccero, Caterina Misasi, Anna Drijver, Dajana Roncione, la miniserie in due puntate «Walter Chiari. Fino all'ultima risata» è una rivisitazione superficiale e maldestra. E dire che con tutto il materiale di repertorio che esiste su uno dei più grandi entertainer dello spettacolo italiano era quasi impossibile costruire una fiction così brutta. Ci sono riusciti (Raiuno, domenica, ore 21.30).

Sembra che la vita di Chiari sia solo una sfilata di belle donne, la storia di un talento naturale sconfitto dalla dipendenza dalla droga, un ruotare attorno alla figura del figlio Simone. Manca totalmente la dimensione tragica, che oggi forse è l'unica chiave per riscoprire Walter: dietro ai suoi successi c'è un perdente, dietro al genio non c'è soltanto la sregolatezza, quanto piuttosto la solitudine che sgretola ogni certezza. Chiari voleva trasformare la sua vita di tutti giorni in palcoscenico, costretto fatalmente a recitarvi la parte dell'ingenuo maledetto.

ENZO MONTELEONEENZO MONTELEONE

L'unico a salvarsi è Alessio Boni, fin troppo, però, sprofondato nella parte.
P.S. Ma, un giorno, vivremo mai in un paese in cui la Rai, il Servizio pubblico, decide che finanziare una casa di produzione di un parlamentare in carica è cosa quanto meno inopportuna?

WALTER CHIARI INTERPRETATO DA ALESSIO BONIWALTER CHIARI INTERPRETATO DA ALESSIO BONI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...