A FAR LA CARRA’ COMINCIA TU - AL DONIZETTI DI BERGAMO DEBUTTA IL 29 SETTEMBRE “RAFFA IN THE SKY”, OPERA LIRICA CON COMMISTIONI POP – LA MITOLOGICA RAFFAELLA, IN VERSIONE PRINCIPESSA ALIENA, È INTERPRETATA DA CHIARA DELLO IACOVO, LA MUSICA È DI LAMBERTO CURTONI, IL LIBRETTO DI RENATA CIARAVINO E DI ALBERTO MATTIOLI – “UNA IMPRESA FOLLE E MAGICA. UN PEZZO STORICO DI RAFFAELLA HA UNA PARENTELA INNEGABILE CON IL LAMENTO DELLA NINFA DI MONTEVERDI” - VIDEO

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Egle Santolini per la Stampa - Estratti

 

 

RAFFA IN THE SKY 1 RAFFA IN THE SKY 1

Raffaella Carrà è una principessa aliena, una favolosa extraterrestre benefica, mandata nel fatale 1943 sulla Terra dal padre, re Apollo XI del pianeta Arkadia, per salvare il pianeta con il potere dell’arte. E intanto la società italiana uscita dalla guerra, fra boom, avvento della tivù e una rivoluzione sessuale sempre meno intimidita, si evolve in maniera insperata. Per esempio, la famiglia operaia di emigranti dal Sud formata da Carmela, da Vito e dal figlio Luca…

 

 

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Alt agli spoiler. Quello che vi abbiamo raccontato è il nucleo di Raffa in the Sky, opera commissionata da Brescia Bergamo Capitale della Cultura e al debutto assoluto il 29 settembre al Donizetti di Bergamo. La musica è di Lamberto Curtoni, il libretto di Renata Ciaravino e del nostro Alberto Mattioli, la regìa di Francesco Micheli, primo responsabile della pazza idea, la direzione musicale di Carlo Boccadoro. Nel cast Chiara Dello Iacovo che impersona Raffaella, Carmela Remigio, Gaia Petrone, Dave Monaco, Haris Andrianos e Roberto Lorenzi, con i danzatori della Fattoria Vittadini.

 

 

La sfida è complicata ma proprio per questo, e per l’amore mai domo per Raffa, sta suscitando una gran curiosità, con un buzz alimentato da podcast, serate di karaoke, chat ed eventi preparatori nei quartieri della città. E la domanda è: si può dedicare un’opera, nel 2023, a un’icona popolare?

RAFFA IN THE SKY chiara dello iacovo RAFFA IN THE SKY chiara dello iacovo

 

O si rischia la lesa maestà, beninteso nei confronti del genere e non del personaggio? Il compositore Curtoni, 36 anni da compiere il giorno dell’anteprima, non sottovaluta la sfida ma appare sicurissimo, anche un bel po’ divertito: «La tentazione di un’opera mi pungeva da tempo, ne avevo finita una da camera durante il lockdown con la poetessa Mariangela Gualtieri, ottenendo anche un certo successo. Ma era di un soggetto come questo che andavo in cerca, qualcosa che facesse reagire la contemporaneità con la forma accademica e colta, contro lo scollamento che tanto detesto fra quello che ho amato e studiato a scuola e il sentire comune.

 

RAFFA IN THE SKY RAFFA IN THE SKY

Dopotutto, comporre opere nuove è una necessità assoluta per il futuro del nostro teatro. Quando ho saputo dai miei editori che Micheli stava mettendo a punto il progetto, gli ho telefonato: bisogna proprio che ci vediamo. Raffaella Carrà faceva già parte della mia vita: era un oggetto di casa, una certezza della memoria».

 

Come quelle canzoni che, ovvio, compaiono nella partitura. Ma intessute nella composizione originale di Curtoni: in forma di pattern, spiega lui, di nuclei ricorrenti che in certi casi si dispiegano con molta chiarezza e in altri si celano fino all’impercettibilità. «Non solo», continua, «l’analisi di certi brani mi ha portato a scoprire affinità inaspettate con la forma classica. Non confesserò mai qual è, ma un pezzo storico di Raffaella ha, in un basso di ciaccona, una parentela innegabile con il Lamento della Ninfa di Monteverdi».

 

(...)

 

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L’altra grande sfida musicale, in questa «impresa folle e magica», è poi la commistione fra voci liriche impostate, per esempio quella di una regina del belcanto come Carmela Remigio, e vocalità pop, ovvero la scatenata Chiara Dello Iacovo, piemontese di Savigliano, formatasi alla Scuola dello Stabile di Torino e concorrente a Sanremo fra le Nuove Proposte, di cui già si dice un gran bene.

 

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Come funzionerà, Curtoni? «Avevamo bisogno di sapori diversi, di contrasti: e se all’inizio i due registri appaiono molto distinti, poi i giochi si fanno più complicati». Infine, che cosa risponde a chi confonde Raffa in the Sky con un musical?

 

«Che un musical funziona per canzoni, e che noi, invece, tentiamo un esercizio più complesso: con molte scene d’insieme, con vicende diverse che si sviluppano contemporaneamente». Nella tradizione dello spettacolo che più spettacolo, e più italiano, non si può. Si va in scena orgogliosamente fino all’8 ottobre

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