VITTORIO FELTRI E LAMBERTO SPOSINI
Vittorio Feltri per "Visto"
Il mio amico Lamberto Sposini, un asso dell’informazione televisiva, sta meglio, e ho potuto abbracciarlo al Baretto, noto ristorante milanese. Quando l’ho visto seduto al tavolo in compagnia di amici non ho creduto ai miei occhi. Mi sono sincerato che fosse proprio lui e non ho resistito al desiderio di esprimergli la mia gioia nel saperlo avviato a guarigione.
Tutti ricordano quello che gli è accaduto alcuni anni or sono. Un malore mentre si accingeva a parlare davanti alle telecamere. Egli, tardivamente soccorso, si aggravò al punto da non essere ancora riuscito a riprendersi appieno. La sua assenza dal video suscita dispiacere nella massa di gente che gradiva il suo lavoro scrupoloso di giornalista.
LAMBERTO SPOSINI CON LELE MORA E VITTORIO FELTRI
Avere incontrato recentemente Lamberto in una situazione di normalità, com’è un pranzo, mi ha rincuorato. Sposini ha sorriso e abbiamo conversato qualche minuto. Non mi sono trattenuto a lungo per non affaticarlo: spero però che la prossima volta che ci stringeremo la mano sarà in uno studio della Tv. Sarebbe stupendo ascoltarlo ancora mentre discetta al microfono. Mi auguro che ciò avvenga presto.
Conosco Lamberto dall’inizio degli anni Ottanta. Facevo parte con lui della squadra di collaboratori che aiutava Enzo Biagi nella realizzazione di programmi televisivi assai apprezzati da un folto pubblico. Sposini era già molto bravo a quel tempo, e i suoi interventi erano spesso decisivi.
Si capiva che avrebbe fatto strada e, in effetti, salì in fretta verso la vetta della popolarità, dirigendo con Enrico Mentana il Tg5 e, in seguito, conducendo trasmissioni di successo con disinvolta abilità. L’incidente gli ha interrotto una carriera strepitosa, che riprenderà. Lui lo merita. E tutti noi meritiamo di ammirare di nuovo i frutti della sua straordinaria professionalità.
SABINA DONADIO E LAMBERTO SPOSINI