1. LA BREXIT MINACCIA ANCHE IL 'TRONO DI SPADE'
Alessandro Logroscino per www.ansa.it
C'e' un trono che rischia di cadere a causa della Brexit. Non e' - almeno per ora - quello della regina Elisabetta, bensi' quello di 'Game of Thrones', popolarissima (e costosissima) serie che ai fondi europei attinge, e non poco, per la gioia degli appassionati del fantasy. L'allarme arriva da un'associazione internazionale del settore produttivo, secondo la quale l'esito del referendum del 23 giugno rischia d'impoverire la tv nel Regno Unito. E di mettere in ginocchio produzioni onerose, non solo britanniche.
A lanciare l'allarme - a giochi fatti - e' Michael Ryan, presidente dell'Independent Film and Television Alliance (Ifta), sigla internazionale che rappresenta case di produzione indipendenti. Ryan, in dichiarazioni pubblicate da Variety e rimbalzate sui media londinesi, non ha usato sfumature: "il settore creativo" - ha sostenuto - potrebbe essere "devastato" dall'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. Un grosso guaio, ha insistito, per l'industria del cinema e della tv nell'isola.
game of thrones alla stessa ora della partita dell inghilterra
"La produzione di film e programmi televisivi e' molto onerosa", ha ricordato, senza contare che e' fondata su rapporti multinazionali che il divorzio di Londra da Bruxelles scuote: "Oggi non sappiamo piu' come funzioneranno le nostre relazioni con produttori, finanziatori e distributori" nel continente, ne' quali saranno esattamente le conseguenze fiscali, ha denunciato.
L'industria dello spettacolo si e' schierata in maggioranza a sostegno di Remain nella campagna referendaria britannica, ricordano i media, con un appello contro la Brexit sottoscritto da circa 300 fra attori, scrittori, musicisti e artisti vari.
Saremo "piu' forti se rimaniamo in Europa, più fantasiosi e piu' creativi", avevano affermato. Ma non e' servito. E ora e' tempo di fare i conti. Per la verità, Ryan ammette che al momento il quadro non e' chiaro, ma le preoccupazioni sono diffuse. E coinvolgono anche una grande società di produzione Usa come Hbo, quella che firma appunto, fra l'altro, 'Game of Thrones': 'Il trono di spade' nella versione italiana.
trono di spade finale di stagione
Si tratta infatti di una serie girata in larga parte in Irlanda del Nord e realizzata anche grazie al sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale. Una fonte provvidenziale di finanziamento che l'addio del Regno Unito all'Ue e' destinato a far svanire: come in una scena da film fantasy.
2. GAME OF THRONES, PER HBO BREXIT NON INFLUIRÀ SUL FUTURO DELLA SERIE
Serena Angelucci per http://www.maridacaterini.it/
jon snow nudo nella sesta stagione
Il Trono di Spade non sarà la prima vittima della Brexit. Dopo la decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione Europea, la casa di produzione HBO rassicura i fan: nessuna conseguenza sulla serie cult nota a livello internazionale che in Italia va in onda su Sky Atlantic. Attualmente viene trasmessa la sesta stagione.
Il motivo dei timori che si sono susseguiti nei giorni scorsi, è da ricercarsi nella constatazione che Game of Thrones è girata per la maggior parte in Irlanda del Nord ed è realizzata con il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale.
Tutto quello che è accaduto dopo il referendum, potrebbe dunque mettere a rischio le nuove stagioni della serie scatenando delle speculazioni sul destino degli abitanti di Westeros.
La verità è che dopo il diluvio di no all'Unione Europea, i sudditi di Sua Maestà Elisabetta II potrebbero aver deciso non solo del loro futuro ma anche delle sorti della serie più amata a livello internazionale.
Game of Thrones insomma potrebbe essere a rischio. E ci si interroga su cosa succederà ai protagonisti del serial di cui è già stata rinnovata non solo la settima stagione.
Ci ha pensato la HBO a rassicurare anche se, per adesso, ha dovuto abbandonare l'Irlanda del Nord per le riprese de Il Trono di Spade.
La casa di produzione cerca di calmare gli animi dei tanti fan e di mettere a tacere i timori che si stanno scatenando.
La HBO ha già fatto sapere che il risultato del referendum sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea non avrà in alcun modo ripercussioni su Game of Thrones. Questo è scritto nel comunicato ufficiale che ha sottolineato come i fondi per la produzione provengono esclusivamente dall'Irlanda del Nord e non utilizzano in alcun modo quelli previsti dall'Unione Europea.
In Irlanda è stato allestito da sempre uno dei set più importanti e questo aveva creato migliaia di posti di lavoro. Proprio per preservare tali posti, alla vigilia del voto, molti attori, registi, musicisti e letterati avevano firmato un appello anti Brexit.
In effetti c'è anche da sottolineare che a Belfast e nei dintorni ha vinto il partito del restare in Europa. Ma purtroppo adesso l'Irlanda del Nord si vede costretta a subire la volontà maggioritaria espressa da Londra.
TRONO DI SPADE KHALEESI ORDINA A DAARIO DI SPOGLIARSI
Sempre in Irlanda sono state girate le scene più caratteristiche della serie. E come se non bastasse, si è creato un indotto turistico molto importante: sono tantissimi i pacchetti turistici per visitare le zone delle riprese. Insomma in Irlanda del Nord il turismo ha avuto un notevolissimo impatto proprio grazie a Game of Thrones.
E adesso la domanda è: bisogna davvero credere alle rassicurazioni che ci vengono fatte sul futuro irlandese della serie?