IL GOVERNO MELONI SI È IMPANTANATO ANCHE SULLA RAI: IL 12 SETTEMBRE RISCHIA DI SALTARE IL VOTO PER IL CDA DELLA TV PUBBLICA - COME DAGO DIXIT, AL CDM DI VENERDÌ SCORSO LA DUCETTA HA DETTATO I SUOI NOMI: ROSSI AD (QUOTA FDI) E AGNES PRESIDENTE (QUOTA FI). LA LEGA, CHE SPERAVA DI PIAZZARE UN NUOVO DG, SI È BECCATA UN DUE DI PICCHE – IN QUESTO MARASMA SI APRONO TRE SCENARI. IL PRIMO È UNA FORZATURA: FDI NOMINA I 4 DEL CDA RISCHIANDO DI BRUCIARE LA LETTIANA AGNES. MOTIVO PER CUI FI PUNTA ALLA SECONDA OPZIONE: LA PROROGATIO FINO A UN ACCORDO. MA POTREBBE ESSERCI ANCHE UNA TERZA VIA CHE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Mario Ajello per “il Messaggero”

 

meloni viale mazzini rai meloni viale mazzini rai

Sembrava esserci almeno un punto fermo nel bailamme della Rai. Quello del 12 settembre, con il voto alla Camera e al Senato dei 4 componenti di nomina parlamentare per il Cda del servizio pubblico. Ma adesso barcolla anche quella […] Lega e Forza Italia fanno melina […] - e il Pd e il resto della minoranza tantomeno spingono per il voto visto che vorrebbero una nuova governance televisiva solo una volta che sia stata fatta la nuova legge sulla Rai. E allora, il marasma pre-vacanziero tra il palazzo di Viale Mazzini e i palazzi della politica si sta riproponendo tale e quale in questa fase.

giampaolo rossi roberto sergio giampaolo rossi roberto sergio

 

Come se ne uscirà, visto che il Cda è scaduto da maggio, che Meloni non può dare prova di debolezza, che l'azienda ha bisogno di chiarezza e di piena operatività?

Due opzioni, anzi tre, sono sul tappeto in questo stallo che rischia di durare a lungo. La prima è quella della forzatura […] il 12 settembre il Parlamento vota comunque i 4 del Cda […] Il Mef indica i due componenti - quello che farà il dg e quello che farà il presidente - di scelta governativa.

 

simona agnes foto di bacco simona agnes foto di bacco

Il Cda ratifica l'ad e poi si va in Vigilanza Rai ad eleggere il presidente. Se quest'ultimo - si tratta in questa circostanza di Simona Agnes, vicina a Forza Italia - non ha i due terzi dei voti, compresi quindi quelli aggiuntivi di parte della minoranza, si va avanti lo stesso. E il presidente lo fa il più anziano dei consiglieri, visto che il dominus della Rai, secondo la legge in vigore, voluta a suo tempo da Renzi, è l'ad. Questo è uno scenario hard, su cui oltretutto grava come una spada di Damocle il pronunciamento del 23 ottobre del Tar che potrebbe approvare […] ricorso che chiede un'altra modalità di elezione della governance televisiva.

 

MELONI E SALVINI COME SANDRA E RAIMONDO - ANNETTA BAUSETTI MELONI E SALVINI COME SANDRA E RAIMONDO - ANNETTA BAUSETTI

Gli iper-meloniani avanzano questa opzione, ma Giorgia (che comunque non ne può più dello stallo) ne conosce tutte le insidie. […] Nel Pd […] si tende ad escludere il blitz. Matteo Salvini dice «non c'è nessuna fretta», il che significa che o gli danno il dg (Marco Cunsolo?) o altre compensazioni, nella guida delle direzioni di genere e dei tiggì […] per bilanciare la poltronissima di Giampaolo Rossi in quota FdI come ad, oppure si va avanti con la dirigenza attuale.

 

Nella quale il leader leghista può contare su un ottimo rapporto con Roberto Sergio, al momento in modalità doppietta: è sia ad, sia presidente in quanto consigliere più anziano di tutti dopo la dimissioni di Mariella Soldi dalla presidenza.

E quanto a Forza Italia, anche lì la linea […] è quella della prorogatio della prorogatio, ossia dare ancora tempo a questo Cda, non votare il nuovo ed evitare così il rischio che Agnes venga silurata come presidente perché le opposizioni […] le negano i due voti mancanti per il traguardo.

 

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

Le parole di Maurizio Gasparri, che gestisce la materia in casa forzista, sono chiarissime: «Se non c'è l'accordo globale, dentro la maggioranza ma anche con le opposizioni che gridano Aventino-Aventino! ma intanto hanno gran quantità di direttori e di conduttori Rai schierati a sinistra, si va avanti con il Cda che c'è, si prosegue con Sergio ad e Rossi dg». […] Lo stesso Tajani è indisponibilissimo a che si faccia il Cda senza che si arrivi subito alla presidenza ad Agnes: «Non esistono nomi alternativi e altre ipotesi, o lei o lei», questa la sua posizione.

roberto sergio con rossi roberto sergio con rossi

 

[…]lo schema due è quello della prorogatio in attesa della quadratura del cerchio.

Ma attenzione. C'è un'idea che può farsi strada nel centrodestra, e sarebbe un problema politico nel caso per le opposizioni dire di no. Lo schema numero tre è questo: riformiamo la legge secondo le linee del Freedom Act Europe - ossia la Rai svincolata dai partiti - ma contemporaneamente nominiamo il consigliere che manca (al posto di Soldi) e facciamo restare l'attuale Cda in proroga e le opposizioni, dopo aver incassato politicamente il cambio della legge che chiedono con insistenza, potrebbero pensare di votare la Agnes.

 

VORTICE DI MAGGIORANZA - IL GIORNALONE - LA STAMPA VORTICE DI MAGGIORANZA - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Si tratterebbe di una soluzione soddisfacente per Forza Italia (che incassa la Agnes), per la Lega (che avrebbe ancora Sergio ad) e magari per Meloni che dimostrerebbe di non avere TeleMeloni […]

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...