Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”
È il lato oscuro dei bambini di Hollywood. Lo riconosci dagli occhi. Già da piccolo, all' epoca in cui a 10 anni interpretò Anakin Skywalker in Star Wars , lo sguardo di Jake Lloyd era increspato da un velo di inquietudine. Ora, col pizzetto mal cresciuto, i capelli rapati quasi a zero, quello sguardo così spaesato nella durezza rispecchia in maniera grottesca il titolo del suo film della saga: La minaccia fantasma.
«Il mio Jake soffre di schizofrenia paranoide», ha detto la madre dell' attore, Lisa Lloyd, fornendo lei stessa n bollettini medici con una serie di dettagli che sono abituali in America ma lontani dalla mentalità europea. «Sfortunatamente, gli è stato diagnosticato un altro disturbo, l' anosognosia, che gli impedisce di riconoscere di essere malato». La baby star è diventata schizofrenica. I guai per Jake erano cominciati nel 2015, l' anno prima di essere ricoverato era stato arrestato a Charleston per guida pericolosa e senza patente, e per resistenza a pubblico ufficiale.
Lo stesso reato di cui si macchiò, nel 2006, Lindsay Lohan, che due settimane dopo finì nuovamente ammanettata per possesso di cocaina. Ma aveva 30 anni. Haley Joel Osment ne aveva 18 quando finì nei guai, dopo che nel 1999, a soli 11 anni, ricevette una nomination agli Oscar come migliore attore non protagonista ne Il sesto senso (prima era apparso come il figlio di Tom Hanks in Forrest Gump ). Fu costretto dal giudice a entrare in un programma di riabilitazione per alcolisti dopo che a un controllo della polizia risultò anche lui in stato di ebbrezza e condannato per la marjiuana in tasca.
Un' altra giovane stella precipitò dalla collina di Hollywood. Sotto il peso delle pressioni, di un successo arrivato troppo presto perdono l' equilibrio. Haley Joel Osment, che apparve imbolsito, irriconoscibile, nel 2017 in X-Files, disse che è stato «molto difficile crescere, trovare ruoli da adulto, dopo il mio grande successo da bambino». Nell' infanzia bruciata di Hollywood trovano posto Drew Barrymore e Judy Garland.
Poi entrano in campo i genitori divorati dall' ambizione o dalle loro frustrazioni, da quello che non sono riusciti a fare, dilapidano i patrimoni dei figli, com' è successo a Macaulay Culkin dopo Mamma ho perso l' aereo : magrissimo, tentò di rilanciarsi come cantante. Indietro nel tempo, Anissa Jones aveva i boccoli biondi e il viso punteggiato di lentiggini. Dopo il grande successo in tv, bambina prodigio in Tre nipoti e un maggiordomo (ebbe un provino da Martin Scorsese in Taxi Driver per il ruolo che poi andò a Jodie Foster), oppressa da una madre che la voleva famosa («mi ossessionava perché sperava di continuare a vantarsi di avere una figlia famosa», diceva), si perse tra cattive compagnie e morì a 18 anni di overdose.
Controversa è la storia di Jimmy Bennett, del quale si erano perse le tracce fino a quando, sul New York Times , accusò Asia Argento di molestie sessuali in una camera d' albergo in California, quando di anni ne aveva 17 anni, molto tempo dopo avere partecipato al film di Asia Ingannevole è il cuore più di ogni cosa : l' attrice ha negato e ribaltato l' accusa. Vennero fuori foto dei due insieme, sms, ricatti, soldi, detective: la vicenda si intorbidì.
In queste storie di innocenza perduta, ritroviamo Erin Marie Moran. Era la sorella minore di Richie Cunningham, soprannominata Sottiletta, in Happy Days , da adolescente si era fatta notare nelle pubblicità. Ma smise di lavorare presto, spinta dall' indigenza, viveva nella roulotte della suocera in un camping dell' Indiana. Morì a 56 anni, nel 2017, dopo un' infanzia senza infanzia.
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