INCREDIBILE, CARLO ROSSELLA HA TROVATO ALL’IMPROVVISO IL CORAGGIO SOLO PER ATTACCARE GIORGIA MELONI - UNO CHE E’ STATO DIRETTORE DEL TG1 E DEL TG5, EPOCA BERLUSCONI, NON PERDE OCCASIONE PER SVELENARE SULLA DUCETTA: “ALCUNI GIORNALI AMERICANI, I PIÙ IMPORTANTI, NON SONO CERTO IN ATTESA DELLA VISITA DELLA NOSTRA PREMIER COME SCRIVONO CERTI QUOTIDIANI ITALIANI. I NOSTRI, ASSOMIGLIANO MOLTO ALLA PRAVDA AI TEMPI DI LEONID BREŽNEV” – IN UN’INTERVISTA A “LA STAMPA” AVEVA CIANCIATO DI “REGIME”

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CARLO ROSSELLA SILVIO BERLUSCONI CARLO ROSSELLA SILVIO BERLUSCONI

Da www.liberoquotidiano.it

 

Carlo Rossella torna ad attaccare Giorgia Meloni. Nella sua rubrica su Il Foglio, "Alta società", il giornalista scrive queste poche righe che però dicono tutto: "Weekend a Washington. Alcuni giornali americani, i più importanti, non sono certo in attesa della visita della nostra premier come scrivono certi quotidiani italiani. I nostri, assomigliano molto alla Pravda ai tempi di Leonid Breznev".

 

meloni berlusconi salvini al quirinale meloni berlusconi salvini al quirinale

Tre settimane fa, scriveva sempre su Il Foglio Carlo Rossella, che "i giornali stranieri chiamano la Meloni: 'The post-fascist premier of Italy'. Non è certo un complimento", dimenticando però gli elogi arrivati dall'estero e tutti indirizzati al premier. Come il Times, dove si leggeva: "Definita un pericolo, ora Giorgia Meloni è la leader più popolare dell'Ue". E ancora, il giornale inglese non ci era andato affatto per il sottile attaccando i critici che "speculavano su quanto a lungo una leader con poca esperienza di governo potesse tenere insieme una coalizione tripartitica che include due dei suoi più grandi rivali a destra".

carlo rossella foto di bacco carlo rossella foto di bacco

 

In una successiva intervista a La Stampa, Carlo Rossella aveva parlato della Rai come "Tele Meloni", che "è un regime, lo slogan è disporre e imporre". E lui che è stato un direttore della Rai aveva aggiunto: "La lottizzazione c’è sempre stata, ma non in modo così selvaggio. Ora vedo il tentativo di trasformare il servizio pubblico in un servizio privato".

 

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