IO, CLAUDE LÉVI-STRAUSS, CONFUSO CON QUELLO DEI JEANS – L’ESILIO A NEW YORK, BRETON SCAMBIATO PER UN ORSO, LA MALEDIZIONE DI QUEL COGNOME - NELLE LETTERE INEDITE AI GENITORI IL RITRATTO DI UN GENIO - QUELLE SCORRIBANDE TRA I RIGATTIERI ALLA RICERCA DI OGGETTI INDIANI: "L’ETNOLOGO È COME UNO STRACCIVENDOLO..." 

-

Condividi questo articolo


Giuseppe Scaraffia per il Messaggero

 

claude levi strauss famiglia claude levi strauss famiglia

Nella biblioteca nessuno sembrava fare caso allo spettacolo che aveva stupito Claude Lévi-Strauss, un pellerossa con un maestoso copricapo di penne d'aquila e un costume di pelli d'ermellino intento a prendere appunti con una stilografica Parker, per poi discutere con i bibliotecari in un inglese perfetto.

 

Ma er ano molte le cose che dovevano sorprendere, affascinare o turbare quell'esule francese approdato a New York dopo una fortunosa traversata lasciandosi alle spalle l'Europa dilaniata dalla seconda guerra mondiale. Il resoconto di queste esperienze è una delle parti più interessanti delle Lettere ai genitori. 1931-1942 (Il Saggiatore), in cui quel trentenne informa e rassicura i famigliari in ansia sulla sua sorte. Al contrario di molti esuli non detestava la città.

 

claude levi strauss cover claude levi strauss cover

«Quelli che definiscono brutta New York sono solo vittima di un'illusione della percezione». Non avendo ancora cambiato registro si ostinavano a giudicarla una città come le altre, senza capire che bisognava considerarla un «paesaggio artificiale» modulato dai «precipizi sublimi» alla base dei grattacieli e dalle «vallate ombrose disseminate di auto multicolori come fiori».

 

Tutto gli sembrava fuori misura, dal «piccolo albergo» di «soli» tredici piani, al pranzo «colossale» in un bar dove per 25 centesimi gli avevano servito panini, burro, hamburger, patate, fagiolini e insalata. Un'abbondanza inedita per quel giovane studioso abituato alla penuria della guerra. Non poteva però impedirsi di detestare la parte elegante di New York, «lussuosa, glaciale e deprimente».

claude levi strauss claude levi strauss

 

Si era invece trovato bene in un quartiere che gli avevano consigliato, Greenwich Village, la «Montparnasse locale», dove aveva trovato un appartamento «fantasioso». Si entrava da un seminterrato per poi risalire al primo piano dove si apriva un grande atelier da pittore col tetto di vetro, una cucina e un bagno molto moderni e una serie di finestre aperte sul verde. «Il tutto per 50 dollari al mese» compresa la cameriera, «una magnifica donna nera». Per non parlare di un'inedita comodità: l'affitto comprendeva la registrazione dei messaggi telefonico lasciati in sua assenza al telefono comune nel corridoio dello stabile.

 

GLI INCONVENIENTITuttavia c'erano degli inconvenienti. «Le giornate sono troppo corte per fare tutto quel che devo fare e inoltre sono distrutto dal sonno per una specie di reazione nervosa davanti a quell'esistenza talmente piena e così diversa da quella di prima». C'era solo un problema, spiegava ai genitori, dovevano scrivere «al prof. Claude L. Strauss» per evitare scambi con «un popolare fabbricanti di impermeabili» che aveva il suo stesso cognome.

 

claude levi strauss claude levi strauss

Aveva subito trovato lavoro, un corso alla New School, sulle culture indigene sudamericane, il primo di una serie di incarichi che avrebbe svolto in quel periodo. Ma le basi per la rivoluzione interiore che avrebbe provocato un profondo cambiamento nel suo modo di considerate il mondo erano state poste durante la traversata dell'oceano. Infatti sulla nave aveva scambiato molte lettere con un altro passeggero, André Breton, la guida dei surrealisti, che, mentre Lévi-Strauss godeva di una sontuosa cabina, si aggirava in una tuta blu che lo faceva sembrare un orso tra gli intellettuali in esilio accalcati nel resto del transatlantico.

 

IL RITUALE Lévi-Strauss aveva partecipato con piacere ai giochi di quell'avanguardia, in cui aveva individuato «una specie di rituale d'iniziazione». Aveva condiviso con loro le scorribande tra i rigattieri della città alla ricerca di maschere e oggetti delle tribù indiane. Quelle che per gli antiquari erano curiosità senza valore diventavano per loro vere e proprie rivelazioni, non sempre positive come il giorno in cui un oggetto aveva scatenato in Breton un'inspiegabile allergia che l'aveva fatto soffrire per giorni. Proprio da quell'uomo solenne e maestoso, il giovane studioso avrebbe imparato ad apprezzare cose che altrimenti gli sarebbero sfuggite.

 

claude levi strauss claude levi strauss

Ma l'insegnamento più imprevedibile gli era giunto il giorno in cui, davanti a oggetti inequivocabilmente fabbricati per i turisti, aveva notato uno strano fenomeno. Mentre li guardava con disprezzo, aveva visto Breton contemplarli estasiato. In quel momento il futuro antropologo capì che il basso valore artistico degli oggetti non toglieva nulla alla loro bellezza. «Breton non era né un purista né uno specialista, ma per questo motivo vedeva cose che io non vedevo». Molti anni dopo avrebbe scritto: «L'etnologo è per prima cosa una specie di straccivendolo che si è dato il compito di raccogliere e scoprire il valore di tutto ciò che è stato disdegnato e disprezzato nel corso dei secoli».

 

 

Claude Levi-Strauss in un disegno di David Levine - Copyright The New York Review of Books Claude Levi-Strauss in un disegno di David Levine - Copyright The New York Review of Books Claude Levi Strauss con l'uniforme di Immortale di Francia Claude Levi Strauss con l'uniforme di Immortale di Francia Claude Levi-Strauss in un autoscatto degli anni 30 presso la tribù dei Nambikwara in Amazzonia con una scimmietta sulla gamba Claude Levi-Strauss in un autoscatto degli anni 30 presso la tribù dei Nambikwara in Amazzonia con una scimmietta sulla gamba

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...