IO TALK, MA NESSUNO ASCOLTA - LUIGI RICCI ANALIZZA LA CRISI SENZA FINE DEI TALK POLITICI: IN 5 ANNI IL BACINO DEL PUBBLICO SI È PROSCIUGATO DEL 70%. LONTANI SONO I TEMPI IN CUI SANTORO FACEVA IL 33% CON BERLUSCONI E ‘BALLARÒ’ PORTAVA RAI3 AL 24%. DA PARAGONE A LERNER, DA MICHELONE A SEMPRINI, MOLTI SONO STATI CHIUSI. E CHI SOPRAVVIVE, LO FA CON MEDIE SOTTO IL 5%. CHE SUCCEDERÀ CON L’ARRIVO DI GILETTI? AH, SAPERLO…

-

Condividi questo articolo


Luigi Ricci per http://istitutobarometro.blogspot.it/2017/10/talk-politici-una-crisi-senza-fine.html

 

BERLUSCONI SPOLVERA LA SEDIA SU CUI ERA SEDUTO TRAVAGLIO BERLUSCONI SPOLVERA LA SEDIA SU CUI ERA SEDUTO TRAVAGLIO

È da qualche anno che si parla della crisi di audience dei talk; al proliferare dell'attualità politica in primetime era stata attribuita una parte di responsabilità per l’emorragia di spettatori; ma sono proprio i politici in tv che pare abbiano stancato il pubblico; lo dimostra il cambio di scaletta dei principali talk show in onda nell'ultima stagione, dove al centro delle puntate, attori, magistrati, imprenditori, atleti, hanno preso il posto dei principali esponenti dei partiti, sempre più relegati nelle fasce che fanno meno "danni" all'indice d’ascolto.

 

Giovanni Floris e Elsa Fornero Giovanni Floris e Elsa Fornero

Sono passati appena quattro anni, ma sembrano un’eternità, da quando il 10 gennaio 2013 “Servizio Pubblico”, su La7, con Michele Santoro rientrato a condurre un programma dopo l’uscita da Rai2, ospitò Silvio Berlusconi, che non si era mai incontrato con Santoro in TV. Quel match storico per la TV andato in onda sulla rete (non ancora) di Cairo realizzò un ascolto record per un talk politico di 8,67 Milioni di spettatori (33,6%); memorabile anche il risultato di “Ballarò” di quel martedì del 6 dicembre 2011 in piena crisi economica con ospite Elsa Fornero, allora ministro del lavoro, che raggiunse un ascolto di 6,37 Milioni di spettatori (24,1%).

berlusconi, santoro berlusconi, santoro

 

Negli ultimi anni alcuni programmi sono stati chiusi, come "Ballarò" su Rai3, stessa sorte su La7 per "Servizio Pubblico" e "L’infedele" condotto da Gad Lerner.

 

Negli anni successivi sono stati lanciati alcuni nuovi talk politici che, però, hanno avuto una programmazione travagliata.

Tre stagioni dal 2013 al 2016 per “Virus” su Rai 2, condotto da Nicola Porro. Dopo essere stato cancellato dal palinsesto, il conduttore è passato alla seconda serata di Canale5 con "Matrix".

 

Su La7 “La gabbia”, talk “antisistema” di Gianluigi Paragone, è andato in onda per quattro stagioni da settembre 2013 a giugno 2017, ed è stato chiuso con l’arrivo alla rete di Andrea Salerno. Paragone, ancora sotto contratto di La7, scalpita in panchina.

 

gianluigi paragone gianluigi paragone

Nel settembre 2016 è la volta di “Politics”, programma di Rai3 affidato all'ex mezzobusto di SkyTG24 Gianluca Semprini; talk che aveva l'ambizione di far dimenticare le ultime due stagioni di "Ballarò", che dopo il passaggio di Floris a La7 con "Di Martedì", erano state affidate a Massimo Giannini.

 

"Politics", partito il 6 settembre 2016, ha chiuso i battenti il 13 dicembre, la settimana dopo il Referendum Costituzionale, senza riuscire ad arrivare alla tappa del panettone.

 

NICOLA PORRO NICOLA PORRO

Nell'autunno 2012 (il 23 febbraio dell’anno successivo ci furono le Elezioni Legislative) la somma dell’ascolto medio del talk del primetime totalizzava circa 9,03 Milioni di spettatori; di cui 4,09 Milioni (15,6%) raggiunti su Rai3 da "Ballarò" di Floris e 2,67 Milioni da Michele Santoro con "Servizio Pubblico" su La7.

 

Nella seconda stagione di Corrado Formigli a La7, “PiazzaPulita” nell'autunno 2012 raggiungeva 1,44 Milioni (6,7%). PiazzaPulita è l’unico talk sopravvissuto negli ultimi cinque anni, dimezzando, però, gli spettatori, ridotti in quest’ultima stagione a 780 mila (4,3%), anche se nell'ultima puntata, con ospite Massimo Giletti, l’ascolto è rimbalzato a 1,08 Milioni (5,7%).

GILETTI L ARENA GILETTI L ARENA

 

Nessuno dei tre talk attualmente in onda riesce a raggiungere una media stagionale del 5%; con un confronto serrato nella serata del martedì tra #Cartabianca su Rai3 e Di Martedì La7.

Il talk condotto da Bianca Berlinguer realizza una media di 922 mila (4,2%); mentre quello di Giovanni Floris vince la sfida del martedì con un ascolto di 1,04 Milioni (4,8%).

 

Va sottolineato che #Cartabianca incassa circa 1,2 punti in meno rispetto al dato medio del primetime stagionale di Rai3; i due talk show attualmente in onda su La7 migliorano di quasi due punti il dato medio della programmazione di La7 nell'ultima stagione autunnale.

geppi cucciari bianca berlinguer geppi cucciari bianca berlinguer

 

A cinque anni di distanza; e a pochi mesi dalle prossime elezioni legislative, previste nella primavera 2018; il bacino di pubblico dei talk politici si è prosciugato del 70%, rispetto a cinque anni prima, arrivando ad un ascolto totale di 2,74 Milioni.

 

Restiamo in attesa dell’ennesimo talk politico. Infatti, come annunciato a PiazzaPulita, Massimo Giletti su La7 sfiderà la domenica sera Fabio Fazio a partire dal 12 novembre.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!