Pubblichiamo l'incipit del nono capitolo del nuovo romanzo di Michel Houellebecq, Annientare, da oggi in libreria per la nave di Teseo, nella traduzione dal francese di Milena Zemira Ciccimarra.
In questo libro, il protagonista è Paul Raison, un alto dirigente ministeriale che, di fronte a una minaccia più grande di lui, tenta di ricomporre i pezzi disallineati della propria vita, e si trova a guardare a Prudence, un amore perduto eppure in qualche modo presente, come all'unica isola protetta di una civiltà in pericolo.
Il romanzo tratta temi molto attuali come la sicurezza informatica, e descrive un mondo in cui hacker senza scrupoli possono mettere a repentaglio la nostra vita quotidiana. In questo passo, Paul torna nella casa coniugale in cui passa sempre meno di frequente, e si sente in dovere di inventare una scusa per la sua presenza inaspettata.
Quando spinse la porta dell'appartamento, rimase stupito sentendo provenire dalla zona giorno un canto di balene, e capì che Prudence era certamente rientrata, doveva essere a casa in quel momento, era il suo orario abituale.
Per lui, invece, non lo era affatto; da quando faceva parte del gabinetto, aveva preso l'abitudine di alzarsi tardi, poi verso mezzogiorno si avviava al ministero, facendo una passeggiata nel Parc de Bercy aveva quasi finito per amarlo quel parco, con i suoi orticelli del cazzo e nel giardino Yitzhak Rabin.
Arrivato a Bercy pranzava, di solito con un piatto di pesce affumicato il gabinetto aveva delle cucine separate dal resto del ministero, e il cuoco era eccellente, ma a mezzogiorno preferiva accontentarsi del pesce affumicato. Era in quel momento della giornata che incontrava Bruno per la prima volta.
L'APPARTAMENTO
Lui arrivava presto in ufficio, fin dalle sette del mattino e da quando occupava l'appartamento di servizio, a volte ci trascorreva parte della notte ma non prendeva mai appuntamenti nella mattinata, che dedicava al lavoro di base.
Mentre pranzava, in genere solamente in compagnia di Paul, passavano in rassegna gli appuntamenti del pomeriggio e della sera, le probabili seccature.
IL TERRORE
HOUELLEBECQ al salone del libro di torino 1
La maggior parte delle volte Paul rientrava a casa tardi, tra l'una e le tre di notte, quando Prudence si era già da tempo ritirata nella sua stanza. A volte concludeva la giornata guardando dei documentari sugli animali; aveva da tempo smesso di masturbarsi. In realtà erano mesi quasi un anno, pensò con terrore che non incrociava sua moglie, e anche negli anni precedenti non capitava molto spesso che si incrociassero, e mai per molto.
In quanto rappresentanti delle più alte categorie socioprofessionali, non intendevano certo abbassarsi e ritenevano fondamentale che il naufragio della loro coppia avvenisse in condizioni di civiltà ottimali. Tuttavia, quando udì il canto delle balene, fu lì lì per darsi alla fuga, lasciare l'appartamento e andare a cercarsi un hotel per la notte.
HOUELLEBECQ al salone del libro di torino 2
Ma la stanchezza ebbe la meglio, e spinse la porta della zona giorno. Prudence sobbalzò quando lo scorse, nemmeno lei doveva essere tanto tranquilla. Bisognava agire rapidamente, disinnescare subito la situazione: suo padre aveva avuto un ictus, si giustificò, era in coma all'ospedale di Lione, ecco spiegata la ragione di quell'orario insolito, ma dal giorno dopo tutto sarebbe tornato alla normalità, la cosa non si sarebbe più ripetuta.
Lei non mostrò una particolare reazione a quella promessa; al contrario, stranamente sembrava dispiaciuta per lui, il suo viso si era corrugato per effetto di qualcosa che assomigliava a tristezza, o almeno a preoccupazione.
Certo, quel sentimento svanì nel giro di pochi secondi, ma c'era stato, non c'erano dubbi. Poi disse qualcosa di più banale, che Paul doveva organizzarsi com' era meglio per lui, senza tenere conto di lei, e cose così.
I GENITORI
Anche Prudence si approssimava ai cinquanta; come se la passavano, di preciso, i suoi genitori? Erano i tipici borghesi di sinistra, che avevano trascorso tutta la vita in settori protetti, come l'istruzione superiore o la magistratura, sicuramente patiti del jogging, dovevano essere in piena forma.
Non gli erano mai piaciuti molto i genitori di Prudence, be', suo padre ancora ancora poteva passare, ma sua madre era decisamente insopportabile. Un vecchio detto della saggezza popolare diceva più o meno: Prima di sposare una ragazza, guarda la madre; fatto sta che lui all'epoca si era coraggiosamente rifiutato di tener conto di quell'avvertimento.
Prudence invece ed era una sorpresa sembrava interessata alla sorte di Édouard, mentre otto anni prima aveva accolto la morte di Suzanne con indifferenza. In fondo, assomigli a tuo padre... gli aveva detto un giorno.
L'EMPATIA
C'era un nesso tra le due cose? Quell'empatia inaspettata per la sorte del padre significava che, in un certo qual modo, provava ancora qualcosa per lui? Era un pensiero che dava le vertigini; ma da quando aveva lasciato Lione, la sera prima, aveva l'impressione di essere entrato in una zona di grande incertezza.
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Solo dal giorno precedente? Gli sembrava che quella sensazione risalisse a molto prima, e che fosse più grave, che non fosse semplicemente entrato in una zona incerta ma circoscritta della sua vita, ma che tutto nella sua vita fosse diventato incerto, a cominciare proprio da lui, come se venisse gradualmente sostituito da un doppio incomprensibile che lo accompagnava in segreto da anni, e forse da sempre.
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