Stefano Mannucci per il “Fatto quotidiano” - Estratti
Non ci fu trattativa. La Rai pretese che cambiassimo quella frase.
Quale frase?
“E quando a letto lui ti chiederà di più”. Fummo costretti a modificarla in “e quando un giorno lui”. Chi offendeva? Se ci avessero imposto il taglio di “adesso spogliati” sarebbe stato meno assurdo, ma in quel caso mi sarei rifiutato.
Le forbici del Signor Censore scattarono comunque, caro Riccardo Cocciante.
Bella senz’anima non passava alla radio nazionale, e nel ‘74 c’era solo quella. Pareva il de profundis per il brano.
Non fu così.
irama con riccardo cocciante in carlo pignatelli
Ennio Melis, patron della RCA, propose il mio lento nei locali di grido. I dj lo mettevano a fine serata, in cambio di altri dischi dell’etichetta. Il pubblico mi accolse.
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Si parlò di canzone antifemminista, violenta.
Durò solo un momento. Era un’allegoria.
Nel Sudamerica Bella senz’anima si trasformò in una protesta politica.
In Cile, Argentina. E in Spagna. Paesi oppressi dai dittatori: Franco, Pinochet. I tempi stavano cambiando, con la mia canzone quei popoli gridavano la disperazione per la libertà che sfuggiva.
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Torniamo al 1974. Nel gennaio, quattro mesi prima dell’uscita del suo terzo album Anima, i concerti condivisi con De Gregori e Venditti al Teatro dei Satiri di Roma.
L’evento si chiamava Stasera Insieme.
Teatrino da 400 spettatori. Fu bloccato per una sola settimana, temendo di non riempirlo. Alla fine le date raddoppiarono.
La seconda sera Venditti fu denunciato. Vilipendio per A Cristo. Censura Rai pure lì.
Ma la gente scoprì questa nuova generazione di cantautori. Francesco e Antonello scavavano nel profondo con pezzi sociali, io ero più atipico. Dentro ciascuno di noi c’era uno spirito di rivolta, di rinascita.
riccardo cocciante a sanremo 1991
Spesso si è parlato di un vostro nuovo tour a tre. Loro due si sono ritrovati sui palchi. E lei?
Da parte mia perché no? De Gregori e Venditti hanno unito le forze perché hanno caratteri affini. Io sono un po’ più strano, bizzarro. Speciale, e non sempre in senso positivo. Forse è questa la mia unicità. Mi piace isolarmi. Sono andato a vivere in Irlanda, dove trovo spazi per riflettere, e stare con me stesso.
Da ragazzino risiedeva in Vietnam con i genitori, papà abruzzese e mamma francese.
Lasciammo Saigon quando avevo 11 anni. L’infanzia laggiù era stata meravigliosa. La situazione si stava incupendo. Non erano ancora sbarcati gli americani, però i miei avevano vissuto una lontana eco della battaglia di Dien Bien Phu, 1954, i francesi sconfitti dal generale Giáp.
vittoria di riccardo cocciante a sanremo 1991
Da noi dovette adattarsi di nuovo.
Con fatica, all’inizio. Ma ho vissuto in Italia più di 25 anni. Ricordi bellissimi. E la Francia, naturalmente. Il successo di Notre Dame de Paris è un segno di appartenenza.
A proposito: che fine ha fatto il progetto Turandot con i testi di Panella?
Una parentesi ancora aperta. Troveremo il momento giusto per portarla in scena.
Intanto il 29 settembre all’Arena di Verona il concerto speciale per i 50 anni di Anima. Perché senza orchestra?
VENDITTI IZZO DE GREGORI COCCIANTE
Voglio concedere libertà ai musicisti della mia band. E, ancora una volta, andare in direzione contraria. Detesto la prevedibilità. Ci sarà comunque un quartetto d’archi.
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Tiene fede alla parola di non andare più a Sanremo?
In gara no. Se mi invitano come ospite vado con piacere.
Un’immagine dal bar della mitica RCA.
Passa Battisti, ci sfioriamo. Dice: “Mi piace quel che fai”. Io ricambio i complimenti. Fu un viatico. Lucio era stato la mia ispirazione.
cocciante RICCARDO COCCIANTE E PAOLA TURCI LIVE riccardo cocciante riccardo cocciante a sanremo 2019 1 RICCARDO COCCIANTE RICCARDO COCCIANTE RICCARDO COCCIANTE morricone cocciante cocciante