SUL “BLUE WHALE” SI CONSUMA LA FAIDA TRA “LE IENE” E SELVAGGIA LUCARELLI - LA GIORNALISTA DEL “FATTO” RANDELLA LA TRASMISSIONE DI ITALIA1: “ORMAI SONO CONSIDERATI IL PUNTO PIÙ BASSO DEL GIORNALISMO E DELL'INTRATTENIMENTO DA QUASI TUTTI I COLLEGHI E GLI ESSERI PENSANTI, MA COME MI HANNO DETTO TUTTI: "FANNO ORRORE, MA NON SE NE PARLA PERCHÈ POI COMINCIANO LE RITORSIONI DI PARENTI CON SERVIZI SU DI TE"” - IL SERVIZIO DE “LE IENE” E LA STILETTATA A SELVAGGIA

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matteo viviani matteo viviani

1 - SFIDE FOLLI ONLINE: IL BLACKOUT CHALLENGE E LA MORTE DI IGOR

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“Per un pugno di like”. I genitori di Igor Maj, il 14enne milanese morto per un tragico errore durante una folle sfida online, il “Blackout challenge”, riescono a spiegarsi solo così la polemica social cavalcata su Facebook da Selvaggia Lucarelli, la giudice di “Ballando con le stelle”.  

Del blackout challenge, e cioè  di una sfida on line che consiste nel legarsi qualcosa al collo fino a svenire per qualche istante, e che ha portato alla morte del 14enne Igor Majvi abbiamo parlato nel servizio di Gaston Zama e Matteo Viviani, in onda durante l’ultima puntata de Le Iene.

 

Tutto era partito, pochi giorni dopo il funerale di Igor, quando la madre del ragazzo aveva voluto mandare  un messaggio ai compagni di scuola e al gruppo di arrampicata del figlio: “Io avevo scritto una nota ai ragazzi della squadra di Igor e ai suoi amici – spiega la madre del ragazzino - . Non volevo che i suoi amici pensassero che si fosse suicidato: avere questo peso di pensare che il tuo amico stava male e tu non l’hai capito, è tremendo. Un ragazzo di 14 anni non ha neanche gli strumenti per reggere questa cosa: gli ho voluto dire che il mio Igor ha fatto una cazzata tremenda e che lui voleva vivere. Per me era importante che loro pensassero”.

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Un messaggio che però, rilanciato da un articolo sul Corriere della sera, aveva fatto irritare proprio Selvaggia Lucarelli, che in un post sulla sua pagina Facebook aveva accusato i genitori del giovane di aver dato una ricostruzione dei fatti poco prudente. E di voler nascondere che in realtà il figlio si era suicidato: “Le certezze sono così granitiche da trarre già conclusioni, parlare di ‘gioco popolare tra i giovani’, mettere in guardia e addirittura, come ho letto altrove, già pensare di andare a parlarne nelle scuole – aveva spiegato nel post la Lucarelli - . Ora io rispetto il dolore di questo padre, ma un po’ di prudenza sarebbe importante”.

 

La madre di Igor aggiunge a Matteo Viviani: “Dava del falso, del fasullo, a mio marito, che diceva cose che non erano state controllate, per la serie, ‘date allarmi senza senso laddove in realtà dovreste solo preoccuparvi del fatto che vostro figlio si è suicidato’. Diceva che era più facile pensare che mio figlio fosse morto per un video visto che per un suicidio. Io forse lo capirei di più se si fosse suicidato, perché riuscirei a trovare delle colpe in me”.

 

E il padre di Igor, tra le lacrime, conferma:  “dire che in qualche modo mi solleva che sia questo piuttosto che il suicidio non è vero, sarei più disposto ad accettare di aver delle colpe, di non avere capito io. Preferirei sapere che voleva andarsene e che non se n’è andato per sbaglio e invece so che non è cosi”.

I genitori di Igor non riescono davvero a capire perché Selvaggia Lucarelli sia entrata così “a gamba tesa”in una vicenda tanto dolorosa e privata. “Il motivo per cui è entrata nel merito? E’ la stessa domanda che le ho fatto io – aggiunge la madre - . Sul suo blog si occupa di cazzate, di cosa fa Chiara Ferragni e cose così. Perché si è occupata di un ragazzino 14enne morto di cui non sa niente?"

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“Questa signora è entrata nella vicenda in modo violentissimo – aggiunge il papà di Igor -  scontrandosi in modo brutale con alcuni dei miei conoscenti”.

E a quegli amici e conoscenti di Igor, che sotto quel suo post hanno provato a spiegare le ragioni della famiglia, la Lucarelli non ha risparmiato le critiche, dando dell’arrampicatore, dell’hater, dicendo di avere scritto oltre 500 articoli sul web e fenomeni vari, e che quindi sapeva parecchie cose in più di chi le rispondeva.

Ma ancora questa mattina, in risposta al nostro servizio, Selvaggia Lucarelli si sente di difendere il suo operato: "naturalmente Le Iene raccontano bufale come sempre - ha scritto -  Non ho mai offeso nessuno e il mio articolo è ancora online, senza insulti o accuse infamanti".

 

La madre di Igor, che era venuta a conoscenza di questa infuocata polemica social da un’amica, prova allora a cercare un contatto diretto con Selvaggia Lucarelli e le manda un messaggio dicendole “le lascio il mio numero, se ha voglia di parlare con me, mi chiami e almeno le spiego. Dopo tantissimo tempo un giorno mi telefona: è stata violentissima fin da subito, molto aggressiva e cattiva, dicendo che noi spacciavamo false notizie. Mi sonio chiesta che motivo avesse di rompermi le palle, a me che già stavo male, che piango tutti i giorni. Cosa ti ha fatto mio figlio e cosa ti stiamo facendo noi andando a dire alla gente attenzione che c’è questo fenomeno?”

 

IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE

A dire il vero una risposta il padre di Igor ce l’ha: “vado controcorrente così aumento i like, alla fine della fiera è l’audience che la muove probabilmente in modo così indelicato, aggressivo, per un pugno di like, perché altrimenti entreresti come hanno fatto gli altri, in punta di piedi”.

E  ancora una volta ci tiene a spiegare, se ancora ce ne fosse il motivo, il perché aveva scritto quel messaggio: “Volevo informare dell’esistenza del pericolo di queste sfide online di cui noi non sapevamo niente. Sono convinto che conoscere i pericoli e farli conoscere ai ragazzi è sempre una cosa positiva”.

 

E infatti dopo la messa in onda del nostro servizio a Ramon sono arrivate tantissime email dalle scuole italiane, che hanno invitato il padre Ramon a venire a sensibilizzare su questo tema. Lunedì Ramon Maj sarà in una scuola di Prato: se anche il vostro istituto fosse interessato ad organizzare un incontro con il padre di Igor, sui pericoli online per i ragazzi italiani, potete scrivere un’email all’indirizzo ramon.maj@gmail.com

 

selvaggia lucarelli 2 selvaggia lucarelli 2

 

2 - DALLA BACHECA FACEBOOK DI SELVAGGIA LUCARELLI

Come ampiamente previsto da me e da tanti colleghi e amici, da qualche settimana Le Iene hanno iniziato a vendicarsi con me lanciando sassi qua e là, fino al sassolino vigliacco di ieri sera. Non mi stupisce, come scritto giorni fa, perchè ormai sono considerati il punto più basso del giornalismo e dell'intrattenimento da quasi tutti i colleghi e gli esseri pensanti, ma come mi hanno detto tutti: "Fanno orrore, ma non se ne parla perchè poi cominciano le ritorsioni di Parenti con servizi su di te".

 

Bene, io vado avanti e me ne frego. (mi sono arrivate centinaia di minacce di morte, estese anche a mio figlio, di quello però si occuperà chi di dovere)

 

Mi tocca però spiegare il Metodo Iene chiarendo che quello che è andato in onda ieri sera è un racconto, come nel loro stile, totalmente sbilanciato e ricco di suggestioni facili per convincere lo spettatore che chissà cosa abbia detto o fatto nei confronti di due genitori colpiti dal suicidio del figlio.

BLUE WHALE BLUE WHALE

 

Ma soprattutto, quello che è andato in onda, è lo squallido tentativo delle iene di riabilitarsi dopo la figura di merda del blue whale (intervistai io Matteo Viviani sul Fatto costringendolo ad ammettere che nel servizio aveva inserito video di falsi suicidi spacciandoli per veri, cosa che non mi è stata perdonata) che come ricorda anche la BBC in una lunga inchiesta di gennaio NON ESISTE.

Il loro servizio con una testimonianza in Alsazia, una in South Carolina, uno in Ucraina, uno a Topolinia a dimostrazione che il Blue Whale sia un PERICOLO fa quasi tenerezza.

Se domani decido che esiste il fenomeno dei mignoli tagliati con l'ascia da legna, scommetto che troverò un caso in Siberia, uno in Perù e uno a Barletta. Lo monto e creo il caso.

 

BLUE WHALE BLUE WHALE

La parte peggiore, quella che li qualifica per quello che sono, sta però nel fatto che cercano di riabilitarsi agli occhi del pubblico usando un caso che col blue whale non ha nulla a che fare, ma infilandolo nel calderone dei "challenge" per dire "Visto che avevamo ragione? Il Web è pericolossoooo, il blue whale esiste". E cioè il caso di due genitori a cui è morto un figlio di 14 anni suicida. (loro sostengono per un gioco di auto-soffocamento indotto da un video sul web, ma certezze non ce ne sono)

 

IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE

Ma soprattutto, hanno usato due genitori per attaccare me, perchè alla fine quello a loro interessava. ("il giudice di ballando con le stelle" per screditarmi come i bimbomonkia 2.0, che teneri) Il loro scopo era solo quello di far dire dalla loro voce incontestabile e addolorata che io sono stata tanto cattiva. Perchè vuoi mettere la bomba emotiva di farlo dire a due genitori a cui si è suicidato un figlio, anzichè dal loro inviato incravattato? (a proposito, io sono giornalista, Viviani no. Io sono incensurata, Viviani ha condanne definitive per i suoi servizi alle Iene)

 

selvaggia lucarelli selvaggia lucarelli

Dunque nel loro servizio si fanno credere due cose: la prima è che io ABBIA ATTACCATO su fb i due genitori "per un pugno di like", ma l'articolo era sul Fatto, poi messo su fb (per giunta con un record negativo di like perchè il tema non aveva appassionato NESSUNO, 600 persone) e soprattutto, era un articolo assolutamente equilibrato, per nulla offensivo, che consigliava prudenza soprattutto alla stampa nel definire il suicidio colpa di un challenge perchè il rischio bufala/emulazione è dietro l'angolo. E perchè non c'era alcun precedente accertato di ragazzi morti in Italia per questo gioco. (ci fosse anche un caso, certo non sarebbe un FENOMENO) L'articolo si può leggere per intero, anzichè guardare una frasetta estrapolata AD ARTE dalle Iene.

 

IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE

I commenti selezionati dalle iene facevano poi credere che io avessi insultato o aggredito i commentatori sotto quel post. Basta scorrere i commenti ancora lì per avere una sorpresa: non offendo nessuno ma sono violentemente attaccata da molti amici arrampicatori della famiglia. (quando appaiono io scrivo "arrampicatore", per dire che si tratta di uno di loro arrivato a offendere assieme agli altri) E specifico anche che il mio articolo parla soprattutto della stampa e del pericolo di far pubblicità a fenomeni web che non esistono (tipo il blue whale) col rischio emulazione, non è contro la famiglia.

 

Infine, la signora mamma di Igor racconta di una telefonata aggressiva in cui "inveivo" che le avrei fatto. Naturalmente le iene danno per buona la sua versione. Come se io dicessi che ieri Viviani mi ha chiamata insultandomi, senza prove, senza contraddittorio. Capirai, non gli pareva vero.

 

IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE IL GIOCO SUICIDA BLUE WHALE

Purtroppo però tale telefonata è stata CHIESTA dalla madre stessa che mi ha contattata su fb e che ho richiamato due settimane dopo, avendo atteso sviluppi sul caso che non sono mai arrivati. La telefonata non è stata per nulla aggressiva e se c'è qualcuno che ha offeso e svilito l'altro è la signora, esattamente come ieri sera affermando che mi occupo di cazzate. Io ho fatto delle domande e espresso perplessità perchè la ricostruzione della vicenda ha dei buchi e delle contraddizioni e continuo a pensare che servirebbe più prudenza. Credo sia legittimo, del resto hanno scelto loro fin dal primo momento di rendere pubblica questa vicenda con comunicati e interviste. Non ho certo frugato nei loro cassetti o spiato nel buco della serratura.

selvaggia lucarelli selvaggia lucarelli

 

Soprattutto, non ho pubblicato l'intervista e ho abbandonato il tema proprio per evitare di tornarci su e causare agitazione, sebbene tutt'ora abbia forti perplessità sul caso.

Comunque, la telefonata l'ho registrata. (questo forse le iene non se l'aspettavano eh?) E la trascrivo. Se la signora mi dà l'autorizzazione pubblico anche l'audio. (gliel'ho chiesto)

Perchè questa narrazione dei bufalari incravattati è solo fuffa mista a fango per delegittimare una delle poche persone che dice apertamente quanto fa orrore il loro non giornalismo. Non giornalismo fatto sfruttando il dolore di due persone che avrebbero fatto bene a non parlare di challenge pericolosi nell'unico contenitore che sul tema ha raccontato balle pericolose (per la psicosi provocata le iene sono state indagate dalla procura).

 

Quindi non esiste un articolo offensivo, non esistono commenti offensivi, non esiste una telefonata cattiva. Questa è una storia che non esiste. Come il Blue Whale.

E' solo vendetta. Ora attendiamo il servizio sulle mie multe non pagate. Sugli ex incazzati. Su quella volta in cui ho buttato la plastica nell'umido. E così via.

 

TRASCRIZIONE TESTUALE DELLA TELEFONATA CON MARIANNA MAJ:

https://www.facebook.com/selvaggia.lucarelli/posts/10156217611790983

 

 

 

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