Estratto dell’articolo di Renato Franco per il "Corriere della Sera"
Un altro ascolto al ribasso: 535.000 telespettatori, share al 2,7%. L’avventura di Amadeus sul Nove continua a essere accidentata perché anche le previsioni meno ottimistiche non si spingevano verso numeri così allarmanti. Libero ha lanciato il sasso: « Chissà chi è sprofonda e il Nove non sa se spostarlo o cancellarlo». Ipotesi che a Warner Bros. Discovery al momento definiscono totalmente infondate.
Il gruppo si aspettava una partenza più lanciata, le riflessioni in corso però sono solo su come eventualmente migliorare il programma, non ci sono idee di spostamenti, tantomeno di cancellazioni, il sostegno al conduttore è totale; mentre Amadeus sta pensando a come apportare modifiche al gioco per renderlo un prodotto meno estraneo al pubblico di nicchia del Nove, molto diverso da quello di Rai1 che è a trazione nazionalpopolare.
Amadeus sa che deve ancora portare il suo valore aggiunto, che non si può essere squagliato all’improvviso. Ma è comunque tranquillo […] Niente Lexotan per Amadeus, lui confida nel tempo […]
Il problema però c’è. Gli ascolti sono decisamente bassi e un cambio di rotta a breve non si vede.
Sono sostanzialmente due i problemi che deve affrontare.
Il primo è la mancata risposta del pubblico super-abitudinario di Rai1: loro di schiacciare un numero diverso del telecomando non ne vogliono sapere. La seconda difficoltà è che Amadeus è un fuoriclasse come conduttore di format (Sanremo fa storia a sé), ma spesso i format sono forti (quasi) a prescindere dal guidatore. Questo non significa che chiunque possa replicare automaticamente gli stessi risultati, però avere un’ottima base di partenza aiuta.
Lo dimostra Stefano De Martino che ha raccolto l’eredità di Amadeus e continua a volare con Affari Tuoi.
La competizione non può certo essere tra Rai1 e il Nove (realtà incomparabili) ma certo la Rai […] si può rallegrare di aver tenuto benissimo nella fascia […] che è una vera miniera di spot per la tv pubblica. Chi soffre è anche Canale 5, ma proprio Striscia potrebbe cavalcare la situazione: nei corridoi televisivi sono in molti a far notare l’«anomalia» dei pacchi, il sospetto è di far restare fino alla fine le scatole di maggior valore (creando suspense e ascolti) e di «regalare» spesso vincite importanti. La battuta migliore l’ha fatta un navigato addetto ai lavori: «La dea bendata si sarà levata la benda».
Amadeus […] deve pensare anche alla Corrida la cui partenza, in prima serata, è prevista a fine ottobre. Il format sembra però soprattutto adatto a quel pubblico di Rai1 che non si è schiodato dal primo canale. Forse le riflessioni più urgenti andrebbero fatte in questo senso: andare in onda con un programma «datato» rischia di essere un suicidio.