Enrica Roddolo per il “Corriere della Sera”
Chissà nel mondo 2020 che ha rinchiuso anche Elisabetta II nella «bolla» sicura di Windsor, cosa avrebbe fatto Diana? Inaugurato ospedali Covid come William, rassicurato come Kate in Royal smart working, preparato brownies come Camilla per medici e infermieri?
«Diana aveva questo modo di spendersi completamente in qualsiasi cosa facesse, dava l' impressione di essere una torre di forza e amore anche se forse lei stava soffrendo», racconta da Londra Emma Corrin, che dal 15 novembre sarà Diana in The Crown , la saga sui Windsor di Netflix. «Mia madre, che era identica a lei, il giorno che Diana morì salì su un treno e la gente non riusciva a capire, pensavano fosse la vera Diana», svela l' attrice.
Emma-Diana è il debutto più atteso del successo globale firmato da Peter Morgan.
Calarsi nei panni della «principessa del popolo», come disse Tony Blair, della «principessa dei cuori della gente», come si definì lei stessa sulla Bbc , non dev'essere facile.
«Sento un grande senso di responsabilità, per quanto bene abbia cercato di entrare nel ruolo sarà sempre un po' entrare nella vita privata della famiglia, nel senso di perdita di una storia così autentica, dolorosa e così recente - ammette Corrin -. E la gente scoprirà un personaggio piuttosto diverso». Inedito sarà anche Carlo. «Entrambi hanno bisogno della stessa cosa: calore umano.
Ai funerali di Lord Mountbatten lei guarda Carlo chiuso nel suo dolore e credo abbia pensato, come potrei aiutarlo?». Tra Diana e Carlo scatta quell' alchimia tra persone simili che proprio perché hanno gli stessi bisogni non possono aiutarsi. E all' inizio è Filippo a dire a Carlo che è la donna giusta. Lui poi dipinto come nemico di Diana.
La principessa del sì a St Paul' s Cathedral nel 1981, appare in tutta la sua ingenua bellezza di ragazza. La designer del suo abito da sposa, Elizabeth Emmanuel, quando le parlai a Londra mi disse che «Diana era come un cucciolo, le guance paffute e rosee». Ed Emma Corrin confessa ora l' emozione di quell' abito:«È una perfetta replica, 10 persone per aiutarmi a metterlo».
Ma non basta un abito, la movement coach Polly Bennett le ha insegnato a muoversi come negli '80-'90: «E ho lavorato con il dialect coach sulla voce». Diana aveva studiato danza sin da bambina «e aveva fatto poi training con la vecchia insegnante al Kensington Studio, per insegnare alle più piccole.
Prese lezioni di danza anche a corte», nota la coreografa Scarlett Mackminn. Perché per Diana la danza era molto e il ballo con Travolta alla Casa Bianca, nel 1985, è nella storia.
Per Emma Corrin il ballo è invece una sfida: «Mai preso lezioni, sono sempre stata scoordinata». Diana si allena a Buckingham Palace e sfreccia sui pattini per i corridoi.
«Era così divertente da essere contagiosa», per l' ex private secretary , Patrick Jephson.
Forse anche per questo ai figli una «mummy» così continua a mancare immensamente
the crown 4 3 the crown 4 4 the crown 4 5