“LA DOMENICA SPORTIVA": SOTTO LA NOIA, NIENTE – “TVBLOG” FA A PEZZI IL DEBUTTO DEL PROGRAMMA RAI: “NON SI È AGGIUNTO DINAMISMO, NON SI SONO AGGIUNTI CONTRIBUTI TECNICI DI SUPPORTO PER LE ANALISI DELLA PARTITE. PER LIA CAPIZZI IL DESIDERIO DI FORMULARE UN PENSIERO COMPLESSO E ARTICOLATO, CHE A VOLTE RISCHIA DI TOCCARE PUNTE DI RETORICA ECCESSIVE, LA PORTA A FATICARE NEL RISPETTARE I TEMPI. ALBERTO RIMEDIO NON SI IMPONE IN MANIERA FORTE ALLA CONDUZIONE E CON IL SUO STILE E IL SUO APLOMB NON RIESCE A INCIDERE…”

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Niccolò Fabbri per www.tvblog.it

 

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Partiamo da un fatto: al di là degli annunci e dei ruoli ufficialmente assegnati, dati i parecchi malumori nati in casa Rai Sport all’annuncio del suo arrivo in Rai, confermati ieri anche da un tweet dalla direttrice Alessandra De Stefano, Lia Capizzi si è presentata al debutto della stagione 2022-2023 di La Domenica Sportiva come co-conduttrice insieme ad Alberto Rimedio.

 

Nella prima mezz’ora abbondante di trasmissione, dove si è dato spazio prima agli Europei di nuoto e poi a quelli multidisciplinari di Monaco, la conduzione di La Domenica Sportiva è passata di fatto nelle mani dell’ex giornalista di Sky Sport, che si è imposta sia per durata degli interventi, non paragonabili a quelli poi fatti da nessuno degli altri talent presenti al tavolo del Tv2 di corso Sempione, sia per possibilità di interloquire direttamente con gli ospiti in collegamento.

 

Lia Capizzi Lia Capizzi

Nel complesso Capizzi spicca per conoscenza della materia e dei suoi protagonisti, ma una delle sue principali pecche scaturisce proprio da questo stabilito e consolidato rapporto, che la spinge a dialogare in maniera eccessivamente confidenziale con gli ospiti. Il desiderio di formulare un pensiero complesso e articolato, che a volte rischia di toccare punte di retorica eccessive, porta la giornalista a faticare nel rispettare i tempi, aspetto sul quale necessariamente bisognerà lavorare.

 

Alberto Rimedio non si impone in maniera forte alla conduzione e con il suo stile e il suo aplomb non riesce ad incidere, limitato anche da domande che colpiscono per banalità (vedi quella alla Pilato su come conciliare studio e nuoto), ben più a suo agio nel calcio, dove probabilmente rimane comunque un miglior telecronista rispetto a quanto possa fare alla conduzione.

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La Domenica Sportiva conferma per il resto la classica impostazione, pur con una scenografia rinnovata (forse eccessivamente scura nei colori), mantenendo al tavolo come talent la non indispensabile Ana Quiles, acquisendo Carolina Morace, che si rivela un buon innesto, e avendo per il debutto Antonio Di Gennaro e Lele Adani, in attesa dell’arrivo di Claudio Marchisio, la cui trattativa per riportalo in Rai si è conclusa all’ultimo, come spiegato da Rimedio.

 

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Non si è aggiunto dinamismo, non si sono aggiunti contributi tecnici di supporto per le analisi della partite, si è cercato però di aggiungere un tocco di racconto, legato nella prima puntata all’addio al Napoli e alla stessa città di Dries Mertens. La Domenica Sportiva anche nella stagione 2022-2023, per ora, àncora il suo futuro al passato, non cercando nuove strade e rinnovandosi così solo di facciata, con una ripittura delle pareti, che non cambia però i mobili che occupano la superficie dell’edificio.

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