Vladimir Luxuria per "la Stampa"
Quest' anno festeggi il David di Donatello alla carriera, una carriera ricca e una vita intensa «Ho trascorso la mia infanzia in Toscana: Viareggio nel dopoguerra era tutta macerie ma c' era tanta voglia di ricominciare. I giovani alla politica ci credevano, era passione e non professione: anarchici, socialisti e democristiani veri. Leggevo Marx quando le nuove generazioni credevano ancora di poter cambiare il mondo».
E poi?
«Un matrimonio andato male. Mi trasferisco a Milano e faccio la modella ma mi stufo di essere bella ma muta. Quindi ho lasciato tutto e sono partita per Roma per fare l' attrice».
Finalmente hai potuto parlare quindi?
«E invece no. All' inizio la mia voce non piaceva. Una maggiorata non poteva avere la voce da bambina e quindi mi doppiavano tutte le volte fino a quando Antonio Pietrangeli, contro tutti e tutto, mi fece recitare con la mia voce in Adua e le compagne. Ero l' unica non doppiata e per un soffio non vinsi la Coppa Volpi».
sandra milo federico fellini 2
Proprio in quel film sei Lolita, una prostituta che cerca di cambiare mestiere aprendosi una trattoria, ma non ce la fa. Erano gli Anni 60. Oggi una donna può essere artefice del suo destino?
«Sì, ce la può fare. Le donne oggi sono guerriere e gli uomini soccombono. L' uomo senza donna non riesce a esistere e se una donna lo lascia, si sente una nullità e può addirittura arrivare a ucciderla come insegna la cronaca. Ed è come se uccidesse la propria madre».
Perché?
«Perché in fondo la prima donna che un uomo conosce è la mamma che gli dice che va tutto bene e che lo coccola. Sempre. Lo rassicura. Lo conforta. Gli dà protezione e sicurezza. Ma la compagna che poi l' uomo troverà non è altrettanto rassicurante e lo metterà spesso in crisi. Nonostante tutto, però, saranno le donne a salvare il mondo».
E in 8 1/2 Marcello Mastroianni è stordito, attratto e, a tratti, anche impaurito dalle tante donne che insegue come in un sogno
«In quel film capolavoro io sono Carla, un' amante, una "pavoncina" ma soprattutto "cervellina". Un ruolo straordinario per me che solo il Maestro poteva creare».
Era la femminilità da cui il Maestro era affascinato?
«Sì, voleva che esprimessi sensualità, disponibilità senza mai, però, essere alla mercé dell' uomo. Eravamo streghe ammaliatrici ma anche profondamente poetiche».
Il momento più difficile nel lavorare con Fellini?
«Ero con Marcello Mastroianni e Fellini mi disse: "Fai la faccia da porca". Io stetti male e non sapevo quale espressione fare. Una sorta di violenza. Mi sentii come mi avesse strappato la pelle. Ma poi capii che il suo grande insegnamento era che un attore o un' attrice sul set non devono mai avere pudore. Da quel giorno, come attrice, non ho mai provato più pudore. Come donna sì».
Due nastri d' argento come non protagonista per.
«Sono tutti protagonisti nei film di Fellini. Anche le comparse che non sono scelte per fare numero ma per il loro valore. Fellini riusciva a portare fuori la parte luminosa di te e, per questo, tutti volevano lavorare con lui».
Tu sei madrina del Lovers Film Festival, i cinema hanno riaperto dopo tanto tempo in cui molti operatori dello spettacolo non han potuto lavorare. Tu ti sei incatenata per protesta ti ha ricevuta l' allora premier Conte
«L' epidemia ha accentuato la povertà. Io mi vergogno quando vedo una persona dormire per strada senza una casa. Come possiamo essere felici se al mondo ci sono persone che hanno trenta ville e c' è chi non ha un tetto sulla testa. Non sono mai stata capace di arricchirmi come le mie colleghe. Ho sempre lavorato e mantenuto i miei figli da sola. Ho fatto loro, contemporaneamente, da madre e da padre».
Una donna single può essere madre e padre come sei stata tu. Gay lesbiche e trans possono essere genitori?
«Assolutamente. Come si può negare il diritto alla maternità e alla paternità che sentiamo tutti? Tutti ne abbiamo diritto. I figli sono di chi li ama. Anche gay, lesbiche, trans».
E lo dice una chi ha inventato Piccoli fans il format tv in cui i bambini si esibiscono
«Farò di più, cara Vladimir. Molto di più. Torno a teatro interpretando il ruolo di una drag queen che scopre di essere padre per un rapporto avuto con una donna in gioventù.Una storia che rispecchia l' oggi, senza pregiudizi e senza preconcetti».
Hai avuto tanti corteggiatori e hai mai avuto una donna che si è innamorata di te?
«Certo che sì ma a me piacciono davvero gli uomini e tu mi puoi capire. Piacciono anche a te?».
Per ora sì, non mi sono ancora concessa al «fluid».
«Ci vediamo stasera Torino, in Mole Antonelliana e al Cinema Massimo, per l' inaugurazione del festival».
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