La replica di Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli replica alla notizia della richiesta danni di 320mila avanzata dallo psicologo Claudio Foti pubblicata dall'AGI affermando che "la notizia è "non attuale" perché l'atto di citazione risale al 22 ottobre 2022 e che l"unico fine" della sua divulgazione "è alimentare una campagna mediatica contro di me". "Devo mio malgrado rilevare che la notizia sia inveritiera, decontestualizzata e non attuale. Nell’incipit dell’articolo si legge: "'Claudio Foti, lo psicologo assolto in appello dopo una condanna in primo grado nella vicenda sui presunti illeciti a Bibbiano, chiede a Selvaggia Lucarelli e a due quotidiani che hanno ospitato nove suoi articoli tra il 2019 e il 2021 un risarcimento di 320mila euro nell'ambito di una causa civile avviata davanti al Tribunale di Torino'.
La richiesta risarcitoria proviene dal dottor Claudio Foti a due diverse testate giornalistiche per le quali ho scritto diversi articoli relativi al c.d. caso Bibbiano; un caso giornalistico di grande rilevanza di cui anche AGI non ha mancato di scrivere. I procedimenti di cui all’articolo in parola sono stati incardinati il 22 ottobre 2022: la fonte della notizia sarebbe “l'atto di citazione visionato dall'AGI” ovvero un documento di parte attorea risalente nel tempo atteso che i due procedimenti sono già in avanzata fase istruttoria.
Non solo: la notizia (che notizia non è) è volutamente offerta in modo poco chiaro per farla apparire attuale evidenziando in neretto, nel corpo del testo parole quali malafede, mistificante, linciaggio mediatico. Una scelta selettiva di termini e personaggi (appare nel titolo, nelle foto e nel corpo del testo sono il mio nome sebbene sia una vicenda giudiziaria molto più ampia e complessa) del tutto ingiustificabile giornalisticamente parlando: la notizia non è corretta e non è attuale".
"Il fine appare chiaro: cavalcare l’onda di questi ultimi giorni e alimentare una vera e propria campagna mediatica (in questo modo sì) - prosegue Lucarelli - nei miei confronti sfruttando l’attenzione mediatica nei confronti della mia persona per dare spazio a chi, in questi anni, è stato da me attenzionato nell’ambito della mia attività giornalistica".
Estratto da lastampa.it
Claudio Foti, lo psicologo assolto in appello dopo una condanna in primo grado nella vicenda sui presunti illeciti a Bibbiano, chiede a Selvaggia Lucarelli e a due quotidiani che hanno ospitato nove suoi articoli tra il 2019 e il 2021 un risarcimento di 320mila euro nell'ambito di una causa civile avviata davanti al Tribunale di Torino.
I danni - si legge nell'atto di citazione visionato dall'AGI - vengono indicati come derivanti dalla diffamazione e della lesione dell'identità professionale del terapeuta finito «nell'angoscia di doversi confrontare con illazioni, pregiudizi, calunnie generate da parte di una delle influencer più famose d'Italia».
Tra i passaggi considerati diffamatori, ce n'è uno in cui l'autrice fa riferimento al ruolo di Foti nel suicidio di quattro persone avvenuto nel 1996 a Sagliano Micca, in provincia di Cuneo, durante il processo in cui erano accusate di pedofilia: «Quella botola, le perquisizioni lo accertarono, non esisteva - è scritto in un articolo di Lucarelli -. Eppure la sua esistenza fu segnalata al pm dell'epoca attraverso un fax con su scritto 'urgente' proprio di quel Claudio Foti del Centro Studi Hansel e Gretel, oggi rinviato a giudizio per Bibbiano. Nonno, nonna, padre e zio si suicidarono per quelle accuse».
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