“NON LA VEDEVO DA UN MESE” - NEL COMPRENSORIO DI VIA NEMEA, A ROMA NORD, IL NIDO DI RAFFAELLA ACCANTO A QUELLO DI GIANNI BONCOMPAGNI E SERGIO JAPINO – “FACEVA CONDOMINIO”, RACCONTA UNA SIGNORA: “QUI ERA UN VIA VAI, GRANDI CENE, PARTITE A CARTE..." - DENTRO QUELLA CASA MOLTE COSE SONO SUCCESSE: LA PRINCIPALE È STATA QUELLA DI CRESCERE LE TRE FIGLIE DEL RAGAZZO PADRE GIANNI BONCOMPAGNI...

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Francesco Olivo per "la Stampa"

 

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Nel condominio dei suoi amori ora tutto tace. Raffaella non c' è, non più. Il portiere giura: «Non la vedo da un mese». Le finestre sono chiuse e impolverate, tende abbassate a metà. A guardare da fuori non si direbbe, eppure se c' è un luogo dove la sua vita si racchiude in pochi metri è qui. L' indirizzo lo conoscono in tanti, quasi tutti, e si cita sempre con il numero civico: via Nemea, 21.

 

Siamo nel quartiere di Vigna Stelluti, cuore di Roma Nord, a due passi dalla chiesa di Santa Chiara, dove Aldo Moro si fermava ogni mattina a pregare. Il mitico «21» è un comprensorio di 15 palazzine di lusso, con una bella piscina e campi da tennis. La vita sentimentale, professionale, insomma la vita tutta di Raffaella Carrà si è sviluppata all' interno di questo cancello, dove si entra solo con il via libera del portiere.

 

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Al primo piano del palazzo che confina con la strada, c' è l' appartamento della Carrà sul quale domina lo splendido attico con terrazza di Gianni Boncompagni, poco più in là quello di Sergio Japino. Storie finite, ma sempre attaccate. Anche al mare lo schema si riproponeva, a Cala Piccola, sul promontorio dell' Argentario, la villa di Raffaella e quella di Gianni.

 

«Faceva condominio», racconta una signora che si commuove a guardare quell' attico pieno di vita, «qui era un via vai», grandi cene, partite a carte, «ne era appassionata» e il vino preso all' enoteca Lucantoni. Molte delle cose importanti della sua vita sono successe qui dentro, la principale forse, anche se nell' ombra, è stata quella di crescere le tre figlie del ragazzo padre Gianni Boncompagni, avute da una donna fuggita e allevate da Raffaella. Tre donne che la hanno amata enormemente, in ogni luogo, ma soprattutto in via Nemea, 21.

 

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Altra caratteristica del luogo è la privacy, anche in queste ore di commozione e omaggi, in pochi si fermano a parlare per rivelare qualche dettaglio di quella vicina che certo non passava inosservata. «Era una persona sorridente ed era un onore essere sua vicina», dice Alice. Oggi c' è un po' di folla, giornalisti, operatori, c' è anche la Cnn latinoamericana, la tv spagnola e quella argentina, cronisti dirottati dai lunghi appostamenti davanti al Gemelli: «Da Buenos Aires ci hanno detto di lasciare immediatamente l' ospedale del Papa per andare davanti casa di Raffaella».

 

Arrivano anche fan e colleghi: «È una creatura che ci ha fatto sentire la sua felicità per tutta la vita e anche oltre», dice, letteralmente tremando, Roberto Marconi che ha lavorato con lei a Pronto Raffaella e Carramba. Al tramonto, arriva un signore in lacrime, per mano la figlia Ludovica che lascia un mazzo di fiori sul cancello. Il condominio degli amori riprende colore.

 

2 - FIORI, BIGLIETTI E LACRIME SFILA IL DOLORE DEI FAN SOTTO CASA DELLA CARRÀ

Fla. Sav. per "il Messaggero"

 

carra via nemea carra via nemea

Fiori e lacrime per l' ultimo saluto a Raffaella Carrà. La notizia della sua scomparsa è arrivata ieri pomeriggio e già in serata in tanti sono passati a lasciare un ricordo all' amata artista sotto casa nel quartiere Vigna Clara.

 

Un mazzo di fiori appoggiato all' ingresso della palazzina di via Nemea dove da tempo viveva Raffaella Carrà. «Volevo solo lasciare un pensiero alla famiglia», racconta Ludovica, una fan. «Io e mia sorella siamo cresciute guardando i suoi programmi e ascoltando le sue canzoni. È stata con noi per tanti pomeriggi durante la nostra infanzia, era doveroso lasciare un pensiero alla sua famiglia».

 

raffaella carrà raffaella carrà

LA PROCESSIONE «Alcuni mazzi di fiori ce li hanno lasciati in portineria e li consegneremo direttamente alla famiglia quando torneranno», spiegano i custodi. Intanto, poco dopo dalle 20 una pattuglia della polizia ha presidiato l' ingresso del palazzo per motivi di sicurezza.

 

Mentre alla spicciolata sono arrivati anche alcuni residenti del quartiere. A piedi, si sono fermati per qualche istante proprio davanti all' elegante palazzina di via Nemea. Una processione silenziosa e composta. «Sapevo che viveva qui perché in più di un' occasione l' avevo vista entrare o uscire dal palazzo», racconta Roberto Ludovici, 70enne pensionato e anche lui di Vigna Clara.

 

tweet e post su raffaella carra 2 tweet e post su raffaella carra 2

Ieri è arrivato in via Nemea poco dopo le 21 fermandosi a una manciata di metri dal cancello: «Ho sempre seguito la Carrà dagli esordi in tv. La prima volta ancora lo ricordo, era nel programma Canzonissima insieme a Corrado. Poi l' ho seguita sempre e sempre l' ho apprezzata. Dispiace davvero che non ci sia più perché rappresentava un' eccellenza italiana nel mondo dello spettacolo. Era un' artista - commenta commosso Roberto- piena di talento».

 

Poco dopo, su via Nemea si intrattiene anche Francesca Liberati che vive in via Nomentana, poco distante: «Non sapevo che stesse male, sono molto addolorata che non ci sia più. Pochi mesi fa - ricorda Francesca - l' ho vista in un interessante programma insieme a Maria De Filippi. Mi era sembrata in splendida forma, e invece forse stava già poco bene. Ho sempre saputo che viveva qui, nel quartiere in tanti l' hanno notata negli anni anche se è stata sempre molto discreta.

 

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Sono voluta passare davanti casa sua per dedicarle un pensiero e una preghiera. Ha condiviso con noi tanti pomeriggi, mi è sembrato un gesto doveroso».

 

I VICINI «Se dico che ero onorato di vivere nel suo stesso comprensorio, non esagero», commenta Ferdinando Righini, residente nello stesso complesso residenziale della regina della tv. «Siamo in due edifici differenti ma mi è capitato spesso di incrociarla. Sempre sorridente, affabile, elegantissima.

 

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Aveva una luce negli occhi che non dimenticherò mai - racconta ancora Ferdinando - Ma anche molto discreta e mai sopra le righe. Da diverse settimane non l' ho più incrociata ma non sapevo si fosse ammalata. La notizia della sua morte è stata uno choc e un' amara sorpresa anche per noi». Riservata dunque ma sempre gentile: «Avevo notato la sua assenza - dice Leonardo Fiore, un altro residente di via Nemea - ma qui tutti siamo molto riservati. Ho anche pensato che fosse fuori città per qualche impegno di lavoro. Poi la notizia della sua morte che, come tutti, davvero non mi aspettavo».

Raffaella Carra a Forte dei Marmi - Foto Farabola Raffaella Carra a Forte dei Marmi - Foto Farabola maria de filippi ospite di raffaella carra' 5 maria de filippi ospite di raffaella carra' 5 MARA VENIER E RAFFAELLA CARRA' OSPITI DI MARIA DE FILIPPI A AMICI MARA VENIER E RAFFAELLA CARRA' OSPITI DI MARIA DE FILIPPI A AMICI Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola maria de filippi ospite di raffaella carra' 1 maria de filippi ospite di raffaella carra' 1 Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra e Mina - Foto Farabola Raffaella Carra e Mina - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola Raffaella Carra - Foto Farabola

 

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