“UN RAGAZZO MI SCRISSE: “TI AMO COME LA MADONNA”. MA LE FEMMINISTE MI ODIAVANO, MI VEDEVANO COME UNA DONNA OGGETTO” – TINI’ CANSINO SI RACCONTA, DA “DRIVE IN” A OPINIONISTA DI “UOMINI E DONNE” – “ERO SEXY. LA FEMMINILITÀ È UN DONO, NON VA NASCOSTA. DOPO L’ADDIO ALLA TV FECI LA COMMESSA E LA CASSIERA. POI HO SCRITTO UNA LETTERA A MARIA DE FILIPPI E MI SONO AUTOPROPOSTA. IO SUL TRONO? A FARE CHE?” – BERLUSCONI “IMPERATORE”, LE REGOLE DI RICCI, LE TANTE PAPERE (“IL CAV DICEVA CHE NON MI DOVEVANO CORREGGERE”) – “IO LA NIPOTE DI RITA HAYWORTH? UNA BUGIA, MI VERGOGNAVO” – VIDEO

Condividi questo articolo


 

Giovanna Cavalli per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

 

Raccontò di essere la nipote di Rita Hayworth, non era vero.

tini cansino 9 tini cansino 9

«Le assomigliavo e fu la mia fortuna. La prima volta che me lo fecero notare avevo 16 anni e stavo provando un rossetto in profumeria, sotto casa. Non la conoscevo nemmeno, ero troppo giovane. Fu un’idea del mio agente italiano, Alberto Tarallo, a cui devo tanto. Era una bugia e un po’ mi vergognavo».

 

Le rubò pure il cognome latino.

«Io greca, lei mezza spagnola, magari abbiamo avuto qualche antenata in comune.

E siamo tutte e due del segno della Bilancia», azzarda Tinì Cansino (ovvero Photina Lappa), oggi pacata opinionista a Uomini e donne . Ieri svampita e ramata pin-up che, dal 1983 al 1988, con i suoi striminziti costumini rossi, bianchi e blu e gli irresistibili strafalcioni da bellezza forestiera (come quando annunciò il vertice «tra Reagan e Borgaciov » o provò a pronunciare la parola “zuzzurellone” e ne uscì un surreale “sussurrone”), capitanò le procaci ragazze Fast food di Drive In , in tutta la gloria sfrontata degli anni Ottanta. «Per rendermi ancora più uguale a Gilda mi tinsero i capelli di un rosso più acceso e ci aggiunsero le onde». E fu subito “Wow”.

tini cansino 8 tini cansino 8

 

Come andò il suo primo giorno in tv?

«Stavo molto attenta a fare le cose giuste, avevo studiato danza, conoscevo la disciplina e l’impegno. Non mi rendevo conto che fosse un provino così importante. Mi portai da casa un semplice body da ballerina. Poi per lo show mi fecero mettere vestiti bellissimi, fatti a mano dalle sarte di scena».

 

(...)

tini cansino5 tini cansino5

 

Era imbarazzata, così (poco) vestita?

«No, non ero timida. E non mi vergognavo del mio corpo. Ero sexy, ma le ragazze lo sono tutte. A quei tempi qualcuno restò scioccato, perché c’erano più tabù. La femminilità è un dono, non va nascosta».

 

Diventò un sex symbol .

«Nemmeno me ne rendevo conto, ero troppo ingenua. A quell’età non ti piaci quasi mai. Non mi sentivo bella. Non ero alta e avevo i capelli lisci, dritti, invece avrei voluto essere riccia».

tini cansino tini cansino

Incontentabile. Il successo delle ragazze Fast food fu travolgente .

«E un po’ mi spaventava. Anche se devo dire grazie a tutti voi italiani. Piacevo anche alle mamme, alle nonne.Per strada mi volevano toccare, abbracciare. Non ci ero abituata, mi imbarazzavo. Col tempo è diventato familiare».

 

Proposte di matrimonio, un classicissimo?

«Qualcuna. Ricevevo tante lettere, alcune molto commoventi, anche dalle carceri. Un ragazzo mi scrisse: “Ti amo come la Madonna”». Era una bella tra le belle.

 

tini cansino3 tini cansino3

Invidie, dispetti?

«No, assolutamente. Con Lory Del Santo abbiamo cominciato insieme. Lei era la cassiera, io la capa delle Fast food, tra noi non c’era nessuna gelosia. La ricordo con tanto affetto, quando aveva il pancino che cresceva del suo piccolo Conor. Eva Grimaldi era una carissima amica. Con Carmen Russo mi incrociavo più che altro agli show di Capodanno».

 

Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo facevano scherzi a ripetizione.

«Una banda di matti. Andavano a ruota libera. Il più frequente era quello della torta in faccia. “A me non lo farete mai, vero?”, gli chiedevo, preoccupatissima che mi rovinassero capelli e trucco. Una sera infatti toccò pure a me, per fortuna alla fine della registrazione, verso l’una e mezzo di notte. Ero piena di panna e crema che colava. Non ho mai saputo chi dei due me l’ha tirata».

(...)

 

Faceva tante graziosissime papere.

«Sbagliavo tutti i cognomi. Ma ero buffa, Berlusconi diceva che non mi dovevano correggere».

 

Antonio Ricci .

tini cansino 6 tini cansino 6

«Per un sacco di tempo non l’ho mai visto di persona, sentivo soltanto la sua voce. C’era una regola. Chi arrivava in ritardo, per punizione doveva pagare la colazione a tutti, champagne compreso».

 

Le femministe ce l’avevano con lei.

«Mi vedevano come una donna oggetto, mentre io mi sentivo soltanto una donna.

Erano arrabbiatissime, mi arrivavano messaggi terribili».

Addirittura.

«Poi forse si sono pentite. Soffocare la propria femminilità è sbagliato, esibirla non ti rende automaticamente un oggetto. La donna che indossa un reggiseno a balconcino non lo fa solo per attrarre qualcuno, ma per sé stessa. Sono per la parità, però mi piace essere una donna-donna e che l’uomo sia uomo».

 

La scelse Silvio Berlusconi.

«Era il nostro Imperatore, lo chiamavano tutti così. Selezionava personalmente le cassette con i provini, era un vero artista. Ci invitò a pranzo ad Arcore per firmare il contratto. A tavola raccontò che, dalla pila che gli avevano consegnato, aveva preso quelle sotto. Compresa la mia. Sono stata fortunata».

tini cansino 55 tini cansino 55

 

Dopo cinque anni di «Drive In» mollò tutto.

«Nel frattempo avevo conosciuto il mio ora ex marito Claudio. Mi sono sposata e dopo Voula ho avuto altri due figli, Tamara e Nicolas. Ho scelto di dedicarmi alla famiglia e no, non me ne sono pentita».

 

Proposte di lavoro gliene arrivavano lo stesso.

«Sì, ho rinunciato a molti contratti importanti».

Poi più niente.

«Ho fatto altri lavori. La commessa. Cassiera in una macelleria, io che sono vegetariana. Infatti sono durata due giorni e mezzo».

 

E perché ci è andata?

«Erano gli unici che mi avevano assunto. Non trovavo niente, ho passato momenti duri».

Finché un giorno...

«Seguivo sempre tutte le trasmissioni tv di Maria De Filippi. Amici, C’è posta per te, Uomini e donne . Mi piaceva lei come persona, oltre che come conduttrice».

 

Così le ha scritto una letterina.

«Sì, mi sono autoproposta per lavorare in un suo programma. In qualunque ruolo.

tini cansino 33 tini cansino 33

Mi hanno fissato un appuntamento. E Maria mi ha dato la possibilità di fare l’opinionista fissa a Uomini e donne . Era il 2012, credo».

 

Ed è ancora lì, tra Tina Cipollari e Gianni Sperti. Sul trono ci si siederebbe mai?

«A fare che? A farmi corteggiare?».

 

Perché no?

«Non credo che ci andrei».

 

tini cansino 4 tini cansino 4 pier silvio berlusconi a drive in con tini cansino pier silvio berlusconi a drive in con tini cansino tini cansino 1 tini cansino 1 il nudo integrale di tini cansino arrapaho il nudo integrale di tini cansino arrapaho il nudo integrale di tini cansino arrapaho il nudo integrale di tini cansino arrapaho tini cansino delizia tini cansino delizia moana pozzi, gianni ciardo, andrea roncato, tini?? cansino doppio misto moana pozzi, gianni ciardo, andrea roncato, tini?? cansino doppio misto Tini? Cansino - Delizia Tini? Cansino - Delizia Tini? Cansino - Delizia Tini? Cansino - Delizia tinì cansino tinì cansino Tini? Cansino - Delizia Tini? Cansino - Delizia cansino drive in cansino drive in drive in tini cansino drive in tini cansino tini cansino 11 tini cansino 11

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..

DAGOREPORT - AL CUOR DI GIULI NON SI COMANDA! ACCECATO DAL FASCINO DARDEGGIANTE DI FRANCESCO SPANO, IL MINISTRO BASETTONI L’HA DESIGNATO SUO CAPO DI GABINETTO. MAI NOMINA FU TANTO SCIAGURATA: COLLABORATORE DI GIULIANO AMATO E DI MARIA ELENA BOSCHI, SEGRETARIO GENERALE AL MUSEO MAXXI EPOCA MELANDRI, IL TENEBROSO SPANO FU TRAVOLTO NEL 2017 DA UNO SCANDALETTO CHE LO COSTRINSE, TRA L'ALTRO, A DICHIARARE LA SUA OMOSESSUALITÀ - UN PEDIGREE LONTANO UN VENTENNIO DAI VALORI DI “IO SONO GIORGIA: SONO UNA DONNA, SONO UNA MADRE, SONO CRISTIANA” - AGGIUNGERE L’ARROGANZA IN GILET DAMASCATO DI GIULI-RIDENS CHE SE N’È ALTAMENTE FREGATO DI COMUNICARE AI SOTTOSEGRETARI MANTOVANO (ULTRA-CATTOLICO) E FAZZOLARI (ULTRA-TUTTO), DELLA SUA VOLONTÀ DI NOMINARE IL SUO COCCO GAIO E DE SINISTRA - L’INCAZZATURA DELLA FIAMMA TRAGICA DEFLAGRA AL PENSIERO CHE SPANO PARTECIPERÀ AI PRE-CONSIGLI DEI CDM. METTERÀ PIEDE NEL SANCTA SANCTORUM DEL GOVERNO, OCCHI E MANI E ORECCHIE SUI DOSSIER IMPORTANTI, E PER UNA SQUADRA DI GOVERNO OSSESSIONATA DAI COMPLOTTI, ESASPERATA DAI TRADIMENTI E INFILTRATA DAGLI “INFAMI” LA SUA PRESENZA SARÀ COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO

DAGOREPORT - A METÀ NOVEMBRE SI CONOSCERÀ IL DESTINO DELL’ARMATA BRANCAMELONI: RIMPASTO SÌ, RIMPASTO NO? - LA MELONI VORREBBE LIBERARSI DI MINISTRI INCAPACI O IMPALPABILI E TAJANI SAREBBE BEN FELICE DI SOSTITUIRE LO ZOPPICANTE ZANGRILLO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE), L’INESISTENTE BERNINI (UNIVERSITÀ), L’INCONCLUDENTE PICHETTO FRATIN (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA), EREDITATI DALLA GESTIONE BERLUSCONI-FASCINA-RONZULLI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI NON VEDE L’ORA DI GIRARE I TACCHI VISTO COME È RIDOTTO IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO - TRABALLA DANIELA SANTANCHE’ (IN POLE C’E’ FOTI), PER IL DOPO-FITTO SCALPITA CIRIELLI, MELONI VORREBBE SILURARE URSO E "RICOMPENSARE" RAMPELLI - SALVINI E LE SMANIE DI VANNACCI: SOGNA DI FARE IL MINISTRO…